Superbollo, la proposta di abolizione torna in Senato

Continua la battaglia per il Superbollo ora nuovamente in Senato. Nonostante il rinnovo dell'emendamento, Fratelli d'Italia ripropone la cancellazione: come andrà a finire?

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

A distanza di poche ore dal rinnovo del Superbollo, rispunta in Senato una nuova proposta di abolizione firmata da Fratelli d’Italia, Andrea De Bertoldi, questa volta nell’ambito della discussione sulla finanziaria. L’emendamento, identico a quello di alcuni giorni fa, sarà esaminato nei prossimi giorni quando la partita sulla legge di bilancio sarà più concreta; in pratica, la proposta prevede la cancellazione di quell’articolo di legge che prevede il pagamento di un bollo maggiorato per chi possiede un’auto da più di 185 kW.

Come riportato in più occasioni, il superbollo avrebbe colpito una categoria di auto molto redditizie per il fisco (in termini di IVA, IPT, bollo, accise sui carburanti e IVA sulla manutenzione), tuttavia, al tempo stesso, avrebbe depresso il mercato delle auto “potenti” ed eroso le relative entrare erariali vanificando la manovra stessa. Ricordiamo infatti che, con una soglia di 252 cavalli, oggigiorno non è così difficile sconfinare nell’area del Superbollo. Dalle compatte pepate alle station wagon di alta gamma sino ad arrivare ai SUV di medie dimensioni: il superbollo è davvero dietro l’altro per moltissimi modelli disponibili sul mercato.

Che si tratti di una sovrattassa “inutile” lo ha definito il Parlamento stesso la scorsa primavera, quando ha inserito l’imposta nell’elenco dei cosiddetti microprelievi, ossia quelle tasse e imposte che, garantendo appena lo 0,01% delle entrate tributarie dello Stato e lo 0,1% di quelle regionali e comunali, potrebbero essere abrogate.