Ferrari stampa soldi: consegne migliori dell’epoca pre-covid

Nel secondo trimestre il marchio del Cavallino Rampante ha consegnato 2.685 unità, superando anche i risultati del 2019 e confermando le previsioni sul 2021.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Le consegne del marchio del Cavallino Rampante sono aumentate del 93% rispetto allo stesso periodo del 2020 e dello 0,5% sul 2019. Il primo dato certifica le difficoltà avute da Maranello nei mesi del lockdown, quando la produzione ha dovuto fermarsi per alcune settimane a causa della pandemia da Covid-19, mentre il secondo valore fotografa le capacità del brand italiano di riprendersi più che completamente dalla situazione.

Ai microfoni di Quattroruote, il presidente di Ferrari, John Elkann ha commentato i risultati conseguiti nel secondo trimestre confermando la forza di Ferrari e del suo modello di vendita senza eguali.

Ogni Ferrari che presentiamo definisce nuovi standard di innovazione, bellezza e unicità, le fondamenta del vero lusso. Con l’avvicinarsi del nostro 75° anniversario l’anno prossimo, le nostre opportunità non sono mai state più vaste e ampie.

Ad aiutare la risalita nelle vendite c’è il contributo dei nuovi modelli a 8 cilindri come Portofino M, Roma e le ibride SF90 Stradale e F8 Tributo. Benissimo anche per la gamma V12 con un importante +37%, aiutato anche dalla messa in vendita della nuova 812 GTS. Un contributo di rilievo è stato dato anche dalle più esclusive Ferrari Monza SP1 e SP2, due barchette per veri milionari. Nell’arco dei prossimi mesi è probabile che i ricavi aumentino ulteriormente complice l’arrivo della nuovissima 296 GTB, la prima ibrida V6 di Maranello.

Sotto al profilo geografico, la regione EMEA ((Europa, Medio Oriente e Africa) ha fatto registrare una crescita del 90%, seguita dalle Americhe con un +70,3%. Nell’APAC (sud-est asiatico) l’aumento è stato del 92% mentre in Asia di oltre il 560%. Numeri che hanno permesso un miglioramento del 86% dei ricavi netti a 1.035 miliardi, di cui 881 milioni dalla vendita di automobili e parti di ricambio (+95,5%). In crescita anche i propulsori, con un +118% a 45 milioni, grazie anche all’aumento delle consegne alla Maserati e, in misura più contenuta, per la fornitura di motori ad altre scuderie di Formula 1.

Elkann ha inoltre precisato che il livello degli ordinativi ha raggiunto livelli da coprire tutta la produzione programmata per il 2022. Il prossimo anno sarà decisamente importante per il marchio di Maranello poiché partirà il nuovo piano industriale che prevede la produzione della prima Ferrari elettrica e di ulteriori soluzioni ibride.