Windows 7 è davvero morto? Non per tutti, c'è un manipolo di irriducibili

Windows 7 non riceverà più aggiornamenti e patch di sicurezza, ma ciononostante c'è un gruppo di appassionati che continuerà a usarlo per i propri scopi: gli overclocker.

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a cura di Manolo De Agostini

Il supporto esteso a Windows 7 è terminato nei giorni scorsi e mentre Microsoft sta dicendo a tutti di passare a Windows 10 per continuare a godere degli update di sicurezza (come quello suggerito dall’NSA), c’è un gruppo di persone che è deciso a fare le cosiddette “orecchie da mercante”: gli overclocker professionisti.

Gli overclocker, per chi fosse lontano dal loro mondo, sono gli smanettoni più smanettoni che ci siano in campo hardware, sono quelli che mettono alla prova le capacità dei chip - CPU, GPU e potenzialmente qualsiasi cosa - aumentandone le frequenze a livelli non garantiti di fabbrica. Gli overclocker si “sfidano” tra di loro usando raffreddamenti di ogni tipo, arrivando agli esotici “azoto liquido” ed “elio liquido”, e andando a misurare le prestazioni dei chip overcloccati con i benchmark, come ad esempio 3DMark, SuperPI e non solo.

Agli appassionati delle alte frequenze non interessa che Microsoft non distribuisca più patch e aggiornamenti di sicurezza per il sistema operativo che ha debutto nel 2009; Windows 7 rimarrà sulle loro piattaforme di prova grazie al minore impatto sull’hardware, aspetto che garantisce migliori risultati nei benchmark.

“Ci interessano di più le prestazioni che la sicurezza”, ha confessato l’overclocker professionista Joe Stepongzi, anche noto come Bearded Hardware, ai colleghi di Tom’s Hardware USA. “Si tratta di avere prestazioni al massimo livello. Windows 10 è piuttosto impattante rispetto a Windows 7, perciò vedo che Windows 7 è ancora usato per guadagnare alcuni punti in alcuni bench”.

Anche l’overclocker Allen “Splave” Golibersuch usa Windows 7 per competere perché richiede minori risorse. “È molto malleabile e la sua longevità ha portato molte persone a scovarne gli aspetti che lo aiutano a essere così veloce. Non c’è bloatware al suo interno come Cortana e altro. Nulla è più frustrante di quando si sta inseguendo un record mondiale con raffreddamento ad azoto liquido e Windows 10 inizia a fare un aggiornamento automatico, anche quando non c'è connessione a Internet!".

La percezione generale è che i benchmark più datati funzionino meglio sulla piattaforma per la quale sono stati originariamente progettati. Alcuni test come PCMark Vantage e PCMark 05 di fatti non girano correttamente con Windows 10. “Il primo richiede del debugging per funzionare e il secondo non va affatto”, ha sottolineato l’overclocker professionista Charles Fugger.

Allen “Splave” Golibersuch ha intenzione di mantenere Windows 7 per determinati benchmark e piattaforme. “L’attuale generazione AMD, ad esempio, non ha un supporto molto buono persino per Windows 8, per non parlare di Windows 7. Ryzen Master non si installa nemmeno. Per la piattaforma Intel X299 invece Windows 7 è senza dubbio la mia scelta”, ha dichiarato Splave.

Anche Stepongzi continuerà a sfruttare Windows 7, che ha definito "fantastico per le migliori prestazioni" sin dalla sua uscita, anche se prima o poi anche agli overclocker toccherà passare a Windows 10. Nel frattempo, c’è chi ancora usa Windows XP per test come wPrime, un test multithread per CPU x86 e SuperPi 32M, per saggiare velocità e stabilità.

"Un esempio è ... SuperPi XS, dove possiamo vedere una contrazione delle prestazioni su tutti i sistemi operativi, inclusi Windows 8 e Windows Vista", ha detto Fugger. "Windows XP è il miglior sistema operativo per SuperPi e gli overclocker faranno di tutto (ben oltre il normale) per installare Windows XP sull’hardware più recente".