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Bayonetta & Vanquish 10th Anniversary Bundle | Recensione

Bayonetta & Vanquish 10th Anniversary Bundle raccoglie due capolavori del passato non sufficientemente apprezzati: ecco la recensione.

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a cura di Nicola Armondi

In sintesi

Bayonetta & Vanquish 10th Anniversary Bundle è la nuova riedizione per PlayStation 4 e Xbox One dei due grandi giochi di Platinum Games usciti dieci anni fa.

Bayonetta & Vanquish 10th Anniversary Bundle è, prima di tutto, un simbolo. PlatinumGames è uno dei team di sviluppo più apprezzati dalla critica e dai videogiocatori più hardcore ma, i dati parlano chiaro, non ha sempre ottenuto il successo che ci si sarebbe aspettato: qualità e guadagni sono due concetti che non sempre vanno di pari passo. Basta pensare a Okami e a The Wonderful 101, oltre allo stesso Vanquish e alla più fortunata (ma nemmeno troppo) Bayonetta. Opere di altissimo livello, eppure messe da parte dai videogiocatori.

Tale insuccesso non è stato superato senza ripercussioni e per anni PlatinumGames ha dovuto mettere da parte l’idea di sviluppare in completa libertà le proprie opere e si è messa al servizio di vari tie-in di bassa qualità - The Legend of Korra, Transformers: Devastation e il veramente terribile Teenage Mutant Ninja Turtles: Mutanti a Manhattan – e titoli su commissione, come un certo progetto cancellato ma mai dimenticato dai fan.

Il team ha però ritrovato la propria strada e, negli ultimi anni, ha chiaramente dimostrato di volersi ricostruire a partire dal passato, credendo fermamente nel proprio portfolio di IP. Bayonetta & Vanquish 10th Anniversary Bundle, insieme anche alla campagna Kickstarter di The Wonderful 101, è quindi il simbolo di una fiducia mai persa. Ciò che conta, però, è la qualità di questo bundle: vediamo nella nostra recensione com'è stato realizzato il porting.

Stile dal passato

Lo diciamo subito: questa coppia di titoli non propone assolutamente nulla di nuovo. Armature, che si è occupata del lavoro di conversione, ha fondamentalmente trasportato la versione PC di Vanquish e di Bayonetta sulle console di attuale generazione, sfruttando le versione mid-gen - ovvero PS4 Pro (console usata per la nostra prova) e Xbox One X - per raggiungere la risoluzione 4K e una frame rate di 60 FPS. Per il resto, stiamo parlando sempre dei due soliti giochi già noti ai fan.

Mettiamo però che siate rimasti sotto una roccia negli ultimi undici anni e non abbiate la benché minima idea di ciò di cui stiamo parlando. Bayonetta è un gioco d’azione hack ‘n’ slash, evoluzione diretta di Devil May Cry (entrambe opere dell’incredibile Hideki Kamiya). Nei panni della Strega che dà il titolo all’opera, dovremo combattere le forze del Paradiso (meno celestiali di quanto ci si potrebbe aspettare) a suon di pugni, calci, colpi di pistola e poteri speciali. Fondamentali i riflessi, in quanto il combattimento non è un brutale assalto ai nemici ma un balletto preciso e ottimizzato: con una schivata millimetrica si attiva un classico bullet time da sfruttare per eseguire quante più combo possibili sui nemici indifesi.

Vanquish, invece, è uno sparatutto in terza persona, ad ambientazione sci-fi. Nei panni di un membro della DARPA, indosseremo una tuta da combattimento che ci permette di eseguire velocissime scivolate. Ancora una volta, è fondamentale la corretta attivazione del bullet time (legato questa volta a una barra energetica) per mirare con precisione ed eseguire eliminazioni coreografiche. Entrambi i titoli sono accomunati da una narrazione sopra le righe, quasi da B-Movie, che però passa presto in secondo piano nel momento nel quale ci si abbandona al gameplay.

