Recensione ASUS ZenFone Max Pro M1, un powerbank camuffato da smartphone

Recensione ASUS ZenFone Max Pro M1, smartphone Android di fascia media che ha a disposizione il SoC Snapdragon 636 di Qualcomm e un'enorme batteria da 5.000 mAh.

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a cura di Saverio Alloggio

5.000 mAh è la capacità della batteria di questo ZenFone Max Pro M1, nuovo smartphone Android di ASUS che si colloca nella fascia di prezzo tra i 200 e i 249 euro. Sul mercato si contano davvero sulle dita di una mano i dispositivi che possono vantare una batteria così grande: il più recente è il Mi Max 3 di Xiaomi con ben 5.500 mAh, ma anche delle dimensioni che ne fanno una sorta di piccolo tablet, avendo uno schermo da 6,9 pollici.

La sfida di ASUS è stata invece quella di inserire una simile batteria in dimensioni comunque riconducibili a uno smartphone normale. Certo, non stiamo parlando del dispositivo più maneggevole sul mercato, anche perché ha a disposizione un display da 5,99 pollici. Per darvi però un metro di paragone, a livello di ingombro siamo più o meno sul livello di un iPhone XS Max (159 x 76 x 8.5 mm contro 157.5 x 77.4 x 7.7 mm) con la creatura dell'azienda taiwanese che è però più leggera, con 180 grammi rispetto ai 208 grammi di quella targata Apple.

Ecco dunque uno smartphone che, finalmente, non costringe a portare con sé un powerbank o magari collegarlo alla presa elettrica nel corso della giornata. Per il resto, è un dispositivo che non fa gridare al miracolo, ma che comunque compie egregiamente il proprio dovere in praticamente buona parte degli ambiti di utilizzo. Offre infatti buone prestazioni, è molto solido a livello costruttivo e può contare su uno schermo grande per godere appieno dei contenuti multimediali e della navigazione sul web.

Autonomia, dimenticate il caricabatterie

Come si comporta alla prova dei fatti questa batteria da 5.000 mAh? Bene, anzi benissimo. ZenFone Max Pro M1 è davvero in grado di garantire due giorni pieni di utilizzo, portando a fine giornata con ancora una buona percentuale di carica anche con un uso particolarmente intenso  (misto tra LTE e Wi-Fi, 2 account mail in push, centinaia di notifiche dai social ed app di messaggistica istantanea, circa 1 ora di telefonate, più di 1 ora di gaming).

Schermo 5,99 pollici, 1.080 x 2.160, 404 ppi, IPS LCD, 18:9
SoC Qualcomm Snapdragon 636
GPU Adreno 509
RAM 3/4 GB
Storage 32/64 GB espandibili
Fotocamera posteriore Dual-camera, 13 MP f/2.2 + 5 MP f/2.4, Flash LED, registrazione video 4K 30 fps
Fotocamera anteriore 8 MP f/2.2, registrazione video Full-HD 30 fps
Connettività Bluetooth 5.0, Wi-Fi b/g/n, GPS A-GLONASS BDS, radio FM, NFC
Reti LTE cat.4
Batteria 5.o00 mAh
Ricarica Micro-USB
Sicurezza Sensore biometrico sul retro, riconoscimento del volto
Dimensioni 159 x 76 x 8.5 mm
Peso 184 grammi
Sistema operativo Android 8.1 Oreo
Colori Black, Gold
Prezzo 199 euro 3/32 GB, 249 euro 4/64 GB

Abbiamo coperto oltre 26 ore di utilizzo continuo, con il 20% di batteria residua e oltre 7 ore di schermo acceso, con giornate in cui siamo riusciti anche a superare le 7 ore e 30 minuti. Un risultato eccezionale, senza mezzi termini, con il quale questo ZenFone Max Pro M1 si candida come uno dei migliori smartphone sul mercato in termini di autonomia.

Tutto questo è possibile non solo grazie alla batteria da 5.000 mAh, ma anche grazie al processore Snapdragon 636 di Qualcomm, che abbiamo già visto in azione in tantissimi smartphone (Xiaomi Redmi Note 5 Pro, ad esempio). Oltre a offrire buone prestazioni, con lo ZenFone che risulta fluido e scattante nelle operazioni quotidiane, ha un dispendio energetico davvero molto basso.

In questo dispositivo è accoppiato a 3 o 4 Gigabyte di RAM e a 32 o 64 Gigabyte di memoria interna (noi abbiamo provato la versione top). Tra l'altro, lo storage può essere ampliato con la solita micro-SD, senza però rinunciare anche alla doppia SIM, visto che c'è un carrellino con tre alloggiamenti. Una scelta davvero intelligente, che si sta facendo sempre più strada in ambito smartphone.

Anche la parte software contribuisce certamente, in senso positivo, all'ottima autonomia. ASUS ha nettamente alleggerito la propria interfaccia grafica ZenUI, che adesso è davvero molto vicina all'esperienza stock di Android, qui in versione 8.1 Oreo. Pochissime le app preinstallate e, in generale, tutto appare più immediato e facilmente utilizzabile, anche per gli utenti meno esperti. C'è il sensore biometrico sul retro, che funziona molto bene, e anche il riconoscimento del volto, decisamente meno preciso.

L'ergonomia non è compromessa

Come già scritto in apertura, ASUS è riuscita a inserire una batteria così grande in dimensioni comunque riconducibili a quelle di uno smartphone "normale". Il peso di 184 grammi è per certi versi sorprendente - Xperia XZ3 con display da 6 pollici e batteria da 3.300 mAh pesa 193 grammi - e in generale questo ZenFone si tiene bene tra le mani, senza risultare scivoloso grazie anche alla finitura satinata della parte posteriore.

La scocca è realizzata in metallo, le cornici laterali sono ridotte mentre quella inferiore e superiore sono più pronunciate. Non è un dispositivo che fa del design il proprio punto di forza, ma restituisce comunque una sensazione di assoluta solidità. Difficile utilizzarlo con una sola mano, anche perché c'è uno schermo da 5,99 pollici.

Quest'ultimo segue un po' la filosofia alla base di tutto lo smartphone: non è un pannello con una resa eclatante, ma è più che soddisfacente per la fascia di prezzo in cui si colloca. È un display IPS LCD con risoluzione di 1.080 x 2.160, dunque con rapporto di forma in 18:9 - si sviluppa più in altezza che in larghezza. Si vede molto bene all'aperto, la riproduzione dei colori è convincente così come la luminosità, e poi non c'è il notch, per cui la superficie è completamente sfruttabile.

Fotocamera, luci e ombre

Il comparto fotografico è quello in cui si nota di più l'appartenenza alla fascia di prezzo. Sul retro ci sono due sensori: quello principale da 13 Megapixel con obiettivo f/2.2 e quello secondario da 5 Megapixel con obiettivo f/2.4. La resa in diurna è adeguata al valore dello smartphone, in notturna subentra una perdita di dettaglio un po' troppo elevata. In generale, la resa dei colori appare poco naturale in alcuni casi e c'è difficoltà nella gestione della luce artificiale.

Discorso analogo per i selfie - scattati con una fotocamera anteriore da 8 Megapixel con obiettivo f/2.2 - e per i video, che possono essere registrati fino alla risoluzione 4K a 30 fps e che, tra l'altro, con poca luce hanno qualche piccola difficoltà con la messa a fuoco. Come sempre, vi inseriamo nell'articolo alcuni scatti realizzati direttamente con lo ZenFone.

In quest'ambito, trovo che un prodotto come il Mi Max 3 di Xiaomi - che sto testando proprio in questi giorni - riesca a fare meglio. Come sempre però, è una questione di esigenze, visto che lo ZenFone offre certamente un'ergonomia, e quindi una comodità nell'utilizzo quotidiano, decisamente superiori.

Conclusioni: chi dovrebbe acquistarlo?

ZenFone Max Pro M1 è lo smartphone ideale per chi è alla ricerca soprattutto di tanta autonomia, senza se e senza ma. Offre comunque un'esperienza convincente anche negli altri ambiti, ma è certamente questo il suo punto di forza. In Italia parte da 199 euro per la versione da 3 Gigabyte di RAM e 32 Gigabyte di memoria, che salgono a 249 euro per quella da 4/64 Gigabyte.

Il consiglio è quello di puntare su questa seconda versione, che ha un prezzo comunque appetibile e, allo stesso tempo, il vantaggio dei 4 Gigabyte di RAM, che potrebbero consentire al dispositivo di avere una "vita" più lunga, riuscendo a gestire meglio anche quelli che saranno gli aggiornamenti software in ottica futura. L'alternativa? Il Mi Max 3 di Xiaomi, a patto però di rinunciare totalmente alla maneggevolezza, che invece non manca a questo ZenFone Max Pro M1.