Auto elettriche, l’UE rischia di sprecare 27 miliardi di euro nel settore delle batterie

L'Unione europea e il Regno Unito rischiano di sprecare 27 miliardi di euro di investimenti in batterie.

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a cura di Valentina Acri

L'Unione europea e il Regno Unito rischiano di sprecare 27 miliardi di euro di investimenti in batterie se non riescono a rafforzare gli standard sulle emissioni di CO2 di auto e furgoni: è quanto sottolinea una recente analisi condotta da Transport & Environment.

Secondo la Ong attiva nell'ambientalismo e nella mobilità sostenibile, gli standard sulle emissioni di CO2 previsti per il periodo 2022/2029 sono considerati poco stringenti per spingere le case automobilistiche a puntare sulle zero emissioni entro il 2030. 

I deboli standard di CO2 per il periodo compreso tra il 2022 e il 2029 non incentivano le case automobilistiche ad un aumento delle vendite di auto elettriche fino al 2030. T&E denuncia dunque che oltre metà della produzione delle batterie potrebbe rimanere senza mercato.

L'industria delle batterie sta rispondendo con successo alle ambizioni europee di mobilità elettrica, eppure i responsabili politici dell'UE non riescono a fornire certezza normativa e a garantire un mercato adeguato per i veicoli elettrici. L'UE e il Regno Unito devono innalzare gli standard in materia di CO2 per tutto il decennio per evitare di sprecare miliardi di investimenti e far deragliare il boom delle batterie. In gioco c’è la leadership globale, che è molto più importante. La produzione di batterie è la parte più preziosa della catena di approvvigionamento dei veicoli elettrici e, con Cina e Stati Uniti che pompano enormi quantità di denaro per la produzione di batterie, gli investimenti sprecati in Europa in questo decennio non saranno nulla in confronto alle opportunità perse in questo secolo,  ha dichiarato Julia Poliscanova, responsabile eMobility di Transport& Environment.

Secondo l'analisi, la produzione pianificata di batterie potrebbe essere quasi tre volte superiore alla domanda minima nel 2025/2030. Secondo le normative vigenti, la domanda di batterie sarà di soli 174 GWh nel 2025, per poi salire a 485 GWh nel 2030, quando finalmente potrà entrare in vigore uno standard di CO2 più ambizioso. Con riferimento a tali stime emerge dunque che i numeri sono decisamente al di sotto dei 462 GWh previsti entro il 2025 e ai 1.144 GWh raggiungibili entro il 2030.

Gran parte dell'eccesso di offerta di batterie potrebbe pertanto essere eliminato innalzando l'obiettivo di riduzione di CO2 per il 2025 al 25% e fissando un obiettivo aggiuntivo di -40% per il 2027.