Superbollo: niente abolizione, si continuerà a pagare

Niente da fare per gli appassionati del settore: il superbollo rimane in essere e continuerà ad essere pagato. Le commissioni riunite Finanze e Lavoro del Senato hanno respinto l'ultima richiesta.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

La speranza di numerosi appassionati ha avuto vita breve, l’ennesimo emendamento abrogativo presentato questa volta da alcuni senatori di Fratelli d’Italia è stato nuovamente respinto; il superbollo rimane e non scomparirà come invece ipotizzato nei giorni scorsi. Una decisione in controtendenza rispetto a quanto dichiarato in precedenza, in concomitanza dell’inserimento del superbollo nell’elenco dei cosiddetti microprelievi, ovvero quelle piccole imposte che non portano un particolare e significativo gettito alle casse dello Stato; tasse contenute che, in un’ottica di semplificazione fiscale, potrebbero essere abolite.

Il superbollo (tecnicamente conosciuto come “addizionale erariale”) avrebbe portato poco più di 100 milioni di euro all’anno nell’ultimo anno (2019) e una media di circa 110 milioni di euro anno dal 2012. Numeri non particolarmente elevati e giustificabili, soprattutto a fronte della presumibile contrazione del mercato e di tutte quella serie di operazioni di riscossione decisamente costose in termini di tempo e risorse. Sebbene spesso si associ il superbollo alle supercar, come la splendida 992 Turbo riportata qui sotto, la soglia limite di questa microtassa non è più così esclusiva e non è raro trovare hatchback o SUV con abbastanza potenza da "ricadere" nel superbollo.

Ricordiamo che il superbollo fu introdotto nell’estate 2011 dal governo Berlusconi dell’epoca e riguardava le auto di potenza superiore a 225 kW (306 CV); successivamente, con il governo Monti, la situazione è stata modificata riducendo la soglia d’ingresso a 185 kW (252 CV) e raddoppiando l’importo da 10 a 20 euro per ogni kW sopra la soglia, introducendo però anche un meccanismo a scalare. In sostanza, la tassa si riduce man mano che l’auto “invecchia”: 12 euro/kW dopo cinque anni dalla costruzione, 6 €/kW dopo dieci e 3 €/kW dopo 15. Dopo vent’anni, la tassa scompare.

Al momento, l’unico “escamotage” lecito per avere una vettura ad alte prestazioni e non dover pagare il superbollo sembra essere quello di prendere una soluzione ibrida di qualsiasi natura; il calcolo del superbollo sulle ibride, probabilmente per qualche cavillo legislativo, viene fatto solo sulla sezione endotermica. Ad esempio, per una BMW i8, che beneficia di quasi 400 cavalli di potenza combinata (275 kW), è necessario coprire solo la cifra derivata dal calcolo relativo alla potenza del propulsore endotermico (1.5 turbo da 163 Cv, 120 kW).