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a cura di Manolo De Agostini

AMD
ha confermato nei giorni scorsi che la nuova generazione di microprocessori Ryzen Threadripper
arriverà a novembre. Non è ancora chiara l’offerta, ma di sicuro c’è un modello con 24 core e 48 thread. Nelle scorse settimane, inoltre, sono circolate informazioni sull’arrivo di tre nuove piattaforme HEDT insieme alle nuove CPU, basate su chipset chiamati TRX40, TRX80 e WRX80.

Dal lancio della prima generazione di Ryzen, AMD è riuscita - grossomodo - a garantire che le nuove serie di CPU fossero compatibili con le piattaforme precedenti, previo aggiornamento del BIOS. L’avvento dei Ryzen 3000 ha fatto emergere qualche difficoltà in più sotto questo profilo, impedendo ad AMD di mantenere la promessa di un supporto totale al socket AM4 fino al 2020.

Viene quindi spontaneo chiedersi: cosa succederà con i nuovi Threadripper 3000? AMD non ha mai promesso una determinata longevità o compatibilità del socket TR4 con le future famiglie di prodotti.

Secondo lo sviluppatore di DRAM Calculator for Ryzen e overclocker 1usmus, le nuove CPU non saranno compatibili con le piattaforme X399 esistenti. Insomma, chi acquisterà un Threadripper 3000 si ritroverà costretto a comprare anche una nuova motherboard.

In alcuni interventi nel forum di Overclock.net, il ben informato Yuri “1usmus” Bubily, è stato molto chiaro in merito. “Sfortunatamente non ci sono buone notizie, AMD ha cambiato idea sul rendere compatibile X399 con la nuova generazione. Per questa ragione la piattaforma HEDT è scomparsa da tutti i calendari (il post è precedente alle ultime comunicazioni di AMD, ndr) e il rilascio dei processori è stato forzatamente rimandato”.

1usmus parla di un rinnovato controller di memoria, un intervento sui pin di alimentazione e il supporto allo standard PCIe 4.0 come la causa dell'incompatibilità tra le nuove CPU e le schede madre precedenti. "TRX40 e TRX80 sono una nuova generazione e una nuova architettura. Nulla a che fare con la precedente generazione. Al momento tutte le informazioni sono classificate e non vi ho accesso”.

Incalzato dagli utenti, 1usmus ha aggiunto che l’annuncio delle nuove piattaforme sarebbe previsto per il 7 novembre (l'ha scritto prima delle ultime comunicazioni di AMD) e che fino a una quindicina di giorni fa non aveva visto il microcode dei nuovi processori per la piattaforma X399. “Per X470 i primi microcode li ho avuti a marzo, ad esempio. Il socket ha inoltre una revisione differente”.

Rimaniamo in attesa di ulteriori informazioni. Per quanto riguarda i Threadripper 3000, finora il design ha rispecchiato quello delle CPU EPYC, quindi è possibile che la gamma si spinga oltre i 32 core del 2990WX arrivando fino a 64 core. C’è chi però ritiene che AMD si fermerà a 48 core, in modo da creare una maggiore segmentazione dell’offerta.

Per quanto riguarda i nuovi chipset e i loro nomi, le prime due lettere di TRX40 e TRX80 starebbero ad indicare “Threadripper”, mentre la “W” nel chipset WRX80 potrebbe richiamare il termine “workstation”. AMD potrebbe quindi indirizzare nuovamente i processori Threadripper in due fasce di mercato diverse, come fatto con la serie 2000. I chipset TRX40 e TRX80 potrebbero soddisfare le esigenze del mercato consumer (lasciateci passare il termine), mentre il WRX80 quelle del segmento enterprise.

Per la componente numerica dei nomi, la teoria è che i numeri indichino i canali di memoria, ritrovandoci così con 4 canali di memoria su TRX40 e 8 sul TRX80. Nel caso del WRX80, le differenze con il TRX80 potrebbero ricollegarsi a un maggior numero di linee PCIe 4.0 o nel supporto per la memoria ECC (error-correcting code). Al momento però non ci sono dettagli certi, quindi rimanete sintonizzati per eventuali sviluppi.

Con la gamma Ryzen 3000 che arriverà presto a 16 core, AMD deve riposizionare l'offerta Threadripper. Ryzen 9 3900X, con i suoi 12 core, rappresenta un modello decisamente interessante per chi oltre al gaming fa anche produttività e rendering.