Nvidia non teme le GPU a 7 nanometri

Il CEO di Nvidia è abbastanza fiducioso sul futuro e non sembra preoccuparsi molto per l'arrivo delle GPU a 7 nanometri di AMD.

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a cura di Manolo De Agostini

A margine dei risultati finanziari
, il CEO di Nvidia Jen Hsun-Huang ha parlato a ruota libera di alcuni temi, e tra quelli toccati, anche il raffronto tra le attuali GPU Turing prodotte a 12 nanometri e le soluzioni a 7 nanometri della rivale AMD, come Vega 20 (Radeon VII) ma anche le future proposte Navi.

Indiscrezioni di gennaio vorrebbero Nvidia tra i primi clienti di Samsung - già dal prossimo anno - per quanto riguarda il processo produttivo a 7 nanometri EUV, ma non ci sono conferme o altre indiscrezioni in merito. La partnership con TSMC sembra tuttavia solida, ma allo stesso tempo Nvidia richiede qualcosa di “esclusivo” ai propri partner produttivi.

“In termini di processi produttivi tendiamo a progettare il nostro processo unico con TSMC. Acquistare un processo già pronto è certamente qualcosa che possiamo fare, ma vogliamo fare molto di più”, ha affermato Huang. Ed è probabilmente il lavoro congiunto fatto per ottimizzare i 12 nanometri che lascia Nvidia piuttosto tranquilla per i prossimi mesi e sulla strategia da seguire per il futuro.

Se prendete la nostra architettura Turing e la confrontate con una GPU a 7 nanometri sull’efficienza energetica, è incomparabile. Infatti la prima GPU a 7 nanometri al mondo già esiste, ed è facile prenderla e confrontarne prestazioni ed efficienza energetica contro una delle nostre GPU attuali”.

“Il vero focus per il nostro team ingegneristico è creare un processo che abbia senso per noi e un’architettura che sia efficiente dal punto di vista energetico”. Insomma, difficilmente vedremo quest’anno una GPU Nvidia “sotto i 12 nanometri”, almeno in ambito consumer. Le indiscrezioni dei giorni scorsi indicano l’arrivo di soluzioni RTX rinnovate con memoria più veloce e magari qualche cambiamento a livello di CUDA core, ma non un die-shrink.

Parlando invece dei risultati finanziari, Huang ha spiegato che il calo del fatturato legato alla minore vendita di GPU non ha nulla a che fare con Turing, anzi. Secondo il CEO il lancio della nuova architettura con le schede RTX serie 20 e GTX serie 16 è stato addirittura migliore della precedente generazione Pascal. Il calo è tutto legato al venir meno del mercato delle criptovalute.

“L’andamento nel Q4 e nel Q1 è attribuibile alla fornitura eccessiva nel canale come risultato delle criptovalute, e non ha niente a che fare con Turing. L’architettura ha avuto una partenza migliore di quella di Pascal e continua a tenere un ritmo più veloce della precedente architettura. La pausa nel gaming è ora dietro di noi e siamo in una traiettoria di crescita”.

Huang è inoltre molto fiducioso per il futuro della tecnologia ray tracing, che Nvidia ha introdotto per prima e che vedremo sicuramente a bordo della prossima Playstation di Sony. Secondo Huang l’adozione da parte di Sony è la prova che “il ray tracing rappresenta la prossima generazione e sarà adottato ovunque. Penso che la posizione di leadership che abbiamo preso si sia tramutata in un movimento che ha trasformato il gaming in ray tracing di prossima generazione in uno standard. Quasi ogni singola piattaforma di gioco avrà il ray tracing e alcune di queste sono già state annunciate”.

Nvidia ha anche incolpato la poca disponibilità di CPU Intel per la carenza di nuovi portatili con GPU Turing, ma è confidente che i problemi di domanda dalla Cina siano stati superati. “Ci sono tutti segnali positivi dalla Cina. Ci sono 300 milioni di giocatori PC in Cina e quel numero crescerà. Ci aspettiamo che il numero totale di giocatori nel mondo continuerà a crescere da poco più di 1 miliardo a un numero via via superiore. Perciò il quadro ci sembra buono”.