TikTok: associazioni dei consumatori in rivolta, sarà la fine per il social?

Il noto social network con origini cinesi TikTok è nuovamente nell'occhio del ciclone. Questa volta ad accusarlo è stata Altroconsumo assieme ad altre associazioni a tutela del consumatore sparse in diversi Paesi.

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a cura di Raffaele Casola

Nella giornata odierna il BEUC, vale a dire l'Organizzazione Europea dei Consumatori, ha provveduto ad inviare una denuncia alla Commissione Europea ed alla Rete di cooperazione a tutela dei tanti consumatori che utilizzano quotidianamente il noto social network TikTok.

Il famoso social network cinese TikTok è stato accusato di non tutelare a dovere gli utenti, soprattutto di fronte alla presenza sulla piattaforma di contenuti inappropriati, pubblicità occulta e l'accusa ha sottolineato diverse violazione di diritti.

Oltre alla BEUC anche altre 15 organizzazioni di consumatori di ben 15 nazioni diverse, tra cui Altroconsumo per l'Italia, si sono rivolte al Garante della privacy ed all'Autorità garante della concorrenza e del mercato nel nostro Paese, invitandoli ad andare a fondo sulla condotta del social network.

Già due anni fa Altroconsumo era intervenuta sulla vicenda chiedendo espressamente l'intervento del Garante della privacy a riguardo delle modalità d'iscrizione dei minori fino a 13 anni alla piattaforma, in quanto non veniva richiesto il consenso obbligatorio dei genitori a differenza di quanto imposto dal Regolamento europeo per la protezione dei dati personali.

Stando ad una nuova ricerca del BEUC, TikTok è finita nuovamente sotto l'occhio del ciclone per il mancato rispetto di numerosi diritti legati agli utenti, tra questi la poca chiarezza e trasparenza delle condizioni d'utilizzo del social e per alcune pratiche di marketing scorrette che vanno a colpire in particolare i bambini e gli adolescenti.

Tra queste troviamo delle clausole vessatorie all'interno dei Termini di Servizio, spesso poco chiare e squilibrate a danno degli utenti rispetto a chi fornisce il servizio.

A ciò vanno aggiunte delle pratiche commerciali scorrette nella Politica per gli articoli virtuali, tra cui poca chiarezza nelle informazioni precontrattuali e l'assenza di un meccanismo efficace di autorizzazione utile a prevenire un abuso del sistema di pagamento all'interno dell'app utilizzato per acquistare "monete virtuali" in TikTok.

Infine, vengono sottolineate le mancanze legate alla scarsa adozione di misure efficaci a tutela degli utenti, molti dei quali giovani, da campagne pubblicitarie occulte e contenuti oltremodo dannosi 

A riguardo Ivo Tarantino, Responsabile Relazioni Esterne Altroconsumo, ha dichiarato: “TikTok conta oltre 800 milioni di utenti nel mondo, in particolare bambini o adolescenti. Riteniamo fondamentale che il social network agisca nel totale rispetto dei diritti degli utilizzatori, specialmente i più piccoli e gli indifesi.

Con questa nuova tappa della nostra battaglia, diamo seguito alle denunce già effettuate qualche anno fa e chiediamo alle autorità di continuare a vigilare e ad intervenire, come già ha fatto nelle scorse settimane il Garante privacy italiano. Aderiamo quindi all’invito del Comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB) per la creazione di una task force dedicata per la tutela europea dei diritti degli utenti deboli”.

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