Eternals: recensione del nuovo cinecomic sugli eroi cosmici Marvel

Abbiamo visto in anteprima il cinecomic Marvel Eternals diretto da Chloé Zao. Ecco la nostra recensione.

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a cura di Mabelle Sasso

Arriva oggi su Disney Plus Eternals, diretto dalla regista Premio Oscar Chloé Zao. La terza pellicola della Fase 4 del Marvel Cinematic Universe mette in scena le gesta degli Eterni, un gruppo di eroi immortali nati nel 1976 dalla fervida mente di Jack Kirby.

Il cast di Eternals vede la presenza di: Gemma Chan (Sersi), Richard Madden (Ikaris), Kumail Nanjiani (Kingo), Lia McHugh (Sprite), Brian Tyree Henry (Phastos), Lauren Ridloff (Makkari), Barry Keoghan (Druig), Don Lee (Giglamesh), Angelina Jolie (Thena) Kit Harington (Dane Whitman) e Salma Hayek (Ajak).

Il film approderà nelle sale italiane il prossimo 3 novembre. Abbiamo avuto l’opportunità di partecipare alla proiezione in anteprima e in lingua originale riservata alla stampa, di seguito potete leggere le nostre considerazioni (ovviamente senza spoiler) riguardo al nuovo capitolo cinematografico dell’Universo Cinematografico Marvel.

Eternals: la trama

Nel venticinquesimo cinecomic dei Marvel Studios faremo la conoscenza degli Eterni, un gruppo di alieni immortali dai poteri semidivini che è inviato dai Celestiali sulla Terra per adempiere a una missione molto importante: proteggere il pianeta e i suoi abitanti dai Devianti.

Grazie ai loro poteri cosmici, gli Eterni, sono in grado di combattere e sconfiggere questi pericolosissimi predatori e, contemporaneamente, vegliano benevolmente sulla razza umana, fornendo loro conoscenze e innovazioni tecnologiche per evolversi e prosperare. Dal canto loro gli Eterni sono contenti di vivere tra gli umani e condividere con loro conoscenze e poteri, ma è fatto loro divieto di interferire in alcun modo nei conflitti e nelle scelte di questi ultimi. Con gli anni e il completo annientamento di tutti i Devianti, il gruppo si è separato e ognuno degli Eterni è andato alla ricerca del proprio posto nel mondo: l’improvvisa ricomparsa dei mostruosi predatori li costringerà però a riunirsi nuovamente.

Una regia d’autore

Eternals rappresenta per l’Universo Cinematografico Marvel un film importante sotto molti punti di vista, poiché propone alcuni elementi ad oggi inediti per il format.Parliamo di format perché, ormai arrivati al venticinquesimo capitolo cinematografico e alle rispettive controparti seriali, è palese che questo sconfinato franchise segua regole e canoni ben definiti che sono in grado di confezionare, di volta in volta, prodotti coerenti tra loro e immediatamente riconoscibili. Che i film Marvel siano progetti costretti da moltissimi vincoli (creativi e non) è cosa risaputa, basti pensare alle periodiche dichiarazioni di attori, registi e maestranze varie che sottolineano questo aspetto.

Tenendo a mente questo presupposto riteniamo ammirevole l’operato di Chloé Zao, regista premio Oscar di Nomadland, che riesce esprimere il suo stile in un film molto lontano dai suoi precedenti lungometraggi.

Zao infatti si destreggia con i temi consueti del cinecomic arricchendolo con un tocco personale sia nell’impianto visivo, che nella narrazione.Visivamente la mano di Zhao è sempre presente, seppur in modo più sfumato se paragonato al già citato Nomadland o The Rider, ma abbastanza da rendere Eternals il film più autoriale rispetto agli altri capitoli del MCU.

Narrativamente parlando invece la regista sviluppa egregiamente la sfida titanica di introdurre undici nuovi personaggi pressoché sconosciuti al grande pubblico: la caratterizzazione è tale che lo spettatore riesce a identificarli tutti senza problemi e, entro la fine del film, svilupperà con loro un forte legame emotivo.Occorre precisare che alcuni personaggi hanno inevitabilmente più spazio di altri. La protagonista della vicenda è Sersi e intorno a lei si snoda l’intera vicenda; tuttavia Zao riesce a compensare con un uso azzeccato dello show don’t tell, per rappresentare al meglio le istanze e le caratteristiche degli altri personaggi.

Atmosfere e tono

Eternals è una pellicola che si differenzia dalle precedenti anche per elementi quali atmosfere e tono. Tra tutti i tributi con cui questo film omaggia Jack Kirby (nel caso voleste approfondire l'opera originale della controparte a fumetti il volume  Noi siamo gli Eterni è disponibile per l'acquisto online) questo è senza dubbio uno di quelli più marcati.Se dal punto visivo questi aspetti sono supportati da una regia e una fotografia che sottolineano la natura cosmica di questi esseri, da quello narrativo l’intero film è permeato da un senso di epicità e maestosità irradiato dalle gesta “divine” degli Eterni nei momenti di concitata azione, nonché da un senso di drammaticità dato un’ esistenza immutabile nel tempo.

Per quel che riguarda altri due elementi chiave tipici dei Marvel cinecomics, ironia e azione, Eternals coglie in pieno lo spirito della Casa delle Idee, pur mantenendo la sua forte connotazione epica. Dal punto di vista dell’azione i protagonisti saranno impegnati in più riprese nella lotta con i Devianti, ma sarà la battaglia finale a regalare uno dei combattimenti del MCU tra i più epici e grandiosi di sempre.Il tipico umorismo Marvel, così come i vari rimandi al resto dell’universo narrativo, si manifestano in maniera discreta e dosata in modo da non risultare mai anticlimatici o fuori posto.

Un film che farà parlare di sé

Eternals è stato tristemente oggetto di review bombing preconcetto, in quanto fatto prima del debutto nelle sale, da parte di coloro che non riescono ancora ad accettare tematiche LGBTQ+ e di rappresentazione e che giustifica queste scelte con gli spauracchi del “politically correct” e della “woke culture”. Eternals, per questa frangia rumorosa, sarebbe reo di presentare un cast etnicamente ricco e variegato, introducendo nel MCU un personaggio LGBTQ+ e uno non udente in grado di comunicare con le altre persone grazie al linguaggio dei segni. Il film introduce anche un altro elemento ad oggi alieno nell’immaginario del MCU: la prima scena d’amore tra due personaggi.

Nel dissociarci da questo comportamento scorretto e ingiusto, vogliamo sottolineare che Eternals è uno dei film Marvel migliori finora prodotti e che, pur non essendo un capolavoro della storia del cinema (stiamo pur sempre parlando di cinema di intrattenimento mainstream), regala un’esperienza completa e soddisfacente.

Dovendo necessariamente trovare un aspetto negativo, riteniamo che la pellicola sia forse troppo lunga: la prima parte del film getta le fondamenta presentando i diversi personaggi attraverso una serie di flashback ambientati nelle diverse epoche che spezzano la narrazione lineare degli eventi presenti.

Gli Eterni nella Fase 4

Arrivati a questo punto della recensione, sempre nell’ottica di evitare spoiler a ogni costo, vogliamo comunque inquadrare questo film nell’ottica della macrotrama della Fase. Alla luce di ciò che abbiamo visto in questa pellicola pensiamo che Eternals avrà per la Fase 4 lo stesso valore che a suo tempo ebbe Guardiani della Galassia nella Fase Due. Pur non condividendo con il suo predecessore il tono leggero e scanzonato, Eternals reintroduce l’elemento cosmico, facendo presagire qualcosa di grande che si estende oltre le stelle.

Conclusioni

Eternals è una pellicola molto ambiziosa e permeata da un senso di epicità e grandezza. Per il Marvel Cinematic Universe si tratta di un film molto importante sotto molti punti di vista e che riteniamo uno dei capitoli fondamentali di questa lunghissima saga. Nello specifico questo cinecomic non lascia indifferenti con la sua spiccata personalità autoriale, merito della sensibilità estetica e narrativa della sua regista, e un tono maestoso e solenne che sottolinea la gravitas di questi esseri immortali. Come per ogni film Marvel, vi ricordiamo di rimanere in sala dopo il titoli di coda, per godervi anche le scene post credit.

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