Dexter: New Blood, recensione del ritorno di Dexter Morgan

Dexter: New Blood, la recensione del ritorno di Dexter Morgan che trovate su Sky e NOW.

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a cura di Daniele Rea

Dexter: New Blood serie TV sequel/revival della serie omonima Dexter, è giunta alla fine con il suo decimo episodio. La nuova storia del Killer di Serial Killer Dexter Morgan, interpretato da Michael C. Hall che si era interrotta dopo otto stagioni con un finale che aveva deluso i tantissimi fans, è arrivata dopo una pausa di 8 anni. Scopriamo insieme se la miniserie è stata all'altezza delle aspettative e se potrebbe essere l'inizio di una nuova saga per questo personaggio dalla dubbia moralità e dal pesante "passeggero oscuro" che reca con sé. Siete pronti a tornare nella mente di un serial killer?

Dexter: New Blood, il ritorno di Dexter

Dopo aver simulato la sua morte a Miami e aver abbandonato a malincuore suo figlio Harrison e la sua compagna Hanna,  Dexter Morgan, serial killer guidato dal codice comportamentale che gli ha insegnato suo padre per incanalare e tenere sotto controllo il suo innato bisogno di uccidere, ha iniziato una nuova vita nei boschi dell'Oregon. Sono passati 10 anni e lo ritroviamo nella piccola e isolata comunità montana di Iron Lake, con una nuova identità e forse un nuovo equilibrio mentale che gli permette di convivere con la sua parte oscura.

Una vita tranquilla, una relazione stabile con Angela, il capo della polizia di Iron Lake, poche cose sembrano turbare la sua apparente serenità, fra queste la presenza costante dello spettro della sorella Debra, che si accanisce nel ricordargli continuamente che non potrà controllare per sempre la sua fame di sangue. Ma proprio quando meno se lo aspetta, una serie di eventi irromperanno nella sua routine e lo metteranno davanti ad un cambiamento: il ritorno inaspettato di suo figlio Harrison che forse ha ereditato la sua maledizione, diventerà il centro dei suoi pensieri e lo porterà a diventare un mentore come suo padre lo fu per lui. Ma in tutto questo la pacifica Iron Lake nasconde un segreto da molti anni; un mostro vive nascosto nutrendosi di giovani di giovani donne scomparse, e per la legge della natura i mostri si attraggono.

Sequel o Revival?

Dexter: New Blood è un riuscito revival della serie originale come vi avevamo anticipato nella recensione del primo episodio, che unisce alcuni elementi che hanno contribuito al successo del prodotto inserendoli però in un contesto nuovo e totalmente opposto a quello a cui lo spettatore era abituato.

La prima differenza rispetto alla serie classica è la narrazione orizzontale della storia, non più episodi autoconclusivi in cui ogni volta Dexter giustiziava un criminale, poi quella più evidente a livello visivo ovvero il cambio di location. Via le umide ambientazioni della Florida con i colori caldi e la città di Miami sempre a fare da sfondo alla vita dei protagonisti, sostituita dal bianco della neve onnipresente a Iron Lake, e dalla piccola comunità in cui ora vive Dexter Morgan con il nome di Jim Lindsay (omaggio a Jeff Lindsay, autore dei romanzi che hanno dato origine alla serie), che offre pochi alibi ad un potenziale assassino ma lascia molto spazio di movimento nelle isolate zone boscose.

Dexter continua a vivere ossessionato dai sui lucidi pensieri continuamente condivisi con lo spettatore, accentuati in lingua originale da un cambio di voce di Michael C. Hall che purtroppo si perde un po' nel doppiaggio italiano, che comunque è di buon livello. Debra Morgan invece, interpretata da Jennifer Carpenter, è presente nella vita del fratello come una specie di coscienza, che gli ricorda costantemente le sue colpe, ma è comunque una presenza a cui Dexter non vuole rinunciare rimarcando quanto fosse legato alla sorella morta per mano sua, alla notizia che sarebbe rimasta in stato vegetativo per il resto della sua vita. Debra è in Dexter: New Blood, quello che era Harry, il padre di Dexter nella prima stagione dello show.

Un altro aspetto nuovo nella serie è la presenza del figlio di Dexter, Harrison, che con il suo arrivo stravolgerà la tranquillità del protagonista. Fra i due si svilupperà il rapporto migliore dell'intera serie per l'intensità che raggiunge in alcune situazioni; innegabile la bravura del giovane Jack Alcott in questo ruolo di ragazzo dilaniato dal suo passato e abbandonato dal padre dopo aver visto la madre uccisa davanti ai suoi occhi.

