Recensione Xiaomi MiBand 3, squadra che vince non si cambia

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a cura di Vittorio Pipia

Xiaomi MiBand 3

 

Mi Band 3, fitness tracker economico con sensore del battito cardiaco, monitoraggio delle attività e del sonno.

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CONTRO: Non si può avviare il monitoraggio delle attività direttamente dalla MiBand, display invisibile alla luce del sole.

VERDETTO: Xiaomi MiBand 3 è ancora un'alternativa valida per chi cerca un braccialetto smart facile da usare e con grande autonomia. Ideale per chi cerca qualcosa di minimale ma completo.

Il mercato dei fitness tracker negli ultimi anni ha subito una grande espansione, con una miriade di prodotti che variano dalle poche decine di euro alle centinaia. Nonostante la pletora di dispositivi disponibili, alcuni di essi rimangono iconici, proprio come la Xiaomi MiBand 3 che, come le versioni precedenti, riesce a portare diverse funzionalità avanzate, come il monitoraggio dell'attività e del battito cardiaco, al di sotto dei 40 euro.

Squadra che vince non si cambia, così deve aver pensato Xiaomi. Infatti la terza versione della band più diffusa, non è un'evoluzione completa rispetto alla MiBand 2, o alla prima, ma porta piccoli miglioramenti che ne aumentano la fruibilità nell'uso quotidiano, seppur con qualche difetto.

Confezione e materiali

La prima cosa che si nota non appena aperta la confezione è il rinnovamento del design. Lo schermo di tipo PMOLED (Passive Matrix Oled) è adesso più grande con una diagonale di 0,78 pollici e una risoluzione di 128x80 pixel ed è protetto da un vetro Gorilla Glass con bordi curvi, la tipica curvatura 2.5D tanto usata anche sui nostri smartphone. Tale scelta rende il design più elegante rispetto alla MiBand 2 e cattura maggiormente l'attenzione di chi la guarda.

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Nella confezione sono inclusi il cavetto della ricarica e un cinturino in silicone, più solido e con un aggancio più robusto, sia nella chiusura sia per il nucleo della MiBand 3, e adesso non si sgancia più per errore e non rischiamo di perdere la MiBand3 durante un'attività intensa o mentre dormiamo, problema che accadeva spesso soprattutto con la prima versione, senza display.

Dotazione ridotta all'osso con il minimo indispensabile. Ci saremmo aspettati un secondo cinturino o un ulteriore cavo di ricarica.

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MiBand 3 è privo di pulsanti fisici. La parte superiore ha un incavo che nasconde il pulsante che ci permetterà di tornare alla vista dell'ora se premuto una volta e di accedere alle varie funzionalità se tenuto premuto. La parte posteriore ingloba il sensore di battito cardiaco, leggermente in rilievo per garantire misurazioni più affidabili.

Configurazione e applicazione

Dal 7 agosto la MiBand può essere utilizzata anche in italiano. Una limitazione, con cui abbiamo avuto a che fare nel momento dell'acquisto, era infatti la non compatibilità con la lingua italiana.

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Tuttavia, il recente aggiornamento dell'applicazione MiFit, che porta il numero di versione al 3.4.6.8, integra un nuovo firmware per la MiBand 3 con l'inclusione della lingua italiana. Tale aggiornamento non è ancora disponibile sul PlayStore in italiano, ma è possibile scaricare l'APK tramite questo link. Una volta installato sul proprio dispositivo Android, la MiBand riconoscerà automaticamente la lingua italiana.

Tale procedimento è disponibile solo su Android, e consigliamo di eseguirlo solo a utenti esperti o che comunque hanno familiarità con tali procedure. Per tutti gli altri, il consiglio è di aspettare che la nuova versione dell'app venga rilasciata ufficialmente sul Play Store; non dovrebbe mancare molto.

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L'applicazione, nel corso degli anni ha subito un rinnovamento della veste grafica e la terza generazione della MiBand consente di avere nuove funzionalità molto interessanti.

La Home è divisa in tre tab, Stato, Attività e Profilo:

  • La prima permette di avere un rapido colpo d'occhio alla nostra routine quotidiana, sia per quanto riguarda l'esercizio fisico, sia per il sonno, oltre ovviamente al monitoraggio del battito cardiaco se attivato.
  • Il tab "attività", permette invece di avviare un'attività a scelta tra corsa, tapis roulant, bicicletta, camminata. Limitante nell'uso quotidiano il poter avviare tali attività solamente dall'applicazione.
  • Tramite il pannello "Profilo" potremo invece impostare i nostri obiettivi e regolare le varie impostazioni relative alle notifiche e al comportamento della MiBand; per esempio si può attivare l'accensione del display quando si ruota il polso, o le sveglie.

Un'applicazione che comunque ha tante impostazioni e con cui è necessario familiarizzare un po' prima di utilizzarla senza problemi.

Utilizzo

Stiamo usando la MiBand 3 da circa tre settimane e le impressioni sono davvero buone. Chiaramente si tratta di un fitness tracker economico, per cui i dati relativi al monitoraggio dei passi e del sonno van presi con le dovute precauzioni e interpretati: l'obiettivo della MiBand è infatti quello di fornire un'idea di massima di ciò che si fa.

