realme fa sul serio, GT Explorer Master Edition è solo l’ultima delle prove

Il flagship del brand dimostra come non ci sia da prendere sottogamba un marchio con una velocità di crescita così impressionante.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

Se c’è un marchio che negli ultimi mesi ha sicuramente attirato moltissima attenzione è realme. Con la presentazioni di prodotti a prezzi aggressivi e, più recentemente, con l’annuncio di nuove tecnologie innovative e top di gamma capaci, si sta velocemente ritagliando spazio nel cuore di moltissimi utenti anche in Europa.

Abbiamo avuto la possibilità di provare per qualche settimana realme GT Explorer Master Edition, il flagship del brand che presto arriverà in Italia e che dimostra come non ci sia da prendere sottogamba un marchio con una velocità di crescita così impressionante.

Ci vorrebbero più smartphone in eco-pelle

L’ho ribadito già nella nostra recensione della variante Racing Yellow di realme GT, la finitura in eco-pelle per la scocca posteriore degli smartphone dovrebbe essere più comune, per lo meno nella fascia alta di mercato.

Basta smartphone pieni di ditate, estremamente scivolosi e che richiedono per forza l’utilizzo di una cover, la sensazione di calda e morbida pelle ruvida nella parte posteriore di uno smartphone è imbattibile.

Come il modello che l’ha preceduto, anche realme GT Explorer Master Edition è dotato di una copertura in eco-pelle, questa volta caratterizzata dalla presenza di alcuni rilievi rettangolari che secondo il marchio dovrebbero richiamare l’aspetto di una valigia. Il logo realme argentato, la firma del designer Naoto Fukasawa, l’alloggiamento per il comparto fotografico in vetro dal riflesso elaborato, sono tutti elementi di design che si apprezzano moltissimo dal vivo quando si ha in mano il dispositivo.

Premium sotto ogni punto di vista

In un mondo in cui gli smartphone di fascia alta stanno diventando sempre più grandi e pesanti, utilizzare questo realme GT Explorer Master Edition dal peso di soli 185g e dalle dimensioni di 159,9 x 72,5 x 8,8 mm è sicuramente rinfrescante.

"Ma Luca" - vedo già qualcuno scrivere nei commenti - "non è per niente piccolo e tantomeno leggero!". Secondo gli standard a cui eravamo abituati fino ad un paio di anni fa, avete ragione, ma se comparato ai flagship moderni dal peso di 200g o più e dai display da 6,7" o più di diagonale, è comunque un piacevole miglioramento.

Parlando del display, questa è una delle aree in cui realme GT Master Edition migliora rispetto al GT classico. Troviamo un pannello AMOLED leggermente curvo ai lati con risoluzione FullHD+ e frequenza di aggiornamento di 120Hz. Non solo, è in grado di raggiungere 1100 nit di luminosità di picco garantendo che la certificazione della compatibilità con i contenuti HDR10+ sia sfruttata a dovere.

Dal punto di vista estetico e del display questo prodotto ha davvero poco da invidiare ai top di gamma di altri brand. A differenza di realme GT base, tuttavia, non troviamo un SoC Qualcomm Snapdragon 888 nel Master Edition, al contrario troviamo un più modesto Snapdragon 870. Non fatevi ingannare però, difficilmente anche affiancandoli è possibile distinguere differenze in prestazioni se non osservando i risultati dei test benchmark.

La garanzia di non restare mai senza batteria

Non voglio farvi intendere che l'autonomia di questo smartphone sia così impressionante da potervi dimenticare di ricaricarlo, perché non è questo il caso, tuttavia la possibilità di poter recuperare preziosa "energia vitale" a 65W di potenza è una comodità a cui al giorno d'oggi mi è difficile rinunciare.

Complici anche gli altri smartphone, soprattutto cinesi, che negli ultimi anni hanno continuamento visto migliorate le tecnologie di ricarica rapida, sapere che il proprio telefono può passare dallo 0% al 100% in poco più di 30 minuti permette di vivere decisamente più rilassati e senza ansia da batteria scarica.

In questo specifico caso lo smartphone ha comunque un'autonomia lodevole nonostante una batteria non esageratamente grande che si attesta sui 4500mAh. Molto probabilmente per via del firmware installato dedicato al mercato cinese, in cui mancano completamente i servizi Google e le app social a cui siamo abituati, lo smartphone è in grado di resistere molto più di un prodotto con un hardware equivalente in vendita nel nostro mercato. È davvero difficile utilizzarlo da noi in questo modo però, non ve lo consiglio.

realme, sottovalutarla è un grave errore

Nonostante si tratti di un marchio relativamente giovane, nonostante per farsi conoscere l'azienda stia puntando su prodotti dall'ottimo rapporto qualità prezzo invece che su quelli premium e nonostante esistano di certo prodotti più avanzati (anche se più costosi) sul mercato, sottovalutare realme è un gravissimo errore.

L'azienda è entrata nella top 5 dei produttori di smartphone in Europa ed è stata l'azienda più rapida al mondo a raggiungere l'obiettivo di 100 milioni di smartphone spediti. La velocità alla quale è stata in grado di entrare nel cuore degli utenti è senza precedenti e non ha di certo intenzione di fermarsi arrivata a questo punto.

Con l'annuncio di realme Flash e della tecnologia di ricarica magnetica MagDart, resa disponibile anche alle aziende concorrenti per velocizzare l'espansione dell'ecosistema, realme ha dimostrato di non aver paura di spingere ancora una volta i limiti della tecnologia. L'ha dimostrato anche quando è stata una delle prime aziende ad annunciare la ricarica rapida a ben 125W e, prima, quando ha lanciato uno dei primi smartphone con fotocamera da 64MP.

La strada per entrare nell'olimpo dei brand più blasonati e desiderati dagli utenti, magari prendendosi il posto che un tempo era di Huawei, è ancora lunga e non certo facile. Se c'è però un'azienda che potrebbe avere le carte in regola per combattere ad armi pari con i big del settore nel prossimo futuro è realme, sempre che continui a crescere, migliorare e ad innovare a questa velocità.

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