L'Oscuro Passeggero

Rivedere Michael C. Hall nel ruolo di Dexter, lupo mascherato da pecora, in questa nuova ambientazione è uno dei punti di forza della serie, che senza stravolgere il personaggio lo adatta a queste nuove dinamiche ma allo stesso tempo ci fa ritrovare tutti gli elementi che hanno decretato il successo di questo personaggio così ben caratterizzato e definito, tanto da aver indotto tutti almeno una volta a porsi domande sulla morale dei suoi gesti.

Anche se con qualche calo durante l'arco dei vari episodi, uno degli aspetti migliore della serie sono i rapporti intrecciati da Dexter con gli altri personaggi a cominciare da quello chiave su cui ruota molta della narrazione della storia, con suo figlio Harrison, che incontra dopo averlo abbandonato all'età di 5 anni, convinto che la sua presenza avrebbe senza dubbio rovinato la vita del bambino. Qui i due vivono un'evoluzione che si evolve dall'imbarazzo e dalla tensione iniziale, fino alla scoperta e alla complicità con l'altro. Dexter passerà dal ruolo di solitario predatore costantemente conscio di essere un mostro, fino a diventare un mentore e un padre che per la prima volta ama un altro essere umano. Harrison di contro, carico di rancore per l'abbandono arriverà a capire le motivazioni del gesto del padre ma forse non a perdonarlo, ritenendolo responsabile di tutto il male subito da lui, dalla madre e da sua zia Debra.

La sua storia con il capo della polizia di Iron Lake, Angela Bishop, avrà il suo apice nelle ultime puntate in cui il loro rapporto cambierà radicalmente seguendo il corso di alcuni eventi, e si vedrà anche la bravura di Julia Jones, attrice al suo primo ruolo di rilievo dopo tanta gavetta.

Dove Dexter: New Blood mostra delle pecche è nei personaggi secondari che il più delle volte sono un semplice "contorno" e che in molti casi non sembrano seguire una logica costante, mostrando cambi caratteriali quasi senza senso in alcuni momenti. Anche la figura del villain è abbastanza stereotipata e poco incisiva, nonostante la bravura di Clancy Brown che lo interpreta e che è in grado di incutere terrore anche solo con il suo sguardo glaciale. L'ottimo livello del cast principale è assolutamente fuori discussione.

Dexter: New Blood, il vero finale della serie

Il finale di Dexter: New Blood è abbastanza scontato con una scelta narrativa fra le più facili fra quelle possibili. Se ci fosse stato un po' di coraggio da parte degli sceneggiatori si sarebbero potute sfruttare le potenzialità di questo revival che, dopo un avvio un po' difficoltoso, raggiunge una grande intensità nelle ultime puntate. D'altronde il ritorno alla guida dello showrunner Clyde Phillips, che aveva abbandonato dopo la quarta stagione proprio perché intenzionato a chiudere il serial, poteva essere un buon indizio.

Ma lo stesso Phillips ha dichiarato di avere materiale e buone idee per un eventuale sequel. Vedremo in seguito se la storia di questa famiglia segnata dal sangue e alimentata dagli omicidi, avrà altri capitoli. In caso contrario possiamo dire che anche se decisamente non perfetta, Dexter: New Blood è una serie che sa regalare dei momenti molto intensi, soprattutto negli episodi finali e che tutta la miniserie può essere considerata quella fine migliore che una serie come Dexter meritava, a differenza di quella che abbiamo visto nel 2013, un finale che non manca mai nelle classifiche dei peggiori finali di serie di sempre insieme a quelli de Il Trono di Spade e di How I meet your Mother

Gli sceneggiatori hanno usato un buon espediente per creare un legame con il passato e non lasciare troppo sperduti i nuovi spettatori, ovvero il personaggio di Molly Park, blogger con un podcast che si occupa di Serial Killer e casi di cronaca nera; sarà grazie a lei che durante la storia verranno raccontati i fatti del Trinity Killer o del Macellaio di Bay Harbor. Ovviamente per apprezzarla bene, visti i riferimenti ai fatti passati e alcuni cameo, è fondamentale aver visto le stagioni precedenti e presa come stand alone non funzionerebbe assolutamente. Potete recuperare il cofanetto con tutte le stagioni su Amazon cliccando QUI