Hyundai, verso l'elettrico e oltre per il 2025

Hyundai punta tutto sull'elettrico confermando che entro il 2020 l'88% della gamma sarà disponibile almeno con una versione a zero emissioni. Non solo elettrico tradizionale, l'idrogeno sembra essere la risorsa del futuro, anche se bisogna percorrere ancora molta strada prima che si diffonda

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a cura di Tommaso Marcoli

Hyundai è tra i costruttori di automobili più all'avanguardia sul tema dell'elettrificazione. Quasi l'intera gamma veicoli è infatti disponibile con una motorizzazione a zero emissioni, sia ibrida che full electric. Nel prossimo futuro, già a partire dal 2020, saranno diverse le novità che andranno ad arricchire l'offerta del costruttore coreano, rendendola ancora più competitiva.

L'elettrificazione sarà il tema più interessante e la sfida più stimolante per l'industria dell'auto. Hyundai, da molti anni impegnato nella ricerca di soluzioni di mobilità alternativa, non vuole mostrare il fianco, avendo già elaborato una strategia di investimento fino al 2030, con il preciso obiettivo di diffondere il più possibile il trasporto a zero emissioni.

Ioniq e Kona, il presente elettrico

Senza aspettare troppi anni o guardare troppo in là, la gamma Hyundai è già sufficientemente ricca di vetture elettriche o ibride. Una gamma completa che comprende le ibride (sia mild hybrid che plug-in hybrid) Ioniq, Kona e Tucson; e le elettriche Kona e Ioniq EV. Quest'ultima rappresenta il modello più rappresentato nel panorama elettrico del gruppo, essendo disponibile in tutte le motorizzazioni.

L'ibrida sfrutta il motore da 1.6 litri GDI da 105 Cv abbinato a un'unità elettrica da 43,5 Cv; la plug-in conta su di un motore elettrico da 60, 5 Cv; la full electric dispone di un propulsore da 136 Cv accoppiato a una batteria da 38,3 kWh. Rispetto alla precedente generazione, la nuova Ioniq EV ha un'autonomia migliorata del 30%, omologata secondo il ciclo WLTP a 311 km.

Per quanto riguarda la Kona, il Suv elettrico di Hyundai per il 2020 non subisce nessuna trasformazione dal punto di vista tecnico, mantenendo l'autonomia di 449 km, da primato nel segmento. A migliorare saranno soprattutto gli interni, i quali hanno subito un restyling che ne migliora la percezione di qualità grazie all'introduzione di uno schermo da 10,25" con sistema BlueLink.

Hyundai Kona, il Suv elettrico affidabile

L'auto elettrica di maggior successo del costruttore coreano si è dimostrata una compagna di viaggio affidabile e piacevole. Non solo perché l'autonomia con una carica si avvicina molto a quanto dichiarato dalla casa, annullando di fatto l'ansia da autonomia, ma anche per via di una dinamica di guida tutto sommato piacevole e soddisfacente.

Si tratta di un Suv di medi dimensioni, molto comodo nell'uso in città per via della posizione di guida rialzata e di proporzioni medie ma non troppo ingombranti. L'energia del motore elettrico permette accelerazioni fulminee, rendendo la Kona agile nel districarsi tra il traffico e la confusione delle strade più affollate.

Sfruttando la coppia immediata, è possibile anche togliersi qualche sfizio alla guida, sempre tenendo in considerazione i limiti dinamici dell'auto; tra cui il peso, il quale, alle alte velocità, influisce sulla lunghezza della frenata. A ciò è possibile in parte ovviare impostando sul livello 2 la frenata rigenerativa che rallenta l'auto per recuperare energia una volta lasciato l'acceleratore. La Kona full electric è disponibile a un prezzo di 38.300 euro.

Un futuro elettrico, alimentato a idrogeno

Il 2020 porterà con sé alcune novità importanti per Hyundai: entro dicembre del prossimo anno, l'88% della gamma veicoli sarà elettrificato. Ciò significa che tutti i modelli a marchio Hyundai, a eccezione della citycar i10, avranno almeno una versione alimentata a energia elettrica.

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La strategia a lungo termine, prevede che nel 2025 saranno vendute nel mondo 670.000 auto elettriche o a idrogeno, introducendo la guida autonoma di livello 2 e 3 su tutte le vetture. Per realizzare l'ambizioso progetto, sarà sfruttata la nuova piattaforma E-GMP per veicoli elettrici: grazie alla sua modularità, si potrà utilizzare per i modelli di tutti i segmenti, supportando un alto voltaggio e la ricarica a 400 kWh. A partire dal 2021 sarà utilizzata per tutte le auto di serie.

Non solo elettrico tradizionale, Hyundai ha infatti investito 6,7 miliardi di dollari per sviluppare tecnologie legate all'idrogeno, con l'obiettivo di arrivare entro il 2030 a 700.000 auto vendute con questa alimentazione. L'impegno di Hyundai in questa direzione è concreto e attuale, vista la disponibilità nella gamma auto della Nexo: Suv alimentato a celle di combustibile acquistabile per circa 70 mila euro.

Tuttavia, la sua diffusione è parecchio rallentata sia per la mancanza di infrastrutture per la ricarica, l'unica presente in Italia si trova a Bolzano, sia per via di scetticismo e disinformazione su questa tecnologia. Proprio per sfatare ogni dubbio, Hyundai ha deciso di puntare seriamente sull'idrogeno, rendendolo uno dei punti cardine della strategia dei sviluppo per i prossimi anni.