a cura di Antonello Buzzi
Editor
Nell'assemblaggio di un nuovo computer o nell'aggiornamento di un sistema esistente, il ruolo di un'unità SSD (Solid State Drive) è diventato di fondamentale importanza per garantire prestazioni elevate. A differenza degli HDD (Hard Disk Drive), che utilizzano dischi magnetici per immagazzinare dati e sono spesso più lenti e suscettibili a guasti, gli SSD sono basati su memoria flash e offrono velocità di lettura e scrittura dei dati significativamente più rapide. Questo rende l'SSD una componente chiave per evitare i cosiddetti "colli di bottiglia" nel sistema, ovvero situazioni in cui un componente hardware rallenta l'intero sistema perché non è in grado di tenere il passo con le altre parti.
Se il vostro obiettivo è creare una configurazione di computer ottimale, è fortemente consigliato optare per un SSD come unità di archiviazione principale, su cui installare il sistema operativo e i programmi più utilizzati. Gli HDD, che una volta erano la norma ma ora sono spesso considerati tecnologia obsoleta per i sistemi ad alte prestazioni, possono ancora essere utili come unità di archiviazione secondaria per file di grandi dimensioni come video, foto o backup.
La scelta dell'SSD giusto però non è così immediata come potrebbe sembrare. Esistono infatti diversi tipi e formule di SSD, ognuno con le sue specifiche e vantaggi. Tra le sigle più comuni legate agli SSD troviamo SATA, PCIe e NVMe. Se l'obiettivo è scegliere un SSD NVMe, è importante considerare diversi fattori. Oltre al prezzo, dovresti prestare attenzione alle prestazioni, che possono variare in base alla velocità di lettura/scrittura, alla durata prevista e alle funzionalità come il supporto per la crittografia dei dati. È anche utile leggere recensioni e confrontare diversi modelli per trovare l'unità che meglio si adatta alle tue esigenze specifiche.
La scelta di un SSD non è un compito semplice. In questo articolo, pertanto, cercheremo di approfondire come selezionare il miglior SSD NVMe, considerando non solo il prezzo, ma anche le prestazioni, in modo tale da trovarne uno che si adatti perfettamente alle esigenze di ogni utente.
Per una migliore visione del mercato, vi suggeriamo anche di dare un'occhiata alla nostra guida ai migliori SSD e ai migliori SSD esterni.
Con l'aggiornamento di aprile 2024, abbiamo ricontrollato i link dei prodotti in modo da indirizzarvi sempre verso le migliori offerte, oltre a migliorare la sezione FAQ.
Come scegliere un SSD NVMe
Dopo aver esaminato vari SSD disponibili sul mercato, è fondamentale approfondire alcuni aspetti che contribuiranno a guidare la vostra scelta verso un SSD veloce e adatto alle vostre necessità. Tra i vari temi da affrontare, ci concentriamo su questioni come "cosa significa NVMe e perché optare per questo tipo di SSD". Per rispondere a queste domande in modo efficace, presentiamo di seguito le caratteristiche da cercare in un SSD NVMe, ovvero interfaccia M.2, prestazioni e capacità di archiviazione.
Quali sono le differenze tra le interfacce NVMe e SATA?
Innanzitutto, l'interfaccia indica il metodo utilizzato da un SSD per comunicare con il resto del sistema. Migliore è la connessione tra SSD e sistema migliore sarà la velocità complessiva del PC, nel trasporto di file o nella gestione dei programmi. Per collegare quindi l'SSD al sistema si utilizza quindi il connettore SATA o PCI. Il primo però è il più diffuso ed esistono diverse tipologie che andiamo ad approfondire di seguito.
I connettori SATA 3 sono i migliori in commercio, i più aggiornati e veloci, forniti anche di retro-compatibilità per funzionare su PC che supportano fino al SATA 2. Una funzionalità che però dimezza la velocità dei SATA 3 che si attesta sui 6 Gbit/s teorici. Attualmente, quasi tutti i computer in commercio supportano gli SSD SATA 3 ed è proprio per questo motivo che conviene puntare su questo tipo di connettore. Su alcuni ultrabook e mini-PC il corrispondente del SATA 3 o 2 è il mini-SATA o mSATA compatibile anche con i velocissimi SATA Express.
