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a cura di Simone Lelli

Il mondo dell'automotive elettrico sta sempre più diventando "comune": in tutto il mondo aumentano le colonnine disponibili, le auto riducono i prezzi di vendita e gli incentivi aiutano a vendere queste auto ibride e elettriche. Il problema che però affligge molte di loro è l'autonomia: come può una batteria di piccole dimensioni, infatti, essere comoda per viaggi lunghi quando può avere un'autonomia di massimo 200km? Per questo motivo, oltre che aumentare la potenza di tali prodotti, le aziende stanno cercando sempre di più di ottimizzarle. Di certo Tesla non può essere calcolata in queste dinamiche: la sua Model X, infatti, riesce ad avere un'autonomia di 564 chilometri, più o meno al pari di una qualunque vettura a motore endotermico. Eppure, secondo indiscrezioni, sembra che questo valore stia per aumentare.

L'azienda di Elon Musk infatti sta puntando a rinnovare il parco auto e, nel produrre la Tesla Model X del 2021, ha fatto girare un adesivo Monroney che evidenzia un'autonomia migliorata: si parla di poco, 371 miglia (che in chilometri sono quasi 600), quindi "solo" 36 chilometri aggiuntivi dalla precedente, eppure è un segno che anche con tali valori, l'intenzione dell'azienda è quella di produrre auto sempre più autonome.

La cosa interessante però entra in gioco quando si analizza il gruppo batterie: sembra infatti che questa nuova Tesla Model X 2021 non abbia cambiato nulla da quel punto di vista: le batterie, salvo annunci dell'ultimo secondo, sono sempre le Panasonic 18650 (fatte in Giappone) e quindi ci troviamo davanti a due sole possibilità: o Tesla ha migliorato l'efficienza del suo gruppo motore, magari riuscendo a fare economia di un po' di energia, quanto basta per questi 36 chilometri extra, oppure Panasonic ha provveduto a sviluppare celle più dense, e in questo caso Model X sarebbe la prima auto a montarle. Non ci resta che aspettare ulteriori informazioni dall'azienda, che probabilmente a breve rivelerà le specifiche tecniche dell'auto.