Facebook, bannata una campagna tanto onesta quanto terrificante di Signal

Signal ha voluto colpire duramente l'azienda social americana Facebook proprietaria anche delle piattaforme Instagram e WhatsApp.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

Facebook avrebbe bloccato il profilo pubblicitario di Signal dalla propria piattaforma, stando a quanto dichiarato da quest'ultima, dopo un tentativo da parte dell'app di messaggistica di sfruttare la raccolta dati e la sempre più precisa targetizzazione degli utenti da parte colosso social americano con una campagna tanto onesta quanto terrificante.

Signal, app social il cui punto di forza è il rispetto della privacy degli utenti, ha voluto colpire duramente l'azienda social americana Facebook proprietaria anche delle piattaforme Instagram e WhatsApp. In un post sul proprio blog titolato "Le pubblicità di Instagram che Facebook non ti mostra" scrive:

"Facebook è più che disposto a vendere la visibilità nella vita delle persone, a meno che non sia per dire alla gente come vengono usati i loro dati. Essere trasparenti su come gli annunci utilizzano i dati delle persone è apparentemente sufficiente per essere bannati; nel mondo di Facebook, l'unico uso accettabile è quello di nascondere ciò che stai facendo al tuo pubblico".

Ma facciamo un passo indietro, cos'ha causato questa diatriba in primo luogo? Signal avrebbe provato ad utilizzare la piattaforma pubblicitaria di Facebook per organizzare una terrificante campagna su Instagram in grado di mostrare agli utenti quanto l'azienda americana conosca di loro e quanto precisa possa essere la loro profilazione.

Come si può vedere negli esempi qui sotto, gli annunci mostrerebbero alcuni dati personali dello spettatore utilizzati dalla piattaforma pubblicitaria di Facebook. Non sorprende che Facebook non fosse d'accordo con l'idea e abbia di conseguenza disabilitato l'account pubblicitario di Signal.

Uno degli esempi recita: "Stai vedendo questa pubblicità perché sei un'insegnante, ma cosa più importante se del segno del Leone (e single). Questa pubblicità ha utilizzato la tua posizione per capire che sei a Mosca. Ti piace supportare la sketch comedy e questa pubblicità pensa tu sia un trascinatore".

Una dichiarazione rilasciata da Facebook a The Information, tuttavia, sembrerebbe esporre una diversa versione della storia: "Questa è una trovata di Signal, che non ha mai nemmeno provato a pubblicare questi annunci - e non abbiamo chiuso il loro account pubblicitario per aver provato a farlo. Se Signal avesse cercato di eseguire gli annunci, un paio di essi sarebbero stati rifiutati perché le nostre politiche pubblicitarie vietano gli annunci che indicano agli utenti di avere una specifica condizione medica o un orientamento sessuale, come Signal dovrebbe sapere".

Per quanto ormai non sia un segreto che Facebook possiede una quantità davvero importante di informazioni riguardo i propri utenti, la situazione non è del tutto chiara. Signal è stata davvero bloccata dal gigante del web per aver cercato di "esporre la verità" oppure si tratta sul serio di una trovata pubblicitaria?

Quello che è indubbio è che nel caso qualcuno volesse davvero raggiungere quel livello granulare di targetizzazione dei propri annunci può tranquillamente farlo sul circuito pubblicitario di Facebook e non tutti gli utenti ne sono ancora a conoscenza.

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