Tuttavia, se cercate un prodotto che velocizzi esponenzialmente la velocità del vostro sistema, potete puntare sulla tecnologia SATA Express, che fonde la tecnologia SATA con quella dell'interfaccia PCI, che consente di ottenere una velocità variabile dai 10 Gbit/s ai 16 Gbit/s. E se questa ancora non vi dovesse bastare sono arrivati anche i nuovi connettori M.2 (utilizzati maggiormente sugli ultrabook), che funzionano sia sugli SSD SATA Express, portandoli ad una velocità di 16 Gbit/s, che su quelli PCI-Express, arrivando ad una velocità di ben 32 Gbit/s. Il tutto in via teorica, poiché bisogna possedere componenti capaci di supportare tale velocità.
Infine, arriviamo finalmente agli SSD che supportano il protocollo NVMe (Non-Volatile Memory express), molto più utilizzato rispetto all'altro disponibile AHCI. Quasi tutti gli SSD PCIe sono anche NVMe, e questa tecnologia aumenta le prestazioni del disco e diminuisce le latenze per rispondere alle moderne tecnologie di connessione diffuse in tutti i PC.
Quali caratteristiche influiscono sulle prestazioni?
Le prestazioni di un SSD sono strettamente legate a due caratteristiche fondamentali: la velocità sequenziale e le operazioni di input e output per secondo (IOPS). La velocità sequenziale, misurata in MB/s (Megabyte per secondo) o GB/s (Gigabyte per secondo), indica la rapidità con cui i file vengono scritti e letti sul disco in maniera sequenziale. Questo dato è particolarmente importante quando si lavora con file di grandi dimensioni o si eseguono operazioni come il trasferimento di file voluminosi.
D'altro canto, le IOPS rappresentano la velocità di scrittura e lettura dei file in modo casuale e indicano quante operazioni al secondo il disco è in grado di gestire. Questo parametro è cruciale per le operazioni quotidiane, come l'avvio del sistema operativo, l'esecuzione di applicazioni o giochi, o l'accesso a piccoli file sparsi sul disco.
Nella scelta di un SSD, tuttavia, è altrettanto importante considerare la durata massima del disco, espressa in milioni di ore, e la garanzia offerta dal produttore. La durata di un SSD può essere influenzata da diversi fattori, tra cui il tipo di celle NAND utilizzate (SLC, MLC, TLC, QLC), la qualità dei componenti, l'efficienza dell'algoritmo di gestione dell'usura e il carico di lavoro a cui il drive è sottoposto.
La garanzia del produttore, invece, è un indicatore della fiducia del produttore nella longevità e nella affidabilità del suo prodotto. In genere, la garanzia per gli SSD si colloca tra un minimo di 3 e un massimo di 5 anni. Tuttavia, per gli SSD di fascia alta, la garanzia può estendersi fino a 10 anni, offrendo agli utenti un ulteriore livello di sicurezza.
Infine, è importante notare che, nonostante queste specifiche tecniche possano fornire una buona indicazione delle prestazioni di un SSD, l'esperienza d'uso effettiva può variare in base a una serie di fattori, tra cui l'hardware del sistema, il sistema operativo e il tipo di carico di lavoro. Pertanto, è sempre una buona idea considerare recensioni e test indipendenti quando si sceglie un SSD.
Che tagli di memoria è meglio prendere in considerazione?
Nella scelta di un SSD NVMe non esiste un "taglio" di memoria univoco che si può definire come la migliore. Tuttavia, ci sono alcuni suggerimenti che possono guidarvi nell'orientamento verso la decisione finale. Infatti, la capacità di archiviazione non determina solo lo spazio disponibile per i vostri file, ma influisce anche sul prezzo del SSD. Per cercare di risparmiare, potreste considerare un SSD da 250 GB, specialmente se intendete utilizzarlo come disco di lavoro, delegando ad un secondo hard disk (HDD) il compito di immagazzinare dati e/o videogiochi.
Una configurazione efficace potrebbe prevedere un computer con sistema operativo e programmi installati su un SSD da 500 GB, mentre foto, video e altri file vengono archiviati su un HDD da 1 TB. Questa soluzione garantisce il vantaggio della rapidità di avvio e risposta delle applicazioni offerta dall'SSD, senza rinunciare alla capacità di archiviazione di un HDD, solitamente più economica.
