Vodafone dice addio al 3G, reti in dismissione entro il 28 febbraio

Vodafone continua la sua opera di dismissione della vecchia rete 3G con l'obiettivo di rafforzare ulteriormente la rete 4G in giro per l'Italia e per iniziare ad aprire le porte alle reti 5G che rappresentano inevitabilmente il futuro.

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a cura di Raffaele Casola

Vodafone si appresta a chiudere i battenti delle sue reti 3G con l'obbiettivo di concentrare gran parte degli sforzi sulla rete 4G e garantire così ai suoi clienti un servizio sempre migliore oltre a dare una mano importante alla salvaguardia dell'ambiente, considerato che tale scelta porterà ad un'importante riduzione del consumo dell'energia elettrica in tutto il Paese.

La società londinese ha messo in piedi un crono-programma rivolto alla dismissione progressiva delle reti 3G, arrivate in Italia ormai ben 17 anni fa. Le frequenze che verranno liberate saranno riutilizzate per alimentare ulteriormente lo sviluppo del 4G.

I lavori di dismissione della rete 3G sono partiti lo scorso 25 gennaio 2021 e andranno avanti per diverse settimane, indicativamente è stata fissata per il 28 febbraio 2021 la data per il termine, stando appunto alle informazioni fornite dall'azienda. I tecnici avranno dunque il loro bel da fare per porre fine all'era di una rete che ha fatto la storia ma che ora inizia a far sentire i suoi anni.

Di seguito vi elenchiamo le fasi, ben 5, indicate da Vodafone, previste per la dismissione della rete 3G e che vedranno coinvolti migliaia di comuni su tutto il territorio italiano:

Fase 1 - dal 25 gennaio all'1 febbraio: 583 comuni coinvoltiFase 2 - dal'1 febbraio all'8 febbraio: 634 comuni coinvoltiFase 3 - dall'8 febbraio al 15 febbraio: 1.489 comuni coinvoltiFase 4 - dal 15 febbraio al 22 febbraio: 2.420 comuni coinvoltiFase 5 - dal 22 febbraio al 28 febbraio: il resto dei comuni italiani coinvolti

È indubbio che si tratta di una mossa pensata principalmente in ottica futura e che apre sempre di più le porte allo sviluppo anche della rete di nuova generazione, il 5G, già disponibile in qualche comune, principalmente metropoli (Roma, Milano, Torino, Napoli e Bologna) ma che necessita ancora di molto tempo prima che possa arrivare nel resto del territorio della penisola.

Ma cosa comporta questa decisione? Per chi possiede uno smartphone capace di collegarsi alle reti 2G e 4G non ci saranno cambiamenti particolari, se non note positive, potrebbe infatti verificarsi la possibilità che la loro rete internet possa subire un aumento di velocità. Per coloro che invece utilizzano ancora un dispositivo con tecnologia 3G a bordo, potranno continuare ad utilizzarlo per alcune cose, come chiamate o per ricevere o inviare i classici SMS ma non riusciranno più a collegarsi alla rete internet, non sarà quindi possibile utilizzare tutte quelle funzionalità che richiedono l'accesso online del device.

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