A causa del metano, il prezzo dell’AdBlue è raddoppiato

La crisi dell'AdBlue dovrebbe essere ormai superata, le scorte non sono più a rischio anche se il prezzo è destinato a rimanere elevato.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

La crisi legata all’AdBlue sembra essere rientrata e pertanto l’ennesima doccia fredda per il settore dei trasporti su gomma, già tartassato dalla pandemia e dalla carenza dei semiconduttori, può tirare un sospiro di sollievo. Le scorte ci sono e non è necessaria nessuna corsa, tuttavia a causa dell’aumentano del prezzo del metano rilevato nelle scorse settimane, anche l’AdBlue ha registrato un netto aumento.

Per maggiore chiarezza, Il Corriere della Sera ha intervistato Claudio Mascialino, amministratore delegato di Resnova AdBlue, uno dei principali importatori di AdBlue (in particolare quello di Resnova è legato alla tedesca Basf):

"L’AdBlue è reperibile sia dagli automobilisti sia dalle flotte dei mezzi pesanti. Non siamo di fronte a una crisi, ma a una serie di fatti che hanno generato l’allarmismo. In realtà oggi ci sono due problemi all’orizzonte, ma non incidono sulla disponibilità del prodotto, perlomeno in Italia.”

“Con l’aumento dei prezzi delle materie prime alcuni produttori locali hanno rallentato o sospeso la produzione. Lo stabilimento di Ferrara, ad esempio, è stato fermato per qualche settimana (dovrebbe ripartire a breve). Cosa che accade ciclicamente per esigenze di manutenzione e non genera inconvenienti, perché la mancanza per alcune settimane del prodotto viene compensata dallo stoccaggio e da altri produttori. Questa volta lo stop è coinciso con l’aumento dei prezzi.”

Lo scenario è chiaro e la situazione si è aggravata nel momento in cui il prezzo del metano è aumentato vertiginosamente, raggiungendo anche i due euro al kg; in futuro, qualora il metano stesso o l’energia elettrica saliranno ulteriormente di prezzo, sarà facile registrare un nuovo rincaro anche nell’AdBlue.