Nuovi problemi per Tesla: Chevy Bolt decisamente più economiche

Nuovi guai per Tesla e i suoi numeri di vendita; il marchio americano potrebbe infatti dover ridurre ulteriormente i prezzi per contrastare le vendite dell'imminente e più economica Chevy Bolt.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

La scorsa settimana abbiamo assistito al debutto oltre oceano di Chevy Bolt EV e Bolt EUV, due vetture che arriveranno sul mercato solo durante il prossimo anno e saranno caratterizzate da un prezzo d’attacco veramente interessante ed inferiore a quanto offerto dal marchio di Elon Musk.

Mentre la prima ha mantenuto la formula da piccola monovolume, la seconda rientra nel segmento delle SUV compatte; entrambe, tuttavia, garantiscono una autonomia di oltre 400 Km e un power train costituito di un motore elettrico da 200 CV e 360 Nm, abbinato ad una batteria agli ioni di litio da 65 kWh. Nonostante adottino la medesima piattaforma, le due elettriche non condividono alcun elemento di design con linguaggi stilistici completamente differenti. Anche l’infotainment è completamente rivisto con impostazioni e modalità su livelli differenti.

Chevrolet Bolt EUV, inoltre, porta al debutto una serie di importanti novità: è infatti la prima Chevy a proporre, come optional, il sistema di guida assistita Super Cruise, lanciato inizialmente sulle vetture Cadillac. Entrambi i modelli avranno comunque a disposizione un pacchetto ADAS “base” comprensivo di frenata automatica d’emergenza, Following Distance Indicator, fari automatici IntelliBeam e molto altro.

I prezzi di Chevy Bolt EV della variante EUV sono stati annunciati in America, rispettivamente a 31.995 e 33.995 dollari, diverse migliaia di dollari in meno rispetto ai concorrenti e, in particolare, a Tesla con le sue Model 3 e Model Y. Proprio in virtù di questo aspetto, stando a quanto riportato da Bloomberg, Tesla potrebbe applicare una nuova riduzione di prezzo affinché i propri modelli risultino più appetibili per il pubblico. Reuters riporta che Tesla potrebbe tagliare 1.000 e 2.000 dollari rispettivamente da Model 3 e Model Y; due ulteriori sforzi decisamente importanti e necessari per stimolare i volumi di vendita anticipando l’arrivo nel 2022 delle vetture di Chevy.

Gli Stati Uniti non sono l’unico luogo dove Tesla ha effettuato, nel corso dei mesi scorsi, una revisione dei prezzi di listino; anche in Giappone, infatti, il produttore di Palo Alto ha rimodulato il prezzo arrivando ad applicare uno sconto su Model 3 del 24%. In questo caso, il prezzo si è ridotto da 5,11 milioni di Yen (circa 48.500 dollari) a 4,29 milioni di Yen (circa 40mila dollari); mentre la variante Long Range ha subito un taglio ancora più netto di oltre 14mila dollari. Nonostante queste strategie di rilievo, Tesla in Giappone non è riuscita a raggiungere il risultato desiderato vendendo appena 2.000 unità durante lo scorso anno.