Tuttavia, a seconda delle vostre specifiche esigenze, potreste avere bisogno di più spazio sull'SSD. Se utilizzate molti programmi, un SSD da 1 TB potrebbe essere la scelta più appropriata. Se state configurando un PC da gaming e desiderate beneficiare delle alte velocità offerte dall'SSD anche per i vostri giochi, potreste addirittura considerare un SSD di dimensioni superiori, come un modello da 2 TB. Ricordate, comunque, che la scelta deve basarsi sulle vostre specifiche necessità e sul bilanciamento tra performance, capacità di archiviazione e budget a disposizione.
Gli SSD M.2 NVMe necessitano di raffreddamento aggiuntivo?
La questione del raffreddamento degli SSD M.2 NVMe è diventata rilevante con l'aumento delle prestazioni e delle velocità di trasferimento dati offerte da questi dispositivi. Data la loro capacità di operare a velocità significativamente superiori rispetto agli SSD tradizionali, gli SSD M.2 NVMe tendono a generare più calore. Questo calore, se non gestito adeguatamente, può portare a ciò che è conosciuto come "thermal throttling", ovvero la riduzione delle prestazioni del dispositivo per evitare il surriscaldamento.
La necessità di raffreddamento aggiuntivo dipende da vari fattori, inclusi il design del case, il flusso d'aria all'interno del sistema, l'intensità d'uso dell'SSD e le specifiche tecniche del dispositivo stesso. In molti casi, i sistemi desktop moderni sono progettati per fornire un flusso d'aria adeguato attorno allo slot M.2, mitigando in parte il problema del surriscaldamento. Tuttavia, in configurazioni ad alta densità o in casi di utilizzo intensivo, come il trasferimento di grandi volumi di dati o applicazioni che richiedono un'elevata lettura/scrittura continua, l'aggiunta di soluzioni di raffreddamento può diventare necessaria.
Soluzioni di raffreddamento dedicate per SSD M.2 NVMe includono dissipatori di calore, pad termici e, in alcuni casi, sistemi di raffreddamento ad acqua specificamente progettati per questi dispositivi. I dissipatori di calore sono tra le soluzioni più comuni e facili da installare, offrendo una superficie più ampia per la dissipazione del calore. Sono spesso realizzati in materiali altamente conduttivi come l'alluminio e possono essere dotati di alette o ventilatori aggiuntivi per migliorare ulteriormente il flusso d'aria.
È importante notare che non tutti gli SSD M.2 NVMe richiedono raffreddamento aggiuntivo. Molti modelli sono progettati per gestire efficacemente il calore generato durante l'operazione normale. Prima di investire in soluzioni di raffreddamento, dovreste consultare le specifiche tecniche del loro dispositivo e monitorare le temperature durante l'uso per determinare se il raffreddamento aggiuntivo è necessario. Inoltre, la scelta della soluzione di raffreddamento dovrebbe tenere conto dello spazio disponibile nel case e della compatibilità con il resto dell'hardware.
1. Corsair Force Series MP600 500GB
PCIe 4.0 con dissipatore
Corsair, marchio fidato nel settore delle memorie, offre l'SSD NVMe Gen4 con velocità di 4950 MB/s in lettura e 4250 MB/s in scrittura.
2. Kingston FURY Renegade
Ottima per il gaming
L'SSD Kingston Fury Renegade è un'opzione NVMe economica, ma molto prestante, ideale per il gaming su PC e PS5.
3. Sabrent Rocket 500 GB
Economico con PCIe 4.0
L'SSD NVMe Sabrent Rocket 500GB, con interfaccia PCIe Gen 4 x4, offre velocità di lettura e scrittura fino a 5.200 e 2.500 MB/s rispettivamente.
4. Samsung 980 1TB
Affidabilità garantita
Il Samsung 980 è un SSD NVMe PCIe 3.0 x4 che offre velocità fino a 3.500/3.000 MB/s in lettura/scrittura, controllo termico avanzato e una cache SLC dinamica.
5. Crucial P3 1TB
Solido e robusto
L'SSD NVMe Crucial P3 1 TB, ideale per videogiocatori, professionisti e designer entry-level, offre elevate velocità di 3.500 MB/s in lettura e 3.000 MB/s in scrittura.
6. WD Blue SN580 1 TB
Ottimo rapporto qualità/prezzo
Il WD Blue SN580 da 1 TB è il miglior SSD economico con un eccellente rapporto qualità/prezzo, offrendo prestazioni solide e una capacità generosa.