Below Recensione, nelle profondità della montagna

Abbiamo recensito il rogue-like di Capybara games: Below

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

È il 2013 e Below fa la sua comparsa durante la conferenza E3 di Microsoft. Sin da subito la sua atmosfera avvolge appassionati e addetti al settore, riuscendo a divenire in breve tempo uno dei videogiochi indipendenti più attesi per la nuova generazione. Di anni ne sono passati e anche di acqua sotto i ponti, dopo decine di rimandi, il titolo di Capybara Games ha visto finalmente la luce, sbarcando in esclusiva temporale su Xbox One e PC in maniera tanto improvvisa, quanto inaspettata.

Dopo una decina di ore di gioco e più di una trentina di avventurieri morti, siamo pronti a dirvi la nostra su questo titolo dal fascino irresistibile e magnetico.

La montagna solitaria

Una barca veleggia in un oceano in tempesta. le onde sono alte, il vento soffia pesante. Tutto a un tratto una spiaggia; un'isola: la salvezza. Below inizia così: misterioso, difficilmente interpretabile e circondato un'aurea cupa e oscura. Sbarchiamo su un terreno accidentato, senza sapere cosa aspettarci, senza avere un'idea precisa di dove andare. Non c'è una guida né un aiuto, ogni nostro passo, ogni scelta dipende solo e unicamente da noi.

L'isola si mostra da subito deserta, verdeggiante ma senza alberi. La pioggia incessante, inoltre, non aiuta ad avere ben chiara la sua struttura e conformazione. Oltre a qualche piccola pianta e animale, non si trova altro, se non una lanterna posta su un piedistallo di pietra al centro dell'isola stessa. Qualcosa di estremamente semplice ma allo stesso tempo utile e necessario, quasi un simbolo: l'unica guida in un luogo tenebroso e abbandonato.

A un certo punto un lampo, squarciando il cielo, rivela una montagna. Il suo ingresso non sembra naturale e ciò che ci percepisce e tutto fuorché positivo. Non sappiamo come, non sappiamo perché entriamo; inizia la nostra avventura.

A differenza di ciò che si potrebbe pensare, questa enorme roccia non viene esplorata andando verso l'alto, ma in discesa. L'obiettivo del gioco, se così si può definire, è proprio quello di scendere fino alla sua base per capire cosa si nasconde e scoprirne i segreti. L'esplorazione è molto simile al primo Diablo, con la differenza che qua parliamo di un rogue-like e non di un dungeon-crawler.

La storia è silenziosa, impercettibile. Va interpretata, dai luoghi che si visitano e dagli oggetti che troviamo. Nonostante questo, l'ambientazione si evolve, cambiando di continuo, mostrandoci un luogo che vuole a tutti i costi raccontare qualcosa in maniera velata ma allo stesso tempo potente. Sorprendere con colpi di scena inaspettati e crudi, quasi come se stessimo giocando a un prodotto PlayDead.

La pazienza è la virtù dei forti

Giocare a Below prendendolo come il giochino della domenica è assolutamente sbagliato. Il titolo di Capybara Games è davvero ostico, il che è sia un lato positivo che negativo. Da una parte riesce infatti a garantire una sfida decisamente elevata, ma dall'altra si dimostra essere forse fin troppo punitivo e frustrante, spesso in maniera alquanto esagerata.

Chiariamo che tutto è giustificato dalla sua natura rogue-like, vale a dire che una volta morti, ci tocca ripartire dalla spiaggia iniziale. Questo non significa che perdiamo tutto ma che comunque occorre rifare la stessa strada fatta in precedenza fino a giungere al cadavere del compianto ex esploratore e recuperare tutta l'attrezzatura. Lanterna compresa.  Il tutto, a meno che non riusciamo a sbloccare delle "scorciatoie" che permettono di arrivare ben presto in un punto esatto della montagna. È bene chiarire che queste sono ben poche e occorre individuarle, quindi è necessario tenere gli occhi aperti.

Occhi che devono essere sempre sull'attenti anche quando ci si muove. Le creature, infatti, non sono così tanto pericolose; un po' perché il sistema di combattimento è assolutamente lineare e semplice da gestire e un po' perché la maggior parte dei mostri muoiono con pochi colpi. Le trappole, però, sono una vera tortura, sono disseminate ovunque, spesso nascoste molto bene ed evitarle non è sempre semplice. A volte basta una disattenzione  per perdere il proprio personaggio e ripartire di nuovo dall'inizio.

La lanterna è un oggetto fondamentale. Non solo emette luce, ma permette anche di aprire numerose porte segrete. Perderla significa non poter continuare il gioco.

Oltre a ciò bisogna sempre stare attenti alle statistiche di fame e sete del nostro avventuriero. Occorre tenerlo sempre pieno di stomaco sia per fargli recuperare vita sia per non farlo morire di fame. Eliminare animali, di qualsiasi taglia, può portare a ricavare bocconi o bistecche che possono essere mangiate crude o cucinate a un falò dando vita a uno stufato o una zuppa rigenerante. I falò sono presenti ogni tot zona e possono essere potenziati dai Lumen, piccole pietre di luce che si ottengono eliminati i nemici. Potenziando un falò garantiamo la possibilità del viaggio rapido da quella posizione fino a un'altra con il medesimo potenziamento. Occorre tenere a mente che i falò non rimangono potenziati per sempre, quindi bisogna valutare con attenzione dove e come spostarsi. Tutto qua? Esiste anche una dimensione onirica, chiamata "Tana" che può essere raggiunta addormentandoci vicino al fuoco. Questa permette di depositare oggetti nei vari bauli, un modo carino per non portarci sempre tutto appresso.

È presente anche un piccolo sistema di crafting decisamente semplice che consente di unire tre oggetti al fine di crearne uno solo. Con molti utensili è possibile costruire bombe, torce, frecce e tantissimo altro. Il problema è che la sua semplicità lo rende anche fin troppo banale, non approfondendo una meccanica che poteva decisamente impreziosire un gameplay troppo superficiale e poco soddisfacente.

Oscura bellezza

Below è un titolo che non può non colpire per tutta la sua meravigliosa estetica artistica. Un titolo isometrico che riesce a legare musiche e art design in un connubio favoloso, dando vita a un'atmosfera semplicemente da brividi. Un consiglio spassionato è quello, se possibile, di giocarlo di notte, al buio e con un bel paio di cuffie. Un modo praticamente perfetto per poter godersi al 100% questa opera.

Se vi preoccupa la varietà degli ambienti, potete stare tranquilli. Il titolo di Capybara Games è diversificato, proponendo zone cavernose a vere e proprie segrete sotterranee. Impossibile dirvi di più, rischieremmo di rovinarvi la sorpresa.