Gli incentivi auto non sono terminati, trovato un errore nel sistema

65 milioni di euro consumati in poco più di 24h? Possibile, ma probabilmente l'eccessivo consumo è legato più ad una procedura poco trasparente ad opera di alcuni concessionari.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Il tesoretto dedicato alla sostituzione della propria auto in una variante ibrida o elettrica messo a disposizione sul sito del Mise si è di nuovo azzerato, e questa volta le risorse si sono smaterializzate in tempi record: poco più di 24h per 65 milioni di euro.

Se da un lato potremmo dire che il piano di transizione procede a gonfie vele, dall’altro, dati alla mano, sembra che ci sia qualche area opaca nel procedimento di accredito del bonus. Se consideriamo una media di 3.500 euro per auto, significa che in poco più di 24h sono state incentivate quasi 20mila vetture. Un numero elevato e decisamente troppo alto anche per il mercato delle elettriche che, sebbene in forte crescita, non potrebbe al momento raggiungere questi numeri. Come con i precedenti bonus, sicuramente c’era qualche accumulo da smaltire ma 65 milioni di euro sono davvero tanti anche per gli accumuli; ma cosa è successo realmente? Secondo quanto riportato da Motor1 che ha intervistato alcuni concessionari, pare che il problema sia a monte e più legato al metodo di erogazione del bonus stesso. L’indagine infatti mostra come, in moltissimi casi, l’incentivo non sia erogato a fronte di una reale vendita, ma di una autoreimmatricolazione da parte del concessionario stesso. In sostanza viene richiesto il bonus per le auto che vengono successivamente vendute come “km0”.

Tutto lecito e consentito dalle procedure del Mise, solo poco trasparente soprattutto in un momento così delicato come quello attuale. I concessionari più smaliziati, inoltre, potrebbero pensare di vendere un’auto incentivata con uno sconto inferiore all’agevolazione già erogata. Il Mise non nega la prenotazione del bonus, pertanto è lecito da parte dei concessionari fare anche 50 autoreimmatricolazione al giorno e consumare quindi in tempi brevi tutto il bonus. Inoltre, pur con gli incentivi terminati, i concessionari possono prenotarsi per la successiva erogazione. La soluzione? Sempre e solo una: un incentivo strutturale, senza piattaforma, senza accredito e soprattutto senza corsa.