Land Rover Defender a idrogeno, entro fine anno i primi test

Jaguar Land Rover si prepara a iniziare i test sul nuovo Defender spinto da un motore con cellula di carburante a idrogeno.

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a cura di Francesco Daghini

Il gruppo Jaguar Land Rover inizierà tra pochi i mesi i test del nuovo prototipo di Defender a idrogeno, spinto da un motore che utilizza la tecnologia a cellula di carburante. Si chiama ‘Project Zeus’, e fa parte del programma che la compagnia ha realizzato che punta a portare a zero le emissioni dal tubo di scarico entro il 2036, un passaggio chiave della strategia presentata dal CEO Thierry Bolloré qualche mese fa.

Reimagine’, immagina di nuovo, è il nome della strategia di cambiamento messa a punto da Jaguar Land Rover, che porterà alla nascita del primo veicolo FCEV (Fuel Cell Electric Vehicle) della compagnia: JLD punta a creare un catalogo di offerte di nuova generazione e complementari tra loro, con veicoli spinti da motori e carburanti diversi.

Nel caso dell’idrogeno con tecnologia a cellula di carburante, i vantaggi rispetto all’elettrico sono evidenti: i tempi di rifornimento di carburante sono nettamente più bassi rispetto ai tempi di ricarica di un veicolo elettrico, e le prestazioni – specialmente in termini di autonomia chilometrica – restano invariate anche in caso di basse temperature. Per contro, si tratta di una tecnologia più difficile e costosa da implementare, così come è più difficile e costoso installare una stazione di rifornimento di idrogeno anziché una colonnina per la ricarica elettrica.

Il nuovo Defender FCEV dovrà essere testato nel mondo reale per capire se le sue caratteristiche siano compatibili con quelle chieste dal mercato, anche per quanto riguarda le abilità in fuoristrada. Il progetto Zeus è parzialmente sovvenzionato dall’Advanced Propulsion Centre – un centro governativo no profit che facilita la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie di mobilità – e da società ingegneristiche come Delta Motorsport, AVL e Marelli Automotive Systems.

Jaguar Land Rover al momento prevede che entro il 2030 saranno necessarie almeno 10,000 stazioni dedicate al rifornimento di idrogeno per servire una flotta composta da 10 milioni di veicoli di tipo Fuel Cell Electric.