Monopattini elettrici, le nuove proposte prevedono il casco

A distanza di poche settimane dalle prime proposte di Legge si torna a parlare dei monopattini elettrici; le nuove proposte prevedono casco obbligatorio e un'età minima per il noleggio.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Nell’ultimo periodo le notizie relative ai monopattini elettrici sono state numerose complice l’interesse da parte del Governo di istituire una serie di leggi per rendere l’utilizzo meno “selvaggio” e più controllato. Le prime ipotesi, scarsamente apprezzate dai guidatori dei monopattini elettrici, suggerivano l’introduzione di casco, assicurazione e pettorina carta rifrangente. Tre cambiamenti decisamente importanti che avrebbero rivoluzionato, se non terminato, l’esistenza di questi pratici e comodi mezzi di trasporto.

Nelle scorse ore, in Commissione dei Trasporti, è approdata una nuova proposta che cita casco, limiti di velocità e vincoli legati all’età. Al momento non è nulla di deciso e sicuramente, a seguito del confronto con le aziende di noleggio, qualche tassello subirà una nuova mutazione. Sebbene in alcune zone d’Italia i monopattini elettrici siano ancora piuttosto rari, nelle grandi città un veicolo condiviso su 3 è un monopattino.

Le proposte per regolare meglio l'uso suggeriscono l’introduzione di un limite di velocità a 20 Km/h su piste ciclabili e 30 sulle strade urbane. Un’altra novità è rappresentata dal divieto di circolare la sera e sui marciapiedi (vanno portati a mano, come le biciclette). Giro di vite anche per la sosta, spesso e volentieri selvaggia, che ora sarà vietata sui marciapiedi. Per ogni infrazione sono previste multe simili a quelle date alle due ruote (moto e scooter); chi circolerà di notte potrà ricevere una sanzione da 50 a 250 euro di multa più la confisca del mezzo.

Il servizio di noleggio sarà consentito ai soli maggiorenni tramite una delibera comunale dedicata che li vincola a delle regole più precise. L’ACI, infine, suggerisce l’introduzione di una sorta di assicurazione e omologazione, quanto meno sui modelli più potenti che potrebbero creare dei veri e propri disagi. Una proposta decisamente ambiziosa ma difficilmente applicabile anche perché sarebbe solamente legata ai modelli privati e pertanto senza una reale omogeneizzazione del parco circolante. Altrettanto gradita e ben più facile da introdurre è invece la formazione per usare i monopattini, che sarà disponibile in alcune scuole a disposizione degli studenti.