Honor vuole tornare a collaborare con Google in tempi brevi

Honor vorrebbe stringere i tempi e dopo aver concluso diversi accordi con i principali player del settore tech, ha ora puntato tutta la sua attenzione verso il ripristino della partnership con Google per l'utilizzo dei servizi Google.

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a cura di Raffaele Casola

Non è ormai più una notizia il fatto che Honor sia diventata indipendente da Huawei nelle ultime settimane, una scelta fatta dal colosso di Shenzen per salvaguardare l'azienda e consentirgli di proseguire il suo percorso di crescita, bloccato dalle rigide norme imposte dal governo USA.

La proprietà è passata ad un consorzio di operatori cinesi, finalmente liberi dai vincoli dell'amministrazione Trump e con la voglia di tornare a lanciare, nel più breve tempo possibile, nuovi smartphone top di gamma, dotati dei servizi Google. Honor potrebbe finalmente tornare a competere con gli altri brand e ritagliarsi una bella fetta di mercato anche sul territorio europeo, magari proprio a discapito della stessa Huawei.

In un'intervista esclusiva rilasciata al South China Morning Post, il CEO di Honor George Zhao ha risposto ad una serie di domande riguardanti il futuro dell'azienda e tra queste non poteva mancare chiaramente quella relativa alla possibilità di vedere nuovamente tutte le app di Google sui suoi prossimi smartphone. Zhao non si è tirato indietro ed ha confermato che la società è in trattativa con Google, con l'obiettivo di riprendere molto presto a collaborare ed a lanciare assieme nuovi entusiasmanti prodotti.

Sono settimane molto intense e cruciali in casa Honor, giornate in cui è necessario ricostruire più rapporti possibili per garantire un futuro ricco di successi all'azienda e la dimostrazione arriva anche dagli ultimi accordi siglati con partner importantissimi e strategici come Qualcomm, Intel, MediaTek, AMD ed altre società operanti nel settore. Come detto, al momento, manca quella che possiamo definire la ciliegina sulla torta, ossia la possibilità di poter tornare a collaborare con l'azienda di Mountain View.

Se Honor dovesse infatti continuare a lanciare nuovi smartphone, come accaduto anche con l'ultimo V40, senza la presenza delle app e dei servizi di Google, difficilmente potrà lasciare un segno al di fuori dei confini asiatici, in particolare dalle nostre parti, dove il brand, prima del ban, stava acquisendo sempre maggiore notorietà e grande interesse da parte degli utenti.

Zhao ha voluto rispondere anche alla domanda relativa alle eventuali preoccupazioni dell'azienda legate all'impatto delle restrizioni commerciali comminate dagli Stati Uniti ad Honor, lo stesso ha dichiarato: “Non c'è motivo per cui possano essere imposte delle restrizioni ad una normale azienda dedita allo sviluppo di prodotti dedicati all'elettronica di consumo. Abbiamo sempre rispettato le regole aziendali imposte su scala globale, inclusi i pagamenti alle proprietà intellettuali e delle tasse imposte. All'interno della nostra scala gerarchica abbiamo predisposto un ufficio atto a controllare che tutti i dipendenti mettano in pratica i giusti comportamenti, conformi alle normative vigenti".

Al momento non abbiamo informazioni a riguardo di una possibile data in cui Honor e Google potrebbero decidere di tornare a collaborare, ne tantomeno possiamo chiarire la possibilità che se l'Honor V40 venga rilasciato anche in Europa possa beneficiare dei Google Play Services. Le prossime settimane saranno molto indicative a riguardo.

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