Call of Duty Modern Warfare, alla Gamescom abbiamo provato la modalità Deathmatch

Durante la Gamescom 2019 di Colonia abbiamo avuto modo di mettere alla prova la modalità Deathmatch di Call of Duty Modern Warfare: ecco come è andata.

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a cura di Yuri Polverino

Call of Duty Modern Warfare è senza ombra di dubbio uno dei grandi protagonisti di questa Gamescom. Dopo la presenza all'evento Nvidia - nel quale il focus era il Ray Tracing e la modalità Gunfight - eccoci sullo showfloor per provare, sempre grazie al publisher, la versione PlayStation 4 Pro del titolo di Activision. In seguito alla prova di Gunfight eravamo infatti curiosi di capire come si fosse rinnovato anche il multiplayer classico, anch'esso parte del processo di restyling operato da Infinity Ward.

Ebbene, scopriamo con piacere che il gameplay del nuovo COD si conferma solido e molto cosciente di quali siano i suoi punti di forza. Novità assoluta di quest'anno è l'assenza della minimappa, che rende gli scontri più tattici e obbliga il giocatore a concentrarsi su tutto quello che accade a schermo, senza concedergli l'aiuto della classica mappa collocata sulla sinistra dell'HUD.

Abbiamo dunque giocato una partita Deathmatch nella mappa Azhir Cave, versione notturna. Ecco come è andata.

Letali anche al buio

Ripartiamo da qui, da "versione notturna". Il match inizia con una breve cutscene che ci catapulta in azione, in quella che a tutti gli effetti è una mappa completamente avvolta dal buio. Per questo motivo, i soldati indossato un visore termico che ci aiuterà ad avere più coscienza dell'ambiente circostante, ma darà al contempo anche una strana sensazioni, non essendo abituati a giocare in "queste condizioni". A ogni modo, non ci vuole molto a scoprire che il visore può essere rimosso: qualora vi desse fastidio, infatti, si potrà utilizzare la visuale classica, scendendo chiaramente a compromessi con la visibilità.

Quello che c'interessava di più capire, però, era il comportamento del gameplay e del gunplay (come si comportano le armi, ndr) e come quest'ultimi si riflettevano nell'esperienza di gioco, considerando anche l'assenza totale di minimappa.

Nonostante i primi momenti siano alienanti, nel caso in cui siate fan di vecchia data del brand, vi renderete subito conto che in realtà l'impasto ludico funziona benone. In primis il feedback delle armi è davvero ottimo, complice una fisica dall'approccio realistico che impreziosisce ogni scontro a fuoco; in aggiunta è bene sottolineare come il time to kill frenetico tipico di Cod funzioni bene con un concept senza mappa. Perché? Semplice, essendo obbligati a prestare molta più attenzione all'azione, è probabile che sarete più reattivi nel momento in cui incontrerete l'avversario, riuscendo quindi a ucciderlo. D'altronde la regola non scritta di Call of Duty è sempre la stessa: chi spara per primo vince, e anche Modern Warfare non sembra fare eccezione.

Ci sarebbe infine piaciuto dare un'occhiata ai menù, alla personalizzazione delle classi e alla crescita del personaggio. Come era lecito aspettarsi però questi contenuti si sono rivelati off limits, bisognerà quindi avere ancora un po' di pazienza.

Tecnicamente, la versione PS4 Pro supera il test senza particolari criticità, il classico look alla Call of Duty per capirci. In sede di recensione approfondiremo invece design e qualità delle mappe.

Call of Duty Modern Warfare uscirà il 25 ottobre per PlayStation 4, PC e Xbox One. Concludendo, vi ricordiamo che dal 23 agosto - solo su PS4 - sarà disponibile un'Alpha dedicata alla modalità Gunfight che durerà tutto il fine settimana.

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