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Hitman 3 | Recensione, un titolo esemplare

Siamo finalmente pronti a parlarvi a fondo di Hitman 3: sarà riuscito l'Agente 47 a colpire anche questa volta nel segno?

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a cura di Giacomo Todeschini

Editor

Quella di Hitman è sempre stata una saga fortemente impressa nell’immaginario comune, avendo ricevuto anche diverse trasposizioni cinematografiche, ma che al contempo non è mai completamente riuscita a uscire dalla propria nicchia in ambito videoludico. Un gameplay più lento e ragionato e una grande cura per i dettagli richiesta al giocatore hanno infatti spesso e volentieri rilegato le avventure dell’Agente 47 a essere fruite solo da un piccolo spicchio di videogiocatori.

IO Interactive, software house la cui storia è strettamente legata a quella dell’iconico agente, ha deciso nel 2016 di ridare nuova linfa alla serie, inaugurando una trilogia dal taglio maggiormente narrativo di cui ci troviamo oggi a celebrarne il capitolo conclusivo. Un’avventura durata quasi 5 anni, che ci ha portato in oltre 20 diverse location sparse per tutto il mondo, in un vortice di segreti e assassini sempre maggiore. Un’odissea degna di essere vissuta che, ora possiamo dirlo, ha trovato con questo terzo episodio una più che degna conclusione.

Abbiamo recensito il gioco con il seguente PC:

Hitman 3: tanti bersagli, un solo obiettivo

IO Interactive è riuscita con Hitman 3 a tirare tutte le fila ancora in sospeso, tessendo un epilogo convincente, dai ritmi serrati ma mai eccessivamente frettolosi. Certo, non aspettatevi la prolissità di altre opere, ma in Hitman 3 quello che deve essere detto viene detto e quello che deve essere fatto pure. Riuscire a inserire una trama degna di essere chiamata tale in un’opera come Hitman non era certamente semplice, ma IO Interactive ci è decisamente riuscita, senza aver dovuto né modificare gli equilibri del titolo né ricorrere a qualche particolare rinuncia. Hitman 3 è il culmine di una scia di sangue e vendetta, assuefacente da giocare e intrigante da seguire. Chiedere di più era sinceramente impossibile.

Proprio considerando la maggiore rilevanza delle vicende narrate in questa trilogia, è evidente come Hitman 3 sia un prodotto pensato soprattutto per