Facebook, sanzione da 5 mld di dollari per risolvere la disputa sulle violazioni della privacy

La Federal Trade Commission ha fatto sapere di aver raggiunto un accordo con Facebook per il pagamento di una sanzione da ben 5 miliardi di dollari, pari al 10% del fatturato, come soluzione per chiudere la disputa sulle violazioni della privacy. Si tratta di una sanzione senza precedenti.

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a cura di Alessandro Crea

5 miliardi di dollari per chiudere la disputa sulle violazioni della privacy: a tanto ammonterà la sanzione che Facebook verserà nelle casse degli Stati Uniti. Ad annunciarlo è stata la stessa Federal Trade Commission, nonché Mark Zuckerberg sulla propria pagina Facebook e, tramite comunicato ufficiale, nella newsroom dell'azienda.

Si tratta di una sanzione senza precedenti, la più alta mai comminata nella storia recente del Web, come spiegato anche dalle autorità americane, per sottolineare la portata del successo. Intanto il colosso dei social network si prepara ad altri cambiamenti, ormai necessari per evitare in futuro nuove ripercussioni, che potrebbero anche essere peggiori, vista la passione per lo "spezzatino" manifestata da politici e autorità.

L'accordo raggiunto fra la Federal Trade Commission e Facebook prevede infatti anche la creazione di un comitato indipendente per la privacy, che di fatto mette fine alla "dittatura" di Zuckerberg sulle decisioni, su cui per peso societario nel CdA aveva di fatto sempre l'ultima parola.

Al popolare social network inoltre è stato chiesto di non usare a scopi pubblicitari i numeri di telefono ottenuti dai suoi utenti per motivi di sicurezza. "L'obiettivo non è solo quello di punire ma soprattutto di cambiare l'intera cultura della privacy di Facebook, facendo così scendere il rischio di violazioni", ha spiegato il presidente della Federal Trade Commission, il repubblicano Joseph Simmons.

Non tutti però sono ugualmente soddisfatti. Rohit Chopra, uno dei due membri democratici della Federal Trade Commisison che ha votato contro, non lo è, mentre alcuni media hanno già avanzato dubbi sulla decisione. In particolare Tech Crunch ha pubblicato un articolo tagliente, intitolato 9 motivi per cui l'accordo tra Facebook e FTC è una farsa, in cui snocciola argomenti contrari alla decisione.

Dal punto di vista economico infatti sostengono che, nonostante 5 miliardi di dollari possano sembrare un'enormità, vengono prodotti forse in un mese dal colosso di Menlo Park. Secondo lo stesso Chopra infatti, trasgredire la Legge dovrebbe essere più rischioso. "Il fatto che il valore delle azioni di Facebook sia aumentato all'annuncio della possibile multa da 5 miliardi di dollari, può suggerire che il mercato crede che una sanzione del genere renda profittevole una violazione", ha aggiunto Rebecca Kelly Slaughter, membro della Commissione, per esprimere il proprio dissenso.

Nei restanti punti si afferma poi che l'indagine sia stata frettolosa e poco approfondita, che non siano state raccolte le testimonianze di alcun dirigente, che non siano previste conseguenze penali per Zuckerberg né per nessuno dei suoi e che anche le misure aggiuntive previste siano una farsa. Insomma, sostanzialmente per Tech Crunch e i due membri democratici della FTC, l'accordo non fa altro che incoraggiare Facebook a continuare ‎nella sua attività di monetizzazione della sorveglianza di massa‎.