La qualità ludica delle due opere, però, è a dir poco risaputa: sarebbe pedante parlare ancora una volta di Bayonetta (partito su PS3 e Xbox 360 e poi arrivato su PC, Wii U e Switch) e di Vanquish (nato su PS3 e Xbox 360 e poi approdato su PC) in tali termini. Vediamo piuttosto come si comporta sulle più potenti (per ora) console.

Partiamo da Bayonetta. Come già detto, la Strega ha avuto modo di viaggiare da una piattaforma all’altra, porting dopo porting. Su PS4 Pro il gioco è uguale alla versione PC con settaggi alti, né più né meno. Il salto tecnico rispetto alla precedente generazione è quindi sensibile, sopratutto per i granitici 60 FPS. Siamo certi che alcuni fan ancora ricorderanno il disastro tecnico della versione PS3 del gioco (che abbiamo riprovato giusto per farci un po’ del male, durante i nostri test).

Se la vostra mente è ancora ferma a tali versioni, sappiate che ad accogliervi non avrete solo un gioco più nitido (grazie anche a effetti di luce e ombre di qualità superiore) e fluido, ma anche un gioco molto più rapido nei caricamenti. Esattamente come la versione PC, Bayonetta passa dai circa 25-30 secondi di PS3 a circa 1 secondo su PS4 Pro; tali tempi morti permettevano di provare le combo, ma ormai non c’è più tempo nemmeno per premere due tasti: non che sia un problema, tutt’altro. La conversione è quindi pienamente convincente, esattamente come ci aspettavamo.

Il discorso è molto simile con Vanquish. Già, molto simile quindi non identico. Partiamo dai lati positivi. In 4K e 60 FPS lo sparatutto dà il meglio di sé. La versione PS3 era discretamente ottimizzata, ma si fermava comunque a 720p (concetto quasi alieno oggigiorno) con 30 FPS non sempre stabilissimi. Ora, invece, viaggiare a velocità folle tra proiettili e robot letali è tutta un’altra esperienza. Su PC, però, il risultato rimane comunque superiore. Tempi di caricamento (un quarto rispetto alla versione old-gen), qualità delle texture e frame rate soddisfano, ma Armature ha, per qualche motivo, mantenuto le ombre ai livelli minimi: sembrano le stesse della versione PS3, con tutte le imperfezioni che emergono grazie alla renderizzazione in 4K. Inoltre, essendo un gioco molto veloce, non sarà impossibile notare piccoli elementi (come detriti sul terreno) caricarsi in ritardo mentre ci spostiamo per le aree.

Si tratta di un gran peccato: pretendere risultati superiori alla versione PC sarebbe stato troppo, ovviamente, ma almeno una qualità pari ai settaggi alti ci sembra il minimo per un gioco del 2009. Si tratta comunque di sottigliezze che non impattano sulla giocabilità e hanno un effetto limitato sulla resa generale, visto che saremo spesso troppo concentrati sui mille proiettili a inseguimento che ci piovono addosso.

Voto Recensione di Bayonetta & Vanquish 10th Anniversary Bundle - PlayStation 4


8

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • - Dopo dieci anni, sono ancora i migliori nel proprio campo

  • - Il 4K e i 60 FPS sono perfetti per i due giochi

Contro

  • - Qualche minima imperfezione tecnica inattesa

Commento

Armature, in poche parole, ha fatto il proprio compito senza sforzarsi in maniera eccessiva. Siamo lontani dalla qualità di un lavoro di Bluepoint Games (ricordiamo gli enormi lavori di miglioramento effettuati sulla Uncharted Collection, ad esempio). Se però PS4 e Xbox One sono il vostro unico modo per recuperare due capolavori di questo calibro, Bayonetta & Vanquish 10th Anniversary Bundle merita la vostra attenzione. Al prezzo di 20 € a gioco potete mettere le mani su due titoli contemporaneamente molto diversi e molti simili, ma entrambi di qualità indiscussa. Ora non ci resta altro da fare se non attendere Bayonetta 3 su Switch e continuare a pregare per un seguito di Vanquish.

Informazioni sul prodotto

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Bayonetta & Vanquish 10th Anniversary Bundle - PlayStation 4