Honor MagicBook 14 recensione: il MateBook D ha un nuovo rivale

Recensione Honor MagicBook 14, notebook basato sul processore AMD Ryzen 5 3500U. Arriva in Italia a 599,90 euro con 8 Gigabyte di RAM.

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a cura di Saverio Alloggio

599,90 euro per portarsi a casa Honor MagicBook 14. Un prezzo che lo candida, di diritto, come un best buy del mondo notebook. L'azienda cinese ha infatti realizzato un prodotto che ammicca a un pubblico estremamente ampio, dagli studenti ai professionisti che utilizzano il computer per attività di scrittura e produttività attraverso il browser. Senza dimenticare tutti coloro che cercano una macchina soprattutto per la parte multimediale (Netflix, Prime Video ecc...), senza voler spendere cifre da capogiro. Insomma, un po' come avviene ormai spesso in ambito smartphone, è il classico prodotto ideale per buona parte degli utenti.

Il suo principale rivale è il MateBook D 2020 di Huawei, che costa di più ma ha dalla sua un brand che, specie in ambito computer, ha certamente un appeal maggiore rispetto a Honor. MagicBook 14 rappresenta comunque un primo passo importante in questo settore per l'azienda cinese, che dimostra come sia possibile realizzare una macchina valida al primo colpo. Staremo a vedere quella che sarà la risposta da parte del mercato, nel frattempo addentriamoci nella nostra recensione.

Leggero è bello

1,38 Kg di peso, 15,9 mm di spessore nel punto più alto, senza rinunciare a due porte USB-A (una 2.0 e una 3.0), una porta USB-C 3.1 (utilizzata per la ricarica), un'uscita HDMI e al jack audio da 3.5 mm. Grande trasportabilità dunque, unita a una connettività che consente di utilizzare a 360° il notebook senza aver bisogno di adattatori vari (peccato solo per l'assenza di un lettore SD, perdonabile comunque su una macchina del genere). Riesce a essere inserito in praticamente qualsiasi zaino o borsa, anche perché le dimensioni complessive sono riconducibili a quelle di un 13 pollici.

Questo è stato possibile soprattutto grazie alla riduzione delle cornici attorno allo schermo da 14 pollici, estremamente risicate su tre lati. La scocca inoltre è realizzata totalmente in metallo, un dettaglio non così scontato in questa fascia di prezzo che, tra l'altro, restituisce una grande sensazione di solidità al prodotto. Il design complessivo è gradevole, non dei più originali, ma comunque pensato per strizzare l'occhio anche al pubblico più giovane. Da questo punto di vista, ho apprezzato molto la presenza delle finiture blu, che richiamano i colori degli smartphone Honor. Una sorta di continuità estetica insomma.

Ne consegue una estrema comodità di utilizzo, esaltata anche dalla presenza della cerniera che consente di inclinare lo schermo fino a 180 gradi. Questo, in abbinata all'ottima tastiera retroilluminata, mi ha consentito di scrivere sin da subito con il MagicBook 14 con una percentuale di errore estremamente bassa. I pulsanti hanno una corsa non eccessivamente corta, praticamente identica a quella dei notebook Huawei, e sono uno dei punti di forza di questo computer: chi, per lavoro o per studio, è abituato a digitare tanto, troverà in questa macchina un grande alleato. Senza infamia e senza lode il trackpad, che funziona bene ma è lontano dalle eccellenze, ad esempio, dei Surface di Microsoft.

Nel pulsante di accensione è stato incastonato il lettore per le impronte digitali, che lavora in abbinata al sistema Windows Hello e consente l'accesso al computer in maniera sempre veloce e precisa. Inoltre, la riduzione delle cornici attorno alla schermo, ha costretto Honor a spostare la webcam, nascondendola nella tastiera, sotto al tasto tra F6 e F7. È una soluzione già vista nei notebook Huawei, eccellente dal punto di vista della privacy, meno in relazione alla funzionalità: l'inquadratura dal basso durante le videochiamate può essere scomoda.

Prestazioni in linea con il target

AMD Ryzen 5 3500U, 8 Gigabyte di RAM, scheda grafica AMD Radeon Vega 8, 256 Gigabyte di storage interno su standard SSD NVMe PCIe (disco allo stato solido prodotto da Samsung, 1.700 MB/s in lettura, 1.400 MB/s in scrittura). Non un mostro di potenza, bensì un notebook ottimizzato ad hoc per gli utilizzi per il quale è stato pensato. Non ho riscontrato problemi nella navigazione web, nell'utilizzo della suite Office, nella fruizione di contenuti multimediali. In questi ambiti, tutti gira in maniera adeguata.

Discorso differente per quanto riguarda utilizzi più spinti. MagicBook 14 non è certamente il dispositivo ideale per montare un video in 4K, per effettuare editing fotografico avanzato o per giocare. Nel caso in cui foste interessati a questi ambiti, dovrete certamente guardare altrove. Anche perché Honor ha implementato il Ryzen 5 3500U in maniera da farlo assestare attorno ai 2 GHz, con temperature che difficilmente superano i 65 gradi. Insomma, il classico notebook che offre ottime performance per una produttività basilare.

