FIFA 21: EA, 10 milioni di multa per le loot box, l'inizio della fine?

FIFA 21 e vari giochi di EA sono di nuovo a rischio nei Paesi Bassi. EA è costretta a pagare una multa di 10 milioni di dollari per le loot box.

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a cura di Nicola Armondi

Le loot box tornano sotto i riflettori e ancora una volta a pagarne, letteralmente, le conseguenze potrebbe essere EA. La società sviluppatrice di FIFA 21, Apex Legends e molti altri giochi amati dai fan è infatti stata multata per un valore di 10 milioni di euro dal Kansspelautoriteit, la Gaming Authority dei Paesi Bassi.

Come già vi avevamo raccontato, i Paesi Bassi nel 2018 hanno deciso che le loot box di quattro giochi violavano le leggi relative al gioco d'azzardo. All'epoca non sono stati svelati i nomi di questi videogame, ma FIFA era ritenuto da molti uno di questi. A seguito dell'indagine, i Paesi Bassi hanno dato alle compagnie tempo fino al giugno 2018 per apportare le modifiche necessarie.

Nell'ottobre 2019, il Kansspelautoriteit ha comunicato che EA non aveva adempito agli accordi e per questo doveva pagare 10 milioni di euro di multa. EA ha cercato di difendersi in tribunale, per evitare di pagare e fare in modo che il Kansspelautoriteit non condividesse l'informazione con il pubblico. Questa settimana, però, la Corte ha deciso in sfavore di EA.

EA dovrà pagare i 10 milioni (precisamente, 50% pagati da EA stessa e 50% da EA Swiss Sarl, che gestisce i pagamenti in Europa). Il Ksa afferma: "Il Ksa ritiene cruciale difendere i gruppi vulnerabili, come i minori, dall'esposizione al gioco d'azzardo. Per questa ragione, il Ksa supporta una netta separazione tra videogiochi e gioco d'azzardo. I videogiocatori sono spesso giovani e per questo particolarmente suscettibili allo sviluppo di una dipendenza. Per questo, ogni elemento di gioco d'azzardo non deve avere spazio nei videogiochi".

EA ha però sei settimane per appellarsi al giudizio e intende farlo. EA afferma infatti che, dal suo punto di vista, i servizi di FIFA 21 e FUT (così come di ogni precedente capitolo) non rientrano nella definizione di gioco d'azzardo.

La soluzione più semplice, ovviamente, sarebbe rimuovere le loot box da FIFA nei Paesi Bassi, così come Activision ha precedentemente fatto con Overwatch. Ovviamente questo richiederebbe del lavoro, ma il vero problema è che questo creerebbe un precedente e gli enti di altre nazioni potrebbero richiedere la stessa cosa: EA vuole ovviamente evitare che accada.

10 milioni di dollari non sono una piccola cifra, ma di certo non è comparabile con i guadagni totali di servizi loot box come FUT di FIFA 21. Si tratta di una grandissima fonte di guadagno per la società ed è certo che lotterà per difenderla.

Questa (per ora non definitiva) sconfitta può però essere considerata come l'inizio della fine per le loot box di EA? È presto per dirlo, ma va considerato che non è l'unica causa legale che coinvolte la compagnia: in Canada e in California, privati hanno dato vita a una class action contro le loot box utilizzate da EA, non unicamente in FIFA ma anche in altri giochi sportivi. Le loot box non sono amate dai videogiocatori, soprattutto in ambito console, e sempre più enti stanno analizzando la situazione e decidendo se prendere provvedimenti a riguardo, sopratutto in difesa dei minori. Sembra difficile che la situazione non cambi in alcun modo: fra qualche anno le loot box potrebbero dover sottostare a regole molto più restrittive di quanto avviene oggi.

Noi di GameDivision abbiamo recentemente analizzato la situazione delle loot box, per capire se siano gioco d'azzardo o qualcosa di peggiore.

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