Diario di una Schiappa, recensione: (elementary) school's out

Il nuovo reboot animato di Diario di una Schiappa arriva su Disney Plus: ecco il Wimpy World come non l'avete mai visto.

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a cura di Domenico Bottalico

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Dopo essere stato adattato in una serie di 4 film live action, realizzati da 20th Century Fox, Diario di una Schiappa, il primo libro bestseller mondiale firmato da Jeff Kinney, arriva su Disney Plus con un nuovissimo reboot animato la cui peculiarità è quella di rispettare lo stile grafico del suo autore. Per la prima volta il Wimpy World (che si sviluppa in oltre una dozzina di libri pubblicati in Italia da Il Castoro, recuperate il primo libro su Amazon) prende davvero vita e viene rappresentato in maniera più fedele all'originale.

Diario di una Schiappa, (elementary) school's out

Greg Heffley e il suo miglior amico Rowley stanno per iniziare la scuola media. Entrambi sembrano spaesati e timorosi inoltre ad alimentare le loro paure ci sono state le avvertenze del fratello più grande di Greg. Tuttavia nulla può davvero prepararli al primo giorno di scuola.

Le medie non sono le elementari dove basta essere il più veloce durante l'ora di educazione fisica per essere popolare. Alle medie bisogna prestare attenzione a tutto: dove ci siede, come ci comporta, come ci si veste e soprattutto quello che si dice. Greg è gracile e ambizioso, Rowley più allampanato e ingenuo il che non aiuta quando bisogna trovare un posto in mensa o ancora peggio quando bisogna travestirsi per Halloween, quando peraltro i due sfuggono per il rotto della cuffie ad un gruppo di agguerriti teenager neo-patentati.

Il tempo dei pomeriggi passati a giocare insieme è finito, ora al massimo "si esce insieme" ma Rowley questo non sembra averlo compreso totalmente facendo spazientire il pover Greg smanioso non tanto di diventare popolare quantomeno di sentirsi il meno possibile un pesce fuor d'acqua.

È solo questione di tempo quindi prima che il rapporto fra i due si incrini. L'occasione è data da un incidente, provocato da Greg, che costa a Rowley la rottura di un braccio. Si sa, un gesso alle scuole medie è inevitabilmente fonte d'attenzione. Rowley e Greg si allontanano, Rowley sembra essere riuscito a farsi delle amicizie nuove mentre Greg cerca qualcosa che possa far salire le sue "quotazioni".

L'occasione sembra provenire dal giornale della scuola che lo sceglie come vignettista ma la popolarità è tutt'altro che assicurata anzi. Dopo essere dimesso dall'incarico però il suo posto viene preso proprio da Rowley. Fra i due partono una serie di accuse, mosse da gelosie e invidie, e proprio quando, nel cortile della scuola, sembra imminente un improbabile confronto fisico, Greg e Rowley si ritroveranno a far fronte comune, ritrovando anche l'amicizia, affrontando lo stesso gruppo di teenager che avevano clamorosamente messo in imbarazzo durante la sera di Halloween.

Diario di una Schiappa: riti di passaggio

Lontano da un certo dall'ironia, dall'estrema autocoscienza di sé e dalle meta-narrazioni sociali di certe produzioni animate più moderne, Diario di una Schiappa sembra un prodotto sospeso nel tempo e per certi fuori tempo massimo con la sua carica di semplicità e schiettezza. Il tema portante del film è lapalissiano sin dai primissimi minuti: il passaggio dall'infanzia all'adolescenza.

Tema non nuovo e, soprattutto in epoca recente, sviscerato e rimaneggiato in qualsiasi contesto e forma più o meno valida. In questo senso Diario di una Schiappa è un piacevole passo indietro ad una semplicità di un punto di vista ancora estremamente ingenuo ma vivo e vibrante, quasi mai costruito a tavolino o appesantito da inutili orpelli. Anche perché la scuola media fa già paura così com'è, tanto è vero che il passaggio da infanzia ad adolescenza è visto e vissuto attraverso l'amicizia fra Greg e Rowley.

I due affrontano in maniera differente diversi "riti di passaggio" tipici del periodo, esemplificativo in questo senso è il momento in cui Greg dice all'amico che "giocare" non è un termine adatto alla scuola media. Ma c'è di più, perché diventare adolescenti significa anche prendere coscienza delle proprie azioni e delle ripercussioni che si hanno su sé stessi e sulle persone che ci circondano.

È forse questo il passaggio migliore del film che al netto del lieto fine e dei buonissimi sentimenti di cui è pervaso, quasi fosse un prodotto Disney della "vecchia scuola", evidenzia come Greg e Rowley affrontino la maturazione in maniera diversa trovando prima sé stessi e poi ritrovandosi reciprocamente senza mai compiere, volutamente, cattive azioni l'uno nei confronti dell'altro ma al contrario essendo protagonisti di disavventure più o meno gravi e surreali.

La risoluzione è poi affidata alla più tradizionale "prova di coraggio" con il macguffin della fetta di formaggio lasciata a "proliferare" nel cortile della scuola che aleggia per tutti i 60 minuti del film o quasi come una maledizione insanabile e ovviamente rovesciata in più di un senso da Greg stesso.

Diario di una Schiappa e il Wimpy World

Lo stile fortemente stilizzato e basilare di questo reboot animato costituisce, senza ombra di dubbio, parte dell'attrattiva anche per lo spettatore più casual che non conosce i libri di Jeff Kinney. Tutto funziona sia tecnicamente che narrativamente anche per lo stile surreale delle animazioni che ricordano in più di un frangente quelle della claymation dando un tocco più manuale al prodotto e un po' più vintage per qualche spettatore più grandicello che troverà idealmente più di un punto in comune con i mitici Rugrats per esempio.

Lo stile piatto e gommoso, una sorta di Peanuts più nervosi, trova nella regia di Swinton Scott (Futurama) un ottimo interprete che riesce a bilanciare tempi comici e narrazione peccando forse un pochino solo nel secondo atto del film dove troppi filoni narrativi si intrecciano facendo perdere leggermente il focus allo spettatore di cui poi viene bruscamente risvegliata l'attenzione nel terzo atto grazie all'ultimo filone narrativo legato al giornale della scuola.

Buona la prova dei doppiatori Brady Noon (Greg Heffley) e Ethan William Childress (Rowley) mentre da segnalare c'è il cammeo di Chris Diamantopoulos (Silicon Valley) in quello di Frank Heffley.

Diario di una Schiappa è una efficace introduzione al Wimpy World, sarebbe interessante quindi avere eventualmente nei futuri sequel un maggior approfondimento su alcuni membri della famiglia di Greg oppure avere qualche personaggio "secondario" più attivo nello sviluppo del plot.

Conclusioni

Diario di una Schiappa è un film leggerissimo che, forte dei 60 minuti di durata circa, si lascia guardare sia dagli spettatori più grandicelli con un pizzico di nostalgia sia da quelli propriamente in target con un misto di terrore e divertimento. Una volta abituatisi allo stile grafico estremamente stilizzato è difficile non immergersi nel Wimpy World, peccato soltanto per l'ambientazione più Halloweeniana del film e non propriamente natalizia che avrebbe sicuramente dato un contesto ben diverso alla visione del film.

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