  • Schermo: IPS LCD 14 pollici 1920 x 1080 pixel
  • Processore: AMD Ryzen 5 3500U, quad-core 2 GHz
  • Scheda grafica: AMD Radeon Vega 8
  • RAM: 8 GB DDR4
  • Storage: 256 GBSSD NVMe PCIe Samsung
  • Connettività: Wi-Fi ac dual band, Bluetooth 5.0
  • Ingressi: 2 USB-A (1 x 2.0, 1 x 3.0),1 HDMI, 1 USB 3.1 Type-C, 1 jack 3.5 mm
  • Batteria: 56 Wh
  • Dimensioni: 32,2 x 21,4 x 1,59 cm
  • Peso: 1,38 Kg

Tirata d’orecchie a Honor per quanto riguarda il partizionamento dell’SSD da 256 Gigabyte, davvero poco sensato. Da una parte infatti c’è la partizione C: da 60 Gigabyte, nella quale installare tutti i programmi e che, naturalmente, si esaurisce rapidamente. Dall’altra parte c’è invece una partizione D: con tutti il resto dello spazio. Personalmente, la prima operazione effettuata è stata proprio quella di ri-partizionare l’SSD, cosa che comunque non è alla portata di tutti.

Luci e ombre per quanto riguarda lo schermo. Si tratta di un pannello LCD da 14 pollici con risoluzione di 1.920 x 1.080 e rapporto di forma in 16:9. Quest'ultimo aspetto risulta funzionale per la fruizione dei contenuti multimediali, meno per la produttività con Windows che, com'è ormai noto, predilige i display in 3:2. Al di là comunque di questo dettaglio, la resa cromatica appare poco accurata, mentre di contro il rivestimento opaco elimina il problema dei riflessi e questo agevola l'utilizzo all'aperto, complice anche una buona luminosità.

Come sempre, è una questione di utilizzi. L'accuratezza cromatica è importante per chi effettua editing fotografico e montaggio video a certi livelli, ambiti per cui il MagicBook 14 non è il computer da acquistare. In generale è un display soddisfacente nell'utilizzo quotidiano medio, fermo restando come ci siamo notebook in grado di offrire di meglio da questo punto di vista (vedi i Surface Pro, spesso in offerta attorno ai 650 euro).

Buona la parte audio, con gli speaker stereo posizionati sulla parte bassa, che sfruttano dunque la superficie su cui viene poggiato il notebook per amplificare il volume. Quest'ultimo è di ottimo livello così come la qualità complessiva, per quanto manchino un po' le tonalità basse. Buone notizie dall'autonomia, grazie alla presenza di una batteria da 56 Wh. Con un utilizzo legato alla produttività quotidiana sul web, ci si attesta attorno a 8 ore piene di utilizzo, con un decremento della carica di circa il 12% all'ora. Con la fruizione di contenuti multimediali (attraverso. Netflix o Prime Video, ad esempio), si possono raggiungere anche le 9 ore.

Ovviamente, con utilizzo più spinti come il rendering video (abbiamo utilizzato Premier Pro), l'autonomia segna ben altri risultati, attestandosi attorno a 1,5 ore. Interessante comunque la possibilità di ricaricare rapidamente la batteria attraverso il caricatore da 65W fornito in dotazione, poco più grande di quello di uno smartphone. Sfruttando questo accessorio, è possibile passare dallo 0% al 50% di carica in appena 30 minuti. Davvero molto comodo.

Honor ha infine integrato tutta una serie di funzionalità smart a livello software, mutuate dall’esperienza in ambito smartphone. Ad esempio, grazie alla funzionalità denominata Share One Hop, è possibile effettuare il mirroring del display del proprio smartphone direttamente sullo schermo del MagicBook 14, davvero molto comodo.

L’azienda cinese ha inoltre mutuato la funzionalità AirDrop di Apple. In questo caso si chiama Honor Share e, attraverso il Wi-Fi Direct, consente di passare in maniera istantanea fotografie e documenti dallo smartphone al notebook, semplicemente poggiando il telefono sull’apposito sticker presente sulla scocca del MagicBook 14. Anche questa funzionalità è ben realizzata e risulta estremamente comoda in ambito produttivo.

Conclusioni: chi dovrebbe acquistarlo?

Produttività attraverso la scrittura, navigazione web, gestione e-mail, fruzione di contenuti multimediali e utilizzo della suite Office sono certamente gli ambiti chiave per l'utilizzo del MagicBook 14. Studenti e professionisti che si rivedono in questi usi sono certamente gli acquirenti ideali del nuovo notebook di casa Honor. L'azienda cinese è riuscita a realizzare una macchina caratterizzata da un ottimo rapporto qualità/prezzo, sfidando direttamente il MateBook D 2020 di Huawei.

599,90 euro è un prezzo sicuramente adeguato, che tra l'altro subirà facilmente un calo nei prossimi mesi. Insomma, siamo di fronte a un best buy che, dal mio punto di vista, potrebbe facilmente trasformarsi in un best seller.