Micron ottimista per il futuro: abbiamo quasi toccato il fondo

Micron ha presentato i conti del primo trimestre fiscale 2020. L'azienda ritiene che il secondo trimestre fiscale rappresenterà il punto minimo delle sue prestazioni finanziarie, dopodiché tornerà a crescere.

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a cura di Manolo De Agostini

Micron Technology, produttore statunitense di memorie DRAM e NAND, ha chiuso il primo trimestre fiscale 2020 con un fatturato di 5,14 miliardi di dollari, in calo del 35% su base annua (7,91 miliardi) e in aumento del 6% sul secondo trimestre. L’utile netto si è attestato a 491 milioni.

Micron ha raggiunto un fatturato di 3,5 miliardi di dollari per quanto riguarda le memorie DRAM, il 67% del totale. Le vendite sono salite del 2% su base sequenziale e calate del 41% su base annua. A pesare è indubbiamente il prezzo delle memorie, decisamente più basso che in passato.

Per quanto concerne le memorie NAND, il fatturato ha raggiunto 1,4 miliardi di dollari, il 28% del totale. L’azienda statunitense ha registrato un aumento delle vendite del 18% sul trimestre precedente e un calo del 14% su base annua. Anche in questo caso Micron ha visto scendere il prezzo medio di vendita sui trimestri precedenti.

“Micron ha registrato solidi risultati nel primo trimestre, offrendo una buona redditività e un flusso di cassa positivo. Il nostro piano operativo e il miglioramento delle condizioni del settore ci permettono di essere ottimisti sul fatto che il secondo trimestre fiscale rappresenterà il punto minimo delle nostre prestazioni finanziarie", ha dichiarato Sanjay Mehrotra, presidente e CEO di Micron Technology.

"La nostra posizione competitiva notevolmente migliorata, il portfolio di prodotti notevolmente più forte, la redditività strutturalmente più elevata e la posizione patrimoniale posizionano Micron molto bene sul lungo periodo per portare valore agli azionisti".

Micron ritiene che l’equilibrio tra domanda e offerta del settore continui a migliorare sia sul fronte DRAM che quello delle NAND e di conseguenza prevede un miglioramento dei conti nel terzo trimestre fiscale, con una continua ripresa nella seconda metà dell’anno fiscale 2020.

“Le soluzioni ad alto valore nell'anno fiscale 2019 rappresentavano circa il 50% della capacità prodotta di memoria NAND. Ci aspettiamo che questa cifra cresca fino a oltre i due terzi e rimaniamo sulla buona strada per far sì che l'80% della capacità di NAND prodotta sia legata a soluzioni ad alto valore nel 2021. Questo miglioramento del mix è un fattore importante per noi, in quanto migliora la nostra redditività e riduce la volatilità dei nostri margini”.

Micron ha annunciato anche di aver acquisito una piccola azienda chiamata FWDNXT che offre una tecnologia hardware e software per accelerare il deep learning. “Combinata con la nostra memoria, rende possibile applicare modelli di reti neurali da ogni framework fino a dispositivi edge per l’inferenza”. Nel trimestre l’azienda ha anche introdotto il suo primo prodotto basato su memoria 3D XPoint, l’X100, e a ottobre ha chiuso l’acquisizione della quota di Intel nella joint venture IMFT.

L’azienda fa sapere inoltre che prevede di avviare la produzione di NAND a 128 layer nella seconda metà dell’anno fiscale 2020.