Il nuovo sistema operativo di Google sfida HarmonyOS

HarmonyOS crescerà ancora nel 2022 ma nel settore IoT ha una concorrenza che pian piano inizia a farsi conoscere al pubblico: Fuchsia OS di Google.

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a cura di Nikolas Pitzolu

Il numero dei dispositivi con a bordo HarmonyOS continua ad aumentare. Huawei ha deciso di accelerare e in tempo record ha costruito un sistema operativo sufficientemente adeguato per combattere con i grandi del settore: Android e iOS.

E' vero che la società cinese ha sempre aperto alla collaborazione con altri brand ma la strada è lunghissima e ripidissima. Dall'altra c'è sempre Android, che detiene più del 70% della quota del mercato mondiale.

Essendo HarmonyOS un sistema operativo concepito davvero di recente, la sua struttura ricalca ciò che serve al mondo oggi e si proietta al futuro. E' un OS programmato per adempiere al funzionamento su una platea immensa di dispositivi, abbracciando nel suo DNA l'IoT.

Con Internet of Things (IoT) si intende quella funzione di connessione ad Internet di un oggetto/dispositivo/apparato di utilizzo quotidiano. Questa categoria rappresenta ormai molti dei prodotti usati in casa come le lampadine, sistemi in domotica, dispositivi medici ma anche dispositivi outdoor, indossabili, etc. Nel loro ecosistema sono tutti interconnessi, capaci di comunicare e scambiarsi informazioni tra loro.

Esiste un altro sistema operativo che è realizzato su una concezione analoga ed è Google Fuchsia OS, per ora installato sullo Smart display Nest Hub.

Fucshia OS, proprio come HarmonyOS, può supportare potenzialmente tantissimi device e, se Google lo vorrà, potrà animare smartwatch, elettrodomestici e provvedere a modificarne lo stile di utilizzo.

E' chiaro che la più grande società di motori di ricerca al mondo non cambia le carte in tavola e Android continuerà ad alimentare smartphone, tablet e altri apparati per tanto altro tempo. FuchsiaOS, crescendo, si potrebbe ritagliare quella fetta di mercato selezionata e sfidare HarmonyOS proprio nel campo dell'IoT.

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