Marte, il rover Perceverance effettua la sua prima trivellazione... ma non trova niente

Il rover Perseverance, dopo i primi sei mesi di permanenza su Marte, ha cercato di prelevare un campione di terreno, ma gli operatori non si sono accorti in tempo che la roccia si fosse completamente sgretolata, lasciandoli a mani vuote.

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a cura di Alessandro Crea

Dopo una permanenza di sei mesi sulla superficie di Marte, lo scorso 6 agosto il rover Perseverance della NASA ha finalmente tentato di perforare la superficie del pianeta per prendere il suo primo campione. Tutto sembrava essere andato bene, ma quando gli operatori del rover hanno controllato la provetta del campione dopo che era stata sigillata e conservata all'interno del rover, hanno scoperto che... era vuota.

"È andata molto bene, a parte il fatto che la roccia si è comportata in un modo che non ci ha permesso di ottenere alcun campione", ha scherzato sull'argomento Jennifer Trosper, project manager di Perseverance presso il Jet Propulsion Laboratory della NASA. Dopo aver esaminato i dati, la ricostruzione degli operatori della missione è che la roccia si sia polverizzata in seguito alla trivellazione stessa per prelevarla, sfuggendo così dalla provetta.

"Abbiamo bisogno di un tipo di roccia più cooperativo", ha aggiunto ancora la Trosper. "Questo era friabile - potrebbe aver avuto una superficie dura, ma una volta entrati lì tutti i grani si sono staccati". Questo non è accaduto durante i test del sistema di campionamento sulla Terra, né è stato un problema con gli altri rover su Marte. Tuttavia, a parziale consolazione, la provetta contiene aria marziana, un campione che era stato comunque richiesto dai ricercatori. "Non stavamo cercando di raccogliere il campione atmosferico, ma almeno non abbiamo sprecato una provetta", ha detto Trosper. Perseverance ha 43 provette campione, quindi ci sono ancora molte opportunità per raccogliere rocce di Marte.

Per maggior sicurezza comunque, durante il prossimo tentativo previsto proprio in questi giorni, il team prevede di utilizzare gli strumenti scientifici a bordo del rover per confermare che sia davvero stato prelevato un campione prima di sigillare la provetta e riporla all'interno del rover.