Auto ibride: full hybrid o plug-in hybrid?

Il segmento delle ibride è in continua crescita. Tra le soluzioni più interessanti, il full hybrid e il plug-in hybrid. Due modi diversi (ma simili) di unire il motore termico all'energia elettrica.

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a cura di Tommaso Marcoli

La tecnologia ibrida è sempre più presente nella gamma veicoli dei costruttori di automobili. Molti offrono soluzioni full hybrid, altri preferiscono il plug-in hybrid; alcuni, offrono entrambi. Ma quali sono le vere differenze tra queste due strutture? Quale conviene?. Dipende. La scelta varia a seconda dell'utilizzo e dei chilometri percorsi in un anno (e dove si percorrono).

La tecnologia plug-in hybrid è a metà strada tra un'auto tradizionale e una vera elettrica (la batteria può essere ricaricata "alla spina"); il full hybrid si basa su di un'unità elettrica più piccola alimentata da una batteria a bassa capienza che si ricarica viaggiando: si viaggia a zero emissioni sono alle basse velocità e per pochi chilometri. Ideale per un uso in città.

Plug-in hybrid: quasi un'elettrica

Il plug-in è la tecnologia ibrida più recente nel panorama delle auto elettrificate. La struttura si basa su di un motore termico associato a un'unità elettrica, come sulle ibride tradizionali. Rispetto a queste ultime, potenza del motore e capacità della batteria sono molto superiori e la ricarica può avvenire collegando "alla spina" la vettura. A batteria completamente scarica, l'auto si comporta come una normale ibrida.

Con questa soluzione, è possibile percorrere a zero emissioni molti più chilometri (la media dichiarata è di circa 50 km), assicurando consumi di carburante molto bassi. Ovviamente, è necessario avere la batteria al 100% per godere di tutti i benefici. In queste condizioni, si potrà percorrere, nella maggior parte dei casi, il tragitto casa-lavoro (e ritorno) senza consumare una goccia di carburante. In città difficilmente sarà necessario accendere il motore a combustione, con una notevole riduzione dei consumi.

Rispetto a un'elettrica, i tempi di ricarica sono dimezzati (tra le 2 e le 4 ore). Molti i marchi che offrono questa soluzione, dal segmento generalista a quello premium. Volkswagen, Audi, BMW, Hyundai, Toyota, Porsche, Ford, Renault, Volvo... la lista potrebbe continuare. Alcuni offrono lo stesso modello in versione sia Full hybrid che plug-in hybrid. La tecnologia plug-in richiede però un investimento iniziale molto più alto rispetto al full hybrid: i prezzi di partenza si avvicinano ai 40 mila euro.

La maggior parte dei costruttori sceglie l'architettura motore a benzina e struttura elettrica. Mercedes è un caso a parte: la sua soluzione prevede anche una proposta combinata con il motore a gasolio. Un'alternativa molto interessante e che potrebbe migliorare ulteriormente i già ottimi valori sui consumi del plug-in. La nuova generazione è disponibile su GLE 350 de che permette fino a 100 km a zero emissioni, viste le dimensioni della batteria (lo proveremo il 14 luglio).

Full hybrid: il più diffuso

Il sistema ibrido tradizionale è il primo ad aver debuttato nel mondo automative, ed è anche il più diffuso. il suo funzionamento prevede l'azione di un motore termico accompagnato da una piccola unità elettrica, ricaricata dal recupero dell'energia in frenata e dallo stesso motore a combustione.

Le strutture di ultima generazione permettono di viaggiare a zero emissioni per 3/4 km, intervenendo sovente in città, ambiente nel quale l'ibrido garantisce una notevole riduzione di consumi ed emissioni. Un buon sistema ibrido assicura percorrenze urbane nell'ordine dei 30 km/l. Valore che si abbassa notevolmente quando si viaggia in autostrada.

L'alta velocità non permette al motore elettrico di entrare in funzione, intervenendo soltanto nelle fasi di veleggiamento. In queste condizioni, i consumi si alzano notevolmente, per via anche dell'aggravio di peso della struttura ibrida sulla massa dell'automobile. Il full hybrid resta un'ottima soluzione per chi percorre la maggior parte dei chilometri, dove il motore elettrico ha la possibilità di entrare spesso in funzione.

In termini di acquisto, il full hybrid è un investimento meno oneroso rispetto al plug-in: almeno 10 mila euro di differenza a parità di modello. Tra i grandi costruttori che offrono soluzioni di questo tipo, Toyota (e Lexus) rappresenta sicuramente il punto di riferimento. Buone soluzioni sono proposte da Kia, Hyundai e Honda. In ambito europeo, Ford con Kuga e recentemente Renault con Clio E-Tech.