L'assistente di volo, recensione: il thriller che inaugura Sky Serie

La recensione in anteprima degli 8 episodi de L'assistente di volo, la nuova serie Sky prodotta da HBO Max con Kaley Cuoco.

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a cura di Francesca Sirtori

Una nuova serie HBO Max sta per approdare su un canale altrettanto nuovo: su Sky, dal primo luglio, si accende Sky Serie, la rete inclusa nell’abbonamento e disponibile anche su NOW, che prevede una serie di titoli mainstream e di successi internazionali con un’amplissima varietà di generi, oltre a nuove e attese produzioni Sky Original. Tra queste, scelta proprio per inaugurare il canale, l’apprezzatissimo thriller dai risvolti dark comedy L’assistente di volo, già rinnovata per una seconda stagione e firmata da Steve Yockey (Supernatural) per HBO Max. Tratta dall’omonimo romanzo bestseller di Chris Bohjalian, la serie racconta in otto episodi la storia di come un’intera vita possa cambiare in una sola notte, iniziata nel migliore dei modi e finita in tragedia.

La serie diventa un'occasione per Kaley Cuoco, già star di The Big Bang Theory, di mostrarsi non solo nelle vesti di una disastrata protagonista, ma anche in quelle di produttrice, al fianco di Michiel Huisman (Il Trono di Spade) nel ruolo di Alex Sokolov, Zosia Mamet (Girls) che interpreta Annie Mouradian mentre impeccabile Michelle Gomez (Le terrificanti avventure di Sabrina) è Miranda Croft. Abbiamo avuto la possibilità di visionare tutti gli otto episodi in anteprima, raccontandovi dunque le nostre impressioni senza spoiler di questa serie davvero intrigante e molto promettente.

L'assistente di volo, da una notte di fuoco a una notte di sangue

La storia inizia facendo la conoscenza di Cassie, una bionda hostess un po' svampita alla Bridget Jones che trascorre la notte a Bangkok con un passeggero del suo volo, Alex Sokolov, dopo essersi incontrati sull'aereo. Galeotto fu un drink e chi lo servì, ma dopo una notte magica e confusa dall'alcol, la ragazza si risveglia la mattina seguente nel letto di hotel accanto al corpo morto dell’uomo, senza avere idea di cosa sia successo. Mentre cerca di ricordarsi come sia effettivamente accaduto, presa dal panico, inizia a ripulire la scena del crimine, compiendo dunque il primo di una serie di passi falsi, dando il via ad una serie di vicissitudini, a tratti paranormali, per Cassie, tra cui indagini condotte "privatamente" e scoperte sempre più torbide e poco lineari sul passato del suo amante.

Le vicende coinvolgono in particolare un cast femminile di tutto rispetto: oltre alla Cuoco infatti vediamo in azione la Mamet nei panni dell'avvocato Annie Mouradian, nonché sua migliore amica. Le due dovranno vedersela non solo con la famiglia Sokolov, apparentemente immischiata in traffici loschi, ma anche con la psicopatica Miranda Croft, interpretata dalla "zia di Sabrina" Michelle Gomez, che non perde occasione nemmeno stavolta per mostrare la sua freddezza e la sua totale abnegazione per raggiungere i suoi obiettivi. Ma quali sono davvero? E quanto è immischiata nel caso?

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Un thriller coinvolgente e fresco

L'assistente di volo è risultata una serie davvero intrigante, almeno per questi primi quattro episodi culminanti in un cliffhanger davvero importante, ma di cui non possiamo anticipare nulla. La Cuoco, dopo la sua decennale esperienza sugli schermi della sit-com di The Big Bang Theory, che le ha affibbiato la fama di cameriera maldestra e non brillantissima da un punto di vista intellettivo, rispetto agli altri protagonisti, cerca in parte di cogliere l'occasione per riscattarsi da questa ruolo ormai divenuto iconico.

In questo nuovo prodotto HBO infatti vengono vestiti i panni di un personaggio un po' più drammatico, ma senza abbandonare del tutto la sbadataggine e la freschezza di una giovane donna che, di fatto, si ritrova in una realtà quasi parallela e del tutto distante dalla sua vita abituale. Abbiamo infatti parlato anche di tratti paranormali, che rendono la trama ancora più interessante: Cassie infatti viene man mano aiutata nella risoluzione del caso da alcune visioni. Nella sua mente infatti incontra Alex e con lui ricostruisce tramite dei dialoghi atti quanto accaduto "in tempo reale".

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Grazie a questi incontri inoltre, lo spettatore riesce non solo ad avere una disamina ancora più ampia circa il quadro della vicenda che si va man mano a delineare, ma si approfondiscono anche degli aspetti nascosti della vita privata e passata della ragazza. Dopo l'incontro con il fratello infatti, con il quale ha rapporti abbastanza difficili, abbiamo alcune visioni dedicate all'adolescenza della ragazza, il periodo della sua vita in cui ha cominciato ad avvicinarsi sempre di più all'alcol, grazie soprattutto al padre che la spinge ad assumerne in sua compagnia.

L'abuso di bevande alcoliche è uno dei sottotemi principali de L'assistente di volo, in quanto non solo sembra essere inizialmente la causa della totale amnesia di Cassie, e forse la causa dell'omicidio di Alex, ma rappresenta un vero e proprio fil rouge narrativo che connota il personaggio sia nel presente che nel suo passato.

Infine assistiamo anche alla definizione del rapporto tra Cassie e gli altri assistenti di volo, la sua amica Annie che cerca di aiutarla non solo legalmente, ma anche con il supporto del suo ragazzo hacker, e con Alex, paradossalmente instaurando una relazione oltre la vita e cercando di costruire in questo mondo parallelo quello che avrebbero potuto avere nella realtà, ma che così non sarà.

In conclusione

Da un punto di vista puramente registico e stilistico, questi primi quattro episodi de L'assistente di volo sono risultati davvero coinvolgenti e interessanti: come si addice a un thriller, la tensione non manca mai e siamo ancora ben lontani dalla risoluzione definitiva del caso. Ci chiediamo come possa procedere il caso, giunti proprio a metà della stagione e con tante domande irrisolte. La curiosità viene alimentata anche dalla caratterizzazione, in alcuni momenti, di un particolare uso del montaggio delle scene, con lo schermo sdoppiato ad esempio quando è in corso una conversazione telefonica, al fine di mostrare entrambi gli interlocutori, oppure separandolo in quattro quadranti per mostrare diverse scene contemporaneamente. Un ottimo prodotto seriale, ancor più se consideriamo che sia stato scelto per inaugurare un nuovo canale tematico.