I neopatentati possono usare qualsiasi elettrica: rimossi i limiti di potenza

I neopatentati sono obbligati a rispettare un limite massimo di potenza per guidare su strada, ma questo valore è presente anche sulle elettriche?

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Nel corso degli ultimi mesi abbiamo misurato un incremento di rilievo nella vendita di auto elettriche su tutto il territorio nazionale, grazie anche ai numerosi incentivi messi a disposizione dal Governo e dalle regioni per agevolare la sostituzione di un veicolo di classe più inquinante. Con una vendita su così ampia scala è probabile che un’eventuale auto a zero emissioni venga messa a disposizione anche a coloro che hanno appena conseguito la patente B che però dovrebbero rispettare un’anacronistica Legge del 2011, rinnovata lo scorso agosto. La Legge precedente prevedeva una serie di limiti di potenza, spesso anche troppo conservativi:

Ai titolari di patente di guida di categoria B, per il primo anno dal rilascio non è consentita la guida di autoveicoli aventi una potenza specifica, riferita alla tara, superiore a 55 kW/t. Nel caso di veicoli di categoria M1, ai fini di cui al precedente periodo si applica un ulteriore limite di potenza massima pari a 70 kW. […]

Sostanzialmente veniva espressamente indicato che i neopatentati (da meno di un anno) non potevano guidare auto “potenti” (senza essere accompagnati), ovvero con una potenza superiore a 70 kW (95 Cv) e potenza specifica, misurata con la tara, maggiore di 55 kW/t. Ora, con la nuova Legge, la soglia minima del rapporto peso/potenza è salita a 65 kW/t offrendo ai neopatentati un maggiore respiro.

La vecchia normativa

Fino a poche settimane fa, per poter utilizzare le auto elettriche dopo aver appena conseguito la patente B era necessario sottostare ad un bizzarro limite di potenza spesso non ben definito a causa di un errato calcolo. Le prestazioni di un’auto elettrica non dipendono solo dal motore, ma anche dalla batteria che non va immaginata come un mero “serbatoio” pieno di energia necessario a far muovere il veicolo. Come abbiamo riportato in un altro approfondimento, il Kilowatt (kW) è l’unità di misura della potenza, la forza massima che un motore può generare mentre, il Kilowattora (kWh) è l’energia messa a disposizione. Il kWh rappresenta un valore medio in quanto una vettura in movimento non assorbe sempre la stessa quantità di energia, ma la richiesta si modifica a seconda del percorso e della domanda da parte del guidatore.

Mentre nei motori endotermici la potenza massima coincide con il valore di riferimento riportato nelle fasi di omologazione, nelle auto elettriche la batteria non può erogare per un periodo troppo esteso la potenza di picco. Per questo motivo, la normativa di omologazione ECE R85 definisce potenza netta massima quella che “un gruppo motopropulsore è in grado di erogare, in media, nell'arco di 30 minuti”.

Un sistema di misurazione discutibile che definisce il modo in cui viene registrata la potenza a libretto, limitandone però l’utilizzo per 30 minuti. In questi termini, il valore riportato sul Documento Unico di Circolazione e Proprietà appare drasticamente inferiore rispetto alla reale potenza (di picco) raggiungibile dal veicolo. Qualche esempio? La Renault Zoe dovrebbe avere un valore di 80 kW, invece per la normativa riporta solamente 50 kW. Un caso? Assolutamente no. Volkswagen ID.3 che sulla carta dovrebbe essere esclusa, riporta valore di 38 kW/t. Il caso più eclatante è dato dalla nuovissima MG Marvel R che dispone di una potenza massima dichiarata di 211 kW (288 cavalli) che, grazie ad una potenza omologata di appena 88 kW e un peso di quasi 2 tonnellate, poteva essere usata da un neopatentato.

Cosa cambia ora

La nuova normativa modifica completamente il sistema, purtroppo non risolvendo però le problematiche del precedente disegno di Legge. Ora, infatti, non è più previsto alcun tetto simile a quello applicabile per le auto endotermiche e in altre parole, non è più necessario rispettare il valore di 70 kW; il risultato è decisamente paradossale, secondo il Governo un neopatentato potrebbe ora mettersi al volante delle più potenti elettriche senza alcuna limitazione. A giudicare dalla nuova Legge, un neofita non dovrebbe guidare vetture più tradizionali che superano il rapporto peso/potenza di 65 kW/ton, ma potrebbe impugnare il volante di una Audi RS e-tron GT Quattro, da 646 cavalli, e tutte le versioni di Porsche Taycan, fino a quella da 761 cavalli.

Anche se da un lato rinosciamo che son vetture esclusive da un prezzo elevato, ci teniamo a precisare che l’erogazione fornita da un propulsore elettrico potrebbe apparire pericolosa agli occhi di un guidatore inesperto. Su alcune elettriche compatte, come la Twingo E.Z, la coppia viene spremuta fino ai 50 km/h fino ad un progressivo esaurimento, mentre in altre vetture (sempre compatibili con i neopatentati) la potenza a disposizione è maggiore e disponibile per un periodo di tempo più esteso. Con la nuova modifica al Codice della Strada, anche le più vicine Tesla Model 3, Kia EV6 e Hyundai Ioniq 5 possono essere guidate da un 18enne che ha appena conseguito la patente di guida.

Sanzioni e divieti

La sanzione per il neopatentato che guida una vettura troppo potente, ossia con valori superiori a quelli consentiti dal Codice della Strada, è una multa da 165 a 661 euro con sospensione della patente da 2 a 8 mesi. Naturalmente questo aspetto è valido ora solo per chi utilizza un'auto endotermica, lasciando più liberi gli utilizzatori di un'auto elettrica. Ricordiamo infine che vige l'obbligo per i primi tre anni dal conseguimento della patente di non superare la velocità di 100 km/h per le autostrade e di 90 km/h per le strade extraurbane principali.