Ponte sullo Stretto, il Mims dà il via all'iter per lo studio di fattibilità

Il ministro delle Infrastrutture ha informato il Consiglio dei Ministri sulle azioni necessarie per dare il via alla realizzazione di uno studio di fattibilità del ponte sullo Stretto di Messina. 

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a cura di Valentina Acri

Il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini ha informato il Consiglio dei Ministri sulle azioni necessarie per dare il via alla realizzazione di uno studio di fattibilità per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina.

Continuano dunque le discussioni relative al progetto del ponte sullo Stretto di Messina che come riportato su una nota del ministero, dovrà prendere in esame la soluzione progettuale del ponte aereo a più campate, valutandone la sostenibilità e mettendola a confronto con la soluzione del ponte a campata unica e con la cosiddetta "opzione zero".

Tuttavia, lo studio messo in atto dovrà inevitabilmente fornire tutti gli elementi, di natura tecnica e conoscitiva, necessari per la valutazione della realizzabilità del sistema di attraversamento stabile dello Stretto di Messina, anche sotto il profilo economico-finanziario. In tale prospettiva, il ministero ha dato mandato alla Direzione generale per avviare il processo amministrativo per lo studio di fattibilità.

All’acquisizione del documento di fattibilità tecnico-economica provvederà, tramite procedura di evidenza pubblica, la società RFI Spa, in quanto capace di garantire la più appropriata continuità e interconnessione dell’intervento con quelli ferroviari progettati nei territori calabresi e siciliani, continua il Mims.

Non dimentichiamo che nei mesi scorsi il Governo ha portato avanti il potenziamento delle modalità di attraversamento dello Stretto: ben 510 milioni di euro del fondo del Pnrr sono infatti stati messi a disposizione per l'opera. Non a caso, l'obiettivo confermato dagli interventi messi in atto puntano ad ottimizzare l’attraversamento dello Stretto, favorendo dunque sia la transizione ecologica della mobilità marittima che la riduzione dell’inquinamento.

Come riporta la nota del ministero, tra le iniziative adottate spiccano, oltre alla riqualificazione del naviglio per il trasbordo ferroviario con la messa in esercizio di due nuove navi e l’ibridizzazione di tutta la flotta, anche il rinnovo del materiale rotabile ferroviario per velocizzare le manovre di carico e scarico dei treni, la riqualificazione del naviglio veloce per i passeggeri e delle stazioni ferroviarie di Messina, Reggio Calabria e Villa San Giovanni. Nel progetto non mancano, inoltre, interventi per migliorare l’accessibilità stradale ai porti.