Mining pool cinesi cessano le loro attività per timore di ritorsioni

Dopo le restrizioni imposte per favorire lo yuan digitale, tre mining pool cinesi - BTP.TOP, Huobi Mall, HashCow - hanno cessato le proprie attività.

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a cura di Dario Oropallo

Cominciano a emergere i primi effetti delle misure adottate dalla Cina per favorire la sua criptovaluta, lo yuan digitale. Reuters riporta la voce secondo cui, tra i miner di bitcoin attivi in Cina, tre di questi - ognuno costola di network più importanti - hanno annunciato di stare per cessare le proprie operazioni nella Repubblica Popolare. Qual è la causa di questa misura e che effetti potrebbe avere sul mercato delle criptovalute?

La causa della chiusura sarebbero le indiscrezioni secondo cui le autorità cinesi starebbero pianificando nuove azioni repressive contro il mining di criptovalute. I mining pool cinesi di Bitcoin che hanno annunciato l'interruzione delle attività sono BTC.TOP, Huobi Mall e HashCow. BTC.TOP ha reso noto che chiuderà in Cina e per trasferire le sue operazioni nell'America settentrionale. Huobi Mall, filiale dell'exchange di criptovalute Huobi, ha annunciato che non venderà più i suoi device dedicati al mining in Cina. Infine la società di mining HashCow ha comunicato che per il momento cesserà l'acquisizione di nuove mining farm, limitandosi a quelle già sotto il suo controllo. Le varie società, insieme, costituiscono circa il 2% dell'hash rate di bitcoin della scorsa settimana.

Le minacce di ban e di azioni restrittive contro le mining farm di criptovalute in Cina non sono una novità. Tecnicamente il mining di bitcoin nella Repubblica Popolare è illegale dal 2017. Dal 2019 i rumor di un possibile divieto sono aumentati esponenzialmente, addirittura ipotizzando una messa fuorilegge delle criptovalute. Anche se questo divieto non si è ancora concretizzato, nelle ultime settimane la situazione è peggiorata. Non solo: anche i governi sotto l'influenza di Pechino, come la regione amministrativa speciale di Hong Kong, sarebbero in procinto di regolamentare duramente i bitcoin.

Un ulteriore ridimensionamento del mercato di criptovalute cinesi potrebbe avere risvolti inaspettati. Da un lato, è probabile che sia tra le concause della diminuizione del rifornimento di bitcoin e della monetizzazione che ne consegue. Dall'altro potrebbe portare nuovi stati a investire nei bitcoin, come nel caso dell'Iran. Infine, è possibile che il mercato subisca nuovi shock e soffra di un'ancora maggiore volatilità.

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