Lamborghini Terzo Millennio, l'hypercar si fa elettrica

Lamborghini ha presentato a Boston Terzo Millennio, prototipo di hypercar elettrica dalle soluzioni ardite.

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a cura di Alessandro Crea

L'elettrico è ormai la via segnata per il futuro dell'automobile ed è dunque normale che anche le aziende di hypercar come Lamborghini si adeguino e inizino a pensare a questo futuro alternativo. Per questo nelle scorse ore la casa di Sant'Agata Bolognese ha presentato a Boston Terzo Millennio, concept di un'arditissima sportiva completamente elettrica.

Sviluppata in collaborazione col MIT, la Terzo Millennio non dev'essere però fraintesa: per la casa del Toro rampante infatti si tratta più che altro di un laboratorio su ruote col quale sperimentare soluzioni inedite e tecnologie per il futuro, ma non è detto che arrivi sul mercato, in questa veste e con questo tipo di motorizzazione. Secondo Maurizio Reggiani, responsabile Ricerca & Sviluppo Lamborghini, i clienti del brand sono interessati alla tecnologia ma non a quella che sottrae loro il piacere della guida. "Per loro il numero di cilindri così come quello dei cavalli resta fondamentale".

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Non è detto quindi che nel periodo medio-breve vedremo Lamborghini abbandonare del tutto o in parte le motorizzazioni termiche, ma certamente la casa vuole farsi trovare preparata quando la rivoluzione busserà alle porte.  

E di rivoluzionario, la Terzo Millennio, ha davvero molto, a partire dall'idea di alimentare i quattro motori alloggiati nelle ruote con super condensatori anziché con batterie, visto che i primi hanno la capacità di immagazzinare e rilasciare l'energia istantaneamente, assicurando così prestazioni da brivido, nel puro stile della casa. Una soluzione già adottata 5 anni fa nella Aventador per recuperare parte dell'energia e da allora in continua evoluzione.

Addirittura l'intera carrozzeria dell'auto, in futuro, potrebbe essere utilizzata per immagazzinare l'energia: la Terzo Millennio infatti utilizza pannelli in nanofibre di carbonio, capaci di "catturare" al loro interno gli elettroni, fungendo così da accumulatore.

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Queste soluzioni futuribili hanno consentito infine ai progettisti di avere mano libera sull'aerodinamica del veicolo, essendo privi di quelle costrizioni solitamente dovute alla presenza del motore e degli apparati ausiliari. Osservando attentamente la carrozzeria dunque si possono notare delle canalizzazioni per l'aria molto accentuate, che servono per ottimizzare i flussi d'aria attorno al veicolo diminuendone la resistenza. In pratica è come se la Terzo Millennio fosse formata esclusivamente dalla capsula centrale, che racchiude l'abitacolo, mentre il resto è stato ridotto al minimo, con l'unico scopo di offrire una continuità alle superfici che risulti gradevole all'occhio ed efficace dal punto di vista aerodinamico. Una soluzione in realtà già vista diverse volte nelle hypercar di ultima generazione, dalla Ford GT alla recente Aston Martin Valkyrie.

Più interessante invece è un'altra idea che riguarda la carrozzeria, che dovrebbe essere in grado di autoripararsi, un po' come faceva la cover dell'LG G Flex. Un sistema di sensori infatti monitorerebbe l'integrità strutturale della carrozzeria, inviando composti chimici all'interno dei microtubi di carbonio per colmare le crepe eventualmente rilevate e scongiurare così un peggioramento del danno.

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Se probabilmente la Lamborghini Terzo Millennio, così com'è, non vedrà mai la luce, è invece possibile che, nel giro di alcuni anni, molte delle soluzioni sperimentate con l'aiuto del MIT raggiungano il mercato dei modelli di serie.