Ferrari F171 sarà forse la tanto attesa Dino ibrida?

La rivale ibrida della McLaren Artura arriverà nel 2022 e sarà, probabilmente, un punto di ingresso nella line-up della nuova era di Maranello.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Il primo modello che seguirà l’attuale ibrida di alta gamma SF90 Stradale di Maranello è ancora in fase di sviluppo ma molto probabilmente si chiamerà Dino e sarà alimentata da un propulsore ibrido. Conosciuta con il nome in codice F171, la vettura è stata avvistata per le strade emiliane e secondo le prime indiscrezioni abbinerà un motore a benzina da 3,0 litri V6 biturbo.

A differenza della SF90 Stradale, che ha un motore sull'asse anteriore per offrire la trazione integrale, la nuova macchina sarà solo a trazione posteriore. Come con la SF90, il nuovo modello offrirà un funzionamento elettrico limitato, senza connettore di ricarica. Alcune voci di corridoio suggeriscono che lo schema propulsivo di “Dino” potrebbe essere implementato anche sul tanto discusso SUV Purosangue, in arrivo nel 2022.

La nuova baby Ferrari ibrida è destinata ad inserirsi nel medesimo segmento di mercato della McLaren Artura, la prima ibrida del produttore inglese di Woking, una supercar ibrida dotata di un propulsore 3.0 V6 biturbo da 585 Cv coadiuvato ad un cambio robotizzato a doppia frizione con 8 marce. Tra il propulsore e il cambio è inserita un’unità elettrica da 95 Cv capace di spingere la potenza totale a 680 Cv con una coppia massima di 720 Nm. Nessuna informazione riguardante la potenza massima di Dino ma è prevedibile che il livello sia simile alla proposta inglese come ormai la storia ci insegna; impossibile non ricordare infatti la McLaren 650S (650 Cv) e Ferrari 488 GTB (670 Cv).

Come sappiamo la transizione energetica per Ferrari e per altri costruttori rappresenta un aspetto decisamente importante e la prima vera elettrica arriverà nel 2025; nell’attesa assisteremo al debutto di alcune proposte ibride dedicate a tutti i segmenti di mercato, dal SUV sino alle supersportive.

Ferrari, McLaren e Lamborghini sembrano quindi aver deciso precisamente come muoversi i prossimi mesi, nulla di sicuro invece per Porsche che, come sappiamo, non varierà lo schema propulsivo di 911 fino a nuova comunicazione.