Gamestop ci ripensa: negli Stati Uniti i negozi saranno chiusi ai clienti

GameStop decide di continuare la vendita solo con ordini online e ritiro davanti all'ingresso dei negozi. Previste misure finanziarie per i dipendenti.

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a cura di Luca Salerno

Nei giorni scorsi aveva fatto molto discutere negli Stati Uniti la decisione da parte di GameStop Corporation di lasciare aperti i propri punti vendita. I vertici della società avevano motivato la decisione ritenendo di rientrare nel settore della vendita di beni essenziali al dettaglio, i cui esercizi commerciali sono autorizzati a restare aperti. «Offriamo anche una vasta gamma di prodotti importanti per facilitare il lavoro da remoto, l’apprendimento a distanza, e la connettività virtuale» si leggeva in un comunicato della società che comunque rassicurava sull'uso delle misure di sicurezza per evitare il contagio.

Secondo quanto si legge in una lettera inviata ai lavoratori dall'amministratore delegato di GameStop George Sherman, a partire da oggi i negozi che rimarranno aperti (alcuni sono stati costretti alla chiusura in stati come California e Nevada) offriranno un servizio di vendita senza però far entrare i clienti dentro il negozio. I giocatori potranno acquistare i prodotti online, attraverso l'app GameStop e il QR Code e il personale di GameStop, dopo aver imballato il prodotto, si accorderà con i clienti per un orario della consegna.

Sul fronte del lavoro, il CEO ha voluto rassicurare i dipendenti sul fatto che manterranno il loro posto anche qualora non se la sentissero di andare a lavorare nei negozi nel periodo di lockdown. In più sono previste una serie di misure per i lavoratori nel tentativo di mitigare l'impatto finanziario.

Ormai da un po' di anni la catena di negozi GameStop attraversa un momento di crisi. Appena nel settembre scorso, infatti, la società aveva annunciato che avrebbe chiuso entro l'anno tra i 180 e i 200 negozi in tutto il mondo i cui risultati erano al di sotto delle aspettative. In Italia già la settimana scorsa la catena aveva deciso di chiudere tutti i suoi punti vendita spiegando che gli ordini “pick-up@store” o le prenotazioni, ad esempio, non potranno essere spediti e fino alla riapertura non sarà possibile ottenere i giochi prenotati.

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