Spuntano le prime antenne Starlink ai Tesla Supercharger

Le prime antenne Starlink sono state avvistate presso alcune stazioni di ricarica Tesla Supercharger: internet non verrà più a mancare durante le ricariche.

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a cura di Francesco Daghini

Tesla ha iniziato a installare antenne di Starlink presso le stazioni di ricarica Supercharger, così da offrire ai propri clienti una connessione ad internet satellitare durante l’attesa per ricaricare l’auto. Senza alcun dubbio la rete di caricatori Supercharger ad oggi è la migliore tra quelle disponibili, con tutti gli altri che stanno cercando di colmare il gap con quanto realizzato da Tesla.

Nonostante tutti i più rapidi sistemi di ricarica scelti da Tesla, non è anomalo che una ricarica completa impieghi più di 30 minuti, durante i quali l’utente ha comunque modo di restare nell’auto per svagarsi in attesa di potersi muovere di nuovo. Sulle Tesla le app di intrattenimento non mancano: Netflix, Youtube, Twitch, i videogiochi di Tesla Arcade e tanto altro ancora, sono motivi più che sufficienti per restare nell’auto durante la ricarica.

Per utilizzare al meglio queste app è necessario attivare l’abbonamento aggiuntivo da 10 $ al mese per sfruttare la connettività LTE integrata nelle auto, mentre coloro che decidono di non sottoscrivere l’abbonamento possono – quando disponibile – utilizzare una linea WiFi. Ed è proprio per questo motivo che da tempo Elon Musk promette WiFi ad alte prestazioni presso i punti di ricarica Supercharger, e finalmente questa idea sembra diventata realtà: le segnalazioni di avvistamenti di antenne Starlink sono diverse, ed è solo l’inizio.

Ad oggi Starlink può vantare un sistema composto da più di 1000 satelliti già in orbita, e di oltre 100,000 utenti che possono godere di internet ad alte prestazioni senza la necessità di un cablaggio sotterraneo; la rete Supercharger ha invece da poco superato i 30,000 punti di ricarica in oltre 3,100 stazioni, ma l’obiettivo è quello di triplicare le dimensioni della rete di ricarica entro i prossimi due anni, anche in seguito alla decisione di aprire i Supercharger anche alle auto non Tesla.