Tuttavia, per quanto riguarda l'uso fitness, in particolare con la corsa, ho utilizzato contemporaneamente la nuova band di Xiaomi e un Suunto Spartan Ultra, con relativa fascia cardiaca. In questo caso ho avviato su entrambi un allenamento, utilizzando lo smartphone per la MiBand in modo da usare anche la localizzazione. Per quanto riguarda la distanza misurata, ho constatato che la MiBand, su un percorso da 10 km circa, rileva solo qualche centinaio di metri di differenza, tendenzialmente in più rispetto al Suunto.

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Statistiche Xiaomi MiBand 3

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Rilevazione battito cardiaco MiBand 3

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Statistiche Suunto Spartan

Diverso il discorso per quanto riguarda la misurazione del battito cardiaco. Il sensore integrato si comporta molto bene per quanto riguarda i valori medi: in tal caso infatti lo scarto rispetto alla fascia cardiaca è minimo, anche se bisogna assicurarsi di tenere la MiBand ben stretta al polso.

Le singole misurazioni invece si discostano di molto, risultando imprecise e inaffidabili, almeno per chi volesse monitorare con precisione un allenamento.

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Ribadisco quanto detto in precedenza: il monitoraggio della MiBand va più che bene per avere un'idea di massima dell'attività svolta, tuttavia chi volesse avere valori precisi con i quali prepararsi, o comunque tenere traccia del proprio miglioramento, meglio che si orienti su prodotti più specifici.

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Sensore del battito cardiaco nella parte inferiore.

Molto buono invece il rilevamento del sonno: gli orari di inizio e fine sonno sono piuttosto vicini a quelli reali, anche se talvolta non vengono rilevate alcune sveglie notturne. Un compromesso accettabile.

Le funzionalità di notifica funzionano in maniera perfetta. La vibrazione è forte e consistente, sia per le notifiche dalle varie applicazioni, sia per quanto riguarda la sveglia.

Purtroppo il display, seppur più grande, risulta ancora non usabile sotto alla luce diretta del sole. L'utilizzo all'aperto è frustrante, ancor di più se usiamo degli occhiali da sole polarizzati; semplicemente lo schermo non si vede e risulta così impossibile vedere le anteprime dei messaggi, o magari le statistiche relative all'attività svolta. Nessun problema invece di sera o comunque al chiuso.

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La visibilità all'aperto e con occhiali polarizzati è nulla.

In generale, se siete interessati a notifiche e a un monitoraggio a grandi linee, questa MiBand risulta davvero piacevole e comoda da usare. Manca ancora la possibilità di rilevare attività relative al nuoto, seppur sia impermeabile fino a 50 metri.

Autonomia

Rispetto alla prima versione, questa terza edizione ha una batteria ben più grande, da 110mAh. Tuttavia la durata è molto variabile, in funzione dei parametri scelti.

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Il nuovo design della MiBand 3 con vetro Gorilla Glass e bordi con curvatura 2.5D

Un fattore che incide molto è la continua misurazione del battito, e anche l'uso in abbinamento con lo smartphone durante la corsa. In quest'ultimo caso il consumo è davvero elevato, arrivando a picchi di 7/8% all'ora. In generale possiamo stimare una durata di circa 5 giorni se usata spesso anche per lo sport e con sensore cardiaco sempre attivo, mentre non si fa fatica ad arrivare ai 20 giorni di autonomia dichiarata, se si fa a meno di queste opzioni.

Altre funzionalità

Alcune delle opzioni disponibili, sono raggiungibili direttamente dalla MiBand 3, usando lo schermo touch. I vari menù disponibili, si possono personalizzare tramite l'applicazione, a seconda delle nostre esigenze.

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È dunque possibile avere vari dati relativi alla nostra attività, come distanza percorsa e autonomia residua, informazioni sul meteo, un menù relativo alla misurazione istantanea del battito cardiaco e altre funzioni, come un cronometro, la possibilità di far squillare lo smartphone e di scegliere tra tre watch faces disponibili.

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La MiBand 3 è impermeabile fino a 50 metir

L'interazione in questo caso è piuttosto lenta e saltuariamente il touch risulta poco ricettivo, costringendoci a effettuare un tocco più volte per raggiungere l'opzione desiderata.

Verdetto

Xiaomi Mi Band 3 non è una rivoluzione, non migliora la visibilità sotto al sole e rappresenta, rispetto alla Mi Band 2 solo un piccolo aggiornamento nel design e nelle funzionalità. È la solita MiBand, solida e discretamente precisa, che si può consigliare a tutti coloro che vogliono un contapassi, funzioni di notifica precise e compatibili con tutte le applicazioni e l'impermeabilità.

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Sebbene a nostro parere non valga la pena passare da MiBand 2 a MiBand 3, chiunque stia cercando un fitness tracker economico, o abbia ancora la prima versione, farebbe bene a valutarla anche in virtù di un prezzo molto basso, che online varia dai 25 ai 35 euro.


Tom's Consiglia

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