La funzione di sintesi vocale rileva automaticamente la lingua utilizzata dallo smartphone per determinare in quali luoghi potrebbe essere necessaria una traduzione. Ad esempio, se la lingua impostata sul dispositivo è l’italiano e stiamo ricercando un luogo di interesse a Tokyo, accanto alle classiche informazioni che di solito vediamo apparire su Google Maps, ci sarà una nuova icona a forma di altoparlante. Basterà cliccare su questa icona per ottenere una traduzione in tempo reale con la relativa pronuncia.
In questo modo, sarà più facile chiedere informazioni ai passanti per i luoghi da raggiungere. Ma non solo. Ci sarà anche un collegamento rapido per Google Translate se si desidera magari continuare la conversazione. Come ben sappiamo, i traduttori automatici peccano un po’ in accuratezza ma sono comunque perfetti per farsi capire quando non si conosce la lingua del posto.
La nuova funzionalità verrà lanciata questo mese sui dispositivi Android e iOS con supporto per 50 lingue. Google assicura che ci sono altre lingue in arrivo. Questa è sola una delle tante novità che Big-G sta introducendo su Google Maps. Di recente, per esempio, è stata annunciata l’integrazione con bici e auto in sharing o – ancora – la possibilità per le guide locali di suggerire in quale ristorante mangiare.
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