Huawei FreeBuds Lite recensione: esperienza true wireless a prezzo contenuto

Recensione FreeBuds Lite, auricolari true wireless di Huawei posizionati in Italia a 129 euro. Sono compatibili sia con Android che con iOS.

Avatar di Saverio Alloggio

a cura di Saverio Alloggio

Gli AirPods di Apple hanno letteralmente fatto scuola. Il mercato degli auricolari true wireless conta ormai decine di modelli, e i nuovi FreeBuds Lite di Huawei mirano proprio a fare concorrenza alle cuffie dell'azienda di Cupertino. La logica, come spesso accaduto con i dispositivi del gigante di Shenzen, è quella di puntare sul rapporto qualità/prezzo. Vengono infatti proposti, ufficialmente, a 129 euro, ma è già possibile acquistarli su Amazon a poco più di 60 euro. Una cifra, quest'ultima, oggettivamente contenuta rispetto a quanto offerto.

Dimenticatevi però l'integrazione software - con il relativo ecosistema - visto con gli AirPods. I FreeBuds Lite integrano tutta una serie di comodissime funzionalità, mancando però in quei piccoli dettagli che, alla lunga, possono fare la differenza. Come vedremo però, l'esperienza utente è decisamente convincente e potrebbero rappresentare gli auricolari ideali per entrare nel mondo "true wireless" senza spendere cifre da capogiro.

Costruzione e indossabilità

A prima vista, il richiamo agli AirPods da un punto di vista estetico è netto. I FreeBuds Lite si presentano infatti con la classifica forma allungata, totalmente neri e con una buona qualità costruttiva. In mano appaiono infatti decisamente solidi, nonostante siano realizzati in plastica. Godono della certificazione IPX4, il che consente di utilizzarli tranquillamente sotto la pioggia o durante l'attività sportiva, essendo resistenti anche al sudore.

C'è però una differenza importante rispetto alla controparte Apple. A differenza degli AirPods infatti, si tratta di auricolari in-ear, con tutto ciò che questo comporta in termini di comodità nell'indossarli. Per quanto mi riguarda, rimangono decisamente più saldi al mio orecchio rispetto a quanto avviene con quelli dell'azienda di Cupertino, come del resto vi ho raccontato nella recensione di qualche settimana fa. Qui siamo però su un piano soggettivo, e molto dipende dalla conformazione del padiglione auricolare di ciascuno.

Sono comodissimi da trasportare. La custodia (che consente anche di ricaricarli in mobilità) ha dimensioni davvero ridotte, entra in qualsiasi tasca e quasi ci si dimentica di averla con sé. Da questo punto di vista Huawei ha evidentemente compreso come la portabilità sia un aspetto chiave per degli auricolari true wireless, con alcuni concorrenti che invece realizzano case spesso ingombranti, perdendo di vista il focus di questo genere di dispositivi.

La custodia presenta inoltre, sulla parte frontale, un piccolo LED che indica lo stato di carica. Sul retro c'è un pulsante fisico che può essere utilizzato per il pairing o per resettare gli auricolari. Vengono comunque venduti anche nella colorazione Ceramic White, una variante cromatica probabilmente più discreta. Peccato per la scelta di affidare la ricarica alla porta micro-USB anziché USB-C.

Funzionalità e qualità audio

Il sistema di controllo messo a punto da Huawei è davvero convincente, assolutamente paragonabile a quello degli AirPods: con un doppio tocco sull'auricolare destro, si avvia o si interrompe la riproduzione; con un doppio tocco sull'auricolare sinistro si avvia invece l'assistente vocale. Tutto funziona sempre in maniera immediata senza alcuna incertezza, e questo è un aspetto decisamente importante per un dispositivo che può essere indossato nelle situazioni più disparate.

C'è il sensore di prossimità, grazie al quale la musica viene messa in pausa nel momento in cui uno dei due auricolari viene rimosso dall'orecchio. Purtroppo però la riproduzione non riparte in automatico quando indossiamo nuovamente i FreeBuds Lite e il sistema di controllo non è personalizzabile. In più, un aspetto da non sottovalutare: Huawei ha integrato il Bluetooth 4.2 (e non il 5.0), e questo causa spesso dei ritardi tra audio e video quando, ad esempio, si guarda una serie TV o un video su YouTube. Insomma, non sono gli auricolari ideali da utilizzare in queste attività.

La qualità del suono non fa gridare al miracolo, è nella media. Mancano un po' le tonalità basse, mentre il volume è davvero molto elevato, tanto da ritrovarsi quasi sempre a impostarlo al 50%. Buona la stabilità della connessione (nettamente migliorata con l'ultimo aggiornamento software rilasciato da Huawei) così come la velocità del pairing. L'autonomia tocca le 3 ore con una singola carica, con la custodia fornita in dotazione che è in grado di ricaricare i FreeBuds Lite per altre tre volte in mobilità.

Infine, da segnalare un aspetto su cui l'azienda cinese dovrebbe intervenire. È infatti disponibile per Android l'applicazione dei FreeBuds Lite che, oltre a consentire il controllo della carica residua, può essere utilizzate anche per gli aggiornamenti software. Peccato però che questa app non sia disponibile per iOS, con gli utenti iPhone che dovranno dunque necessariamente passare dal computer per gli update.

Conclusioni: chi dovrebbe acquistarli?

I FreeBuds Lite possono essere considerati gli auricolari ideali per chi vuole entrare nel mondo true wireless senza spendere cifre da capogiro. Non offrono l'integrazione software degli AirPods, non godono della stessa qualità audio dei Galaxy Buds di Samsung. Di contro però, si riescono ad acquistare a prezzi decisamente più contenuti rispetto a questi due, visto che su Amazon sono già calati al di sotto dei 70 euro.

I 129 euro di listino sono oggettivamente un po' troppi rispetto a quanto offerto, ma al giusto prezzo questi FreeBuds Lite rappresentano una scelta assolutamente convincente.