Al gabinetto senza tirare l'acqua, il sogno di Bill Gates

L'avveniristico progetto di una toilette capace di funzionare senz'acqua potrebbe migliorare l'igiene di 2,4 miliardi di persone in tutto il mondo.

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a cura di Roberto Caccia

Ci risiamo, Bill Gates ne ha combinata un'altra delle sue. Solo una settimana fa scrivevo delle avventure del fondatore di Microsoft, recentemente impegnato a migliorare l'igiene mondiale annusando l'olezzo della peggiore toilette della Terra. Ora invece tocca a un gabinetto che funziona senz'acqua.

Non so per quale motivo il sottoscritto sia diventato "abbonato" a notizie che parlano di olezzi, toilette e orinatoi hi-tech. Forse è un modo della redazione per dirmi che il mio modo di scrivere è perfetto per questi argomenti delicati? O forse perché pensano che le mie news siano scritte con appendici del corpo non congeniali a questo nobile lavoro? In ogni caso, lo prendo come un complimento.

Per raccontarvi di questa mirabolante invenzione bisogna fare un passo indietro. Quattro anni fa il buon Gates e sua moglie Melinda hanno sganciato 710.000 dollari per sviluppare questa rivoluzionaria toilette senz'acqua.

toilette senz'acqua

Oggi la cosiddetta Nano Membrane Toilet, come la chiamano gli sviluppatori della Cranfield University (gli autori del progetto), ha ricevuto ulteriori sovvenzioni. Non ci sono cifre precise, ma un portavoce della Cranfield ha svelato che l'importo supera di gran lunga tutti i finanziamenti ricevuti finora. Un segnale che forse dovrei cominciare a rivalutare il mio nobile lavoro; molto meglio dedicarsi alle toilette (scherzo ovviamente, carissimo direttore).

La missione dei ricercatori è importante: in giro per il mondo ci sono 2,4 miliardi di persone che vivono in condizioni igieniche rischiose. Senza l'accesso all'acqua corrente pulita queste comunità sono costrette a fronteggiare quotidianamente malattie potenzialmente letali. Tutto a causa della cattiva igiene. La Nano Membrane Toilette punta proprio a risolvere questa situazione, senza sprecare acqua. Ma come funziona?

toilette senz'acqua 2

Immaginate il caso tipico: una persona va in bagno, si porta il tablet, va su Tom's Hardware, mette like alla pagina Facebook, condivide le notizie, commenta, ringrazia i redattori, si meraviglia per la modernità dell'homepage... Ok, sto sconfinando nel campo della fantascienza.

Dopo aver fatto i propri bisogni si chiude il coperchio e il raccoglitore di deiezioni ruota di 270 gradi per depositare il carico pestilenziale in uno scompartimento, con tanto di palettina per controllare che nulla rimanga perso per strada. I rifiuti solidi vanno giù, quelli liquidi stanno su. Segue GIF illustrativa. Se me l'avessero detto sei anni fa non ci avrei mai creduto, invece ora pubblico GIF di toilette su Tom's. Ebbene sì.

In questa camera di raccolta ci sono gruppi di nanofibre che aiutano a muovere i vapori - parte dei liquidi di rifiuto - in un tubo verticale nel retro della toilette. Il vapore viene convogliato e trasformato in acqua tramite condensa.

L'acqua così prodotta scende in un tubo e si deposita in un serbatoio davanti alla toilette. Le meraviglie del riciclo. E "quella grossa"? Ci pensa quella sorta di "cilindro a spirale" (alimentato a batteria) che vedete in azione nella seconda GIF esplicativa. 

Questa grossa vite si occupa di sollevare ciò che rimane dei rifiuti solidi e di trasferirli in una camera di raccolta separata. In quest'ultimo scompartimento le "simpatiche" palline marroni sono avvolte in una cera che cancella gli odori. Dopodiché si lascia seccare il tutto e un tecnico passa una volta a settimana per la rimozioni dei rifiuti (solidi e liquidi) e per la sostituzione delle batterie, qualora ce ne fosse bisogno.

L'acqua prodotta dalla toilette si può usare per inaffiare le piante, pulire la casa, cucinare e persino per l'igiene personale, mentre i rifiuti solidi si possono portare a un termovalorizzatore per produrre energia elettrica.

Secondo il team di ricercatori una toilette può gestire i rifiuti di dieci persone con un costo di 0,05 dollari al giorno. Il grosso problema di questa soluzione risiede nella carta igienica, visto che non c'è altra soluzione se non buttarla in un cestino nei dintorni del gabinetto.

Gli autori del progetto sperano di trovare un modo per bruciare la carta. Probabilmente non si tratta della soluzione più ecologica, ma se dovesse aiutare a migliorare la vita delle persone... Ben venga.