Huawei FreeBuds Pro, i migliori auricolari ANC per tutti o quasi

Recensione delle cuffie True Wireless Huawei FreeBuds Pro, con cancellazione attiva del rumore e ottime qualità.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Huawei amplia la sua linea di prodotti audio con un nuovo paio di cuffie FreeBuds, un modello sempre TWS (True Wireless), con il meglio della tecnologia ANC oggi disponibile. Non  è difficile confrontare, a colpo d'occhio, le nuove FreeBuds Pro con le AirPods Pro, sia per caratteristiche che forma. La buona notizia è che come le AirPods Pro sono la scelta migliore per Apple, queste FreeBuds sono un'ottima scelta per chi ha Android, a patto di rispettare alcune regole. Le stiamo provando da un paio di settimane, scopriamo quindi se queste cuffie fanno al caso vostro.

Come sono fatte

Protette da un case con batteria integrata, molto solido, potete averle in tre colori: bianche (ceramic white), grigie (silver frost) e nere (carbon black). La custodia ha dimensioni ragionevoli, cioè non è né troppo grande né minuscola, potete infilarla in una tasca a portarla con voi senza particolari problemi.

Si ricarica tramite la porta USB-C posta sul fondo mentre nel bordo destro, quasi completamente invisibile, c’è un tasto per il reset / pairing delle cuffie nel caso vogliate abbinarle a un secondo o un nuovo dispositivo.

La chiusura è magnetica e, quando aperto, una molla mantiene il coperchio in verticale. La qualità di costruzione è molto buona, così come i materiali e le sensazioni che ne derivano.

Abbiamo rilevato delle problematiche nella rimozione degli auricolari dalla custodia, che non sono semplici da afferrare tra le dita ed estrarli. Huawei ci ha però rassicurato che i prodotti finali (quelli in prova erano prodotti pre-commerciali) sarebbero stati migliori sotto questo punto di vista, quindi non ce la sentiamo di annoverare questo comportamento tra i difetti.

La qualità costruttiva è soddisfacente. Non notiamo particolari mancanze, anche con un raffronto diretto con le AirPods Pro. Quest’ultime potrebbero sembrare fatte meglio per via della forma affusolata che limita le linee di giunzione della scocca, più visibili nelle FreeBuds Pro. Sensazioni estetiche a parte, abbiamo maltrattato le FreeBuds Pro per parecchi giorni senza notare problemi.

Un appunto sui colori a disposizione, dato che abbiamo avuto modo di provare anche il modello “silver frost”. Quest’ultimo ha un’aria più “economica” rispetto ai classici nero e bianco, probabilmente per via della finitura a specchio delle cuffie, che si contrappone alla superficie satinata della custodia. Pensiamo che Huawei abbia perso un’opportunità, se avesse fatto anche le cuffie della stessa finitura opaca della custodia sarebbero state le nostre preferite. Peccato.

I controlli

Le FreeBuds Pro sono dotate di un sensore in grado di capire quando le state indossando per mettere in pausa la riproduzione musicale quando le togliete dalle orecchie. Gli altri controlli sono inseriti sugli steli: una zona sensibile al tocco permette di regolare il volume effettuando uno swype verso l’alto o il basso, indifferentemente su uno dei due auricolari.

Un sensore di pressione, all’interno dello stelo, permette invece di inviare vari comandi in base alla quantità di pressioni o la lunghezza.

Per agire sulla modalità ANC (attiva, spenta o trasparenza) basterà mantenere la pressione per alcuni secondi su uno dei due auricolari. Con una o più pressioni è invece possibile rispondere e rifiutare chiamate, e gestire la riproduzione audio.

Tutti i comandi funzionano bene, ma per essere pignoli il sistema di regolazione del volume (lo swype verso l’alto o il basso) a volte porta a spostare l’auricolare dalla sua posizione ideale d’uso, mentre avremmo preferito aspettare meno per il passaggio tra le varie modalità ANC.

Qualità audio

Sono le migliori cuffie ANC sul mercato in termini di qualità audio ? No, ma se la cavano veramente molto bene. Le prestazioni audio sono simili a quelle delle FreeBuds 3, con una medio bassa più accentuata per via del design che, con le cuffiette in gomma, blocca il condotto uditivo. La risposta rimane abbastanza lineare da permettervi di gustare senza problemi tutte le tipologie di musica.

Non ci soffermiamo oltre sull’analisi audio qualitativa, come stiamo facendo ormai da qualche mese, in quanto i prodotti moderni hanno raggiunto livelli qualitativi molto soddisfacenti; ci limitiamo quindi a denunciare possibili situazioni problematiche. E di problemi con queste FreeBuds Pro non ce ne sono, come detto la qualità audio è buona e in grado di soddisfare le necessità di praticamente tutti gli utenti.

Quanto appena scritto si applica sia all’ascolto musicale sia alle chiamate telefoniche. La voce dei nostri interlocutori è buona e lo stesso si può dire per la nostra catturata dai microfoni. Non abbiamo mai raccolto lamentele da parte dei nostri interlocutori, che hanno definito la nostra voce sempre molto chiara.

AI Life, l’app necessaria

Per abbinare le FreeBuds Pro allo smartphone non avrete bisogno di alcuna applicazione, dopotutto si connettono tramite Bluetooth (in versione 5.2), che offre anche la connettività a due dispositivi in contemporanea. Tuttavia vi renderete subito conto che per sfruttare il potenziale di queste cuffie dovrete utilizzare l’App Huawei AI Life, che vi offre accesso a differenti funzioni. Tuttavia è più difficile a dirsi che a farsi, poiché l’applicazione AI Life nel Play Store non è ancora aggiornata (al momento della pubblicazione della recensione) e quindi non potrete abbinare questi auricolari.

La soluzione più semplice è scaricare App Gallery, lo store alternativo Huawei, disponibile su tutti gli smartphone del produttore cinese ma non sugli altri smartphone Android. Ovviamente questa operazione richiede l’uso di un’APK, a cui dovrete concedere varie autorizzazioni, condizione che probabilmente non piacerà a tutti.

Non avrete però molte chance: o aspettate che l’App nel Play Store venga aggiornata, o scaricate AI Life da App Gallery.

Se, invece, avete uno smartphone Huawei, non avrete invece alcun problema.

Cancellazione attiva del rumore, come va ? (ANC)

La capacità di riduzione del rumore è direttamente proporzionale al modo in cui le indosserete. La forma delle FreeBuds Pro si adatta a tutte le orecchie, ma non tutti riusciranno a indossarle per avere la massima efficienza. In altre parole, non tutti riusciranno a occludere perfettamente il condotto uditivo come accade con le classiche cuffie in-ear.

Abbiamo provato tutti i supporti in gomma inclusi nella confezione, e le abbiamo fatte provare a più persone in redazione. I risultati sono stati i più disparati, sono alcuni riuscivano a indossarle in maniera tale da inserirle abbastanza in profondità nel condotto uditivo da bloccare i rumori esterni e ottenere una riduzione del rumore combinata (attiva e passiva) ottimale.

Non abbiamo molti dubbi sulla qualità degli algoritmi ANC, soprattutto quando dall’applicazione selezionerete la modalità “Ultra”, che cerca di bloccare più rumore possibile. Tuttavia, come detto, in base alla forma del vostro orecchio potrete avere un’efficienza non totale.

Di base gli auricolari sono impostati sulla modalità “Dinamico”, che cambia l’intervento dell’ANC secondo la rumorosità rilevata nell’ambiente circostante. L’installazione dell’applicazione vi permette di selezionare le altre modalità ("Comodo", per ambienti poco rumorosi e “Generale” per ambienti rumorosi).

Non manca una modalità di trasparenza o la possibilità di disabilitare l’ANC.

Autonomia

Abbiamo misurato circa 7 ore di autonomia per gli auricolari, che diventano poco più di quattro ore con ANC attivo. Non siamo davanti a un nuovo record, ma è un buon risultato per gli standard odierni.

Nella nostra esperienza, con custodia e auricolari al 100% di carica, abbiamo registrato all’incirca 25 ore di autonomia totale. Utilizzandole per diverse chiamate telefoniche e sessioni di qualche ora con ANC attivo mentre ci spostavamo, ci hanno servito per una settimana prima di dover essere ricaricate totalmente. Ovviamente questo è un giudizio personale, poiché dipende molto da quante ore al giorno le utilizzerete, se con ANC attivo e il volume d’ascolto.

In ogni caso, in meno di 30 minuti potrete ricaricare gli auricolari grazie a una ricarica veloce, e la presenza della ricarica wireless facilita ulteriormente l’esperienza.

Ho un iPhone, le consigli ?

Se avete un iPhone, non consigliamo l’acquisto delle FreeBuds Pro. La mancanza del supporto dell’applicazione in iOS limita molto le potenzialità di questi auricolari.

Verdetto

Le FreeBuds Pro sono ottimi auricolari True Wireless con ANC, ma ci sono diversi fattori da considerare per capire se sono la scelta migliore per voi.

Se avete uno smartphone Huawei potrete, senza problemi, accedere all’applicazione AI Life che vi offre il massimo controllo. Negli altri casi dovrete solo superare qualche limitazione iniziale, come abbiamo descritto. Tuttavia, alcune funzioni, come il pairing automatizzato (in stile Apple o Google con le Pixel Buds) e la modalità ultra-low latency sono esclusive per i possessori di smartphone Huawei.

L’autonomia è buona, la qualità audio è ottima, mentre l’efficacia dell’ANC dipende dalla forma delle vostre orecchie. Difficile dare un giudizio definitivo in questo caso, possiamo però rassicurarvi dicendovi che l’efficacia, probabilmente, andrà dal buono, se non riuscirete ad occludere perfettamente il condotto uditivo delle vostre orecchie, al “migliore in assoluto”, nel momento in cui riuscirete a indossarle perfettamente.

In ogni caso rimane un piccolo difetto: la totale mancanza di certificazione IP, che non le rende resistenti all’acqua e quindi non consigliabili se volete fare sport.