Huawei: i sogni si infrangono, Biden prepara nuove restrizioni

Huawei sperava che con la fuoriuscita di Trump, la questione restrizioni si sarebbe "alleggerita". Non solo non è così ma Biden prepara nuove norme

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a cura di Nikolas Pitzolu

Fino all'insediamento di Biden, Huawei ha sempre sperato che le politiche di Trump contro il proprio brand e la Cina fossero destinate ad esaurirsi con, appunto, l'esaurimento del mandato.

Il nuovo presidente degli Stati Uniti non si è mai pronunciato efficacemente sulla questione, abbracciando il modello "tutto ciò che ha fatto Trump va smantellato". Ma a quanto si apprende, ci si può rendere conto che non per tutte le posizioni è così.

Riguardo il fascicolo Cina sono stati anche raccolti vari punti di vista dal nuovo team esecutivo, per lo più dichiarazioni non approfondite ma pur sempre dichiarazioni atte a delineare il nuovo perimetro. Alcune fonti oltreoceano suggeriscono che oltre alle norme già attive e in vigore firmate dal presidente uscente, ce ne saranno di altre più mirate e specifiche, sempre contro la superpotenza cinese che chiaramente andranno ad influenzarne le aziende nazionali, Huawei in primis.

Queste si ripercuoteranno su "tecnologie cinesi sensibili" e sul fatto che le richieste della Cina di eliminare i dazi commerciali non saranno accolte, almeno fino a quando il piano non verrà ridiscusso con gli alleati USA. Biden, al contrario di Trump infatti, crede molto nello spirito di squadra, anche con Stati lontani geograficamente dalla nazione che rappresenta.

"Ci auguriamo che la nuova amministrazione statunitense abbia una politica aperta a vantaggio delle imprese americane e dello sviluppo economico degli Stati Uniti. Speriamo ancora di poter acquistare grandi volumi di materiali, componenti e attrezzature americani in modo da poter beneficiare tutti della crescita della Cina". Questa la nota ufficiale del fondatore di Huawei Ren Zhengfei che cerca di ricucire il rapporto con gli USA.

Insomma, la situazione lungi dall'essere risolta nel breve periodo e chi si aspettava un rapporto più disteso tra le due nazioni, dopo l'insediamento di Biden, per ora deve ricredersi.

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