Monopattini elettrici: targa, casco e assicurazione obbligatori per ACI

Anche il presidente dell'Automobile club d'Italia suggerisce nuove modifiche all'utilizzo indisciplinato dei monopattini elettrici, richiedendo l'introduzione di targa, assicurazione e casco.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

A poco più di un mese di distanza dal disegno di legge proposto in Senato, anche il presidente dell'Automobile club d'Italia (ACI) Angelo Sticchi Damiani ha presentato alcune proposte per migliorare la convivenza stradale con i monopattini elettrici.

Le idee sul tavolo sono ancora numerose e non è chiaro quale direzione voglia adottare l’attuale Governo. Tra le richieste più concrete ci sarebbe il desiderio di introdurre una sorta di omologazione per la produzione, ossia un controllo simile a quello che viene effettuato per tutti i veicoli a motore così da evitare l’arrivo su strada di monopattini non conformi o sbloccabili. Se la richiesta di omologazione di non dovrebbe impattare più di tanto sull’utilizzo del monopattino, discorso diverso sarebbe rappresentato dall’obbligo di utilizzare un casco e avere attivato un’assicurazione.

Mentre per il casco non ci sono ancora chiare informazioni a riguardo, soprattutto sulla tipologia di protezione, l’assicurazione sulla responsabilità civile riguarderebbe solo quei modelli con velocità superiore ai 25 km/h e una potenza nominale superiore a 350 watt. Tra le varie idee, ci sarebbe anche quella di effettuare formazione con un mini corso di guida nelle scuole secondarie, così da evitare un utilizzo selvaggio da parte dei più giovani. Al momento si tratta solo di proposte e non sappiamo se e quando entreranno in vigore e con qualità modalità. Di certo l’utilizzo dei monopattini elettrici ha bisogno di una sostanziale modifica in quanto sempre più spesso vengono riportate notizie di gravi incidenti.

Sia dall’ACI sia dagli enti locali è stata richiesta a gran voce l’istituzione di una serie di aree pubbliche destinate al parcheggio dei monopattini elettrici in quanto, sempre più spesso, vengono abbandonati veicoli in divieto di sosta sui marciapiedi risultando d’intralcio per i pedoni. A questo proposito è stato richiesto un importante giro di vite sui controlli nella città di Bologna, più in particolare sotto i portici che sono stati dichiarati di recente dall’Unesco patrimonio dell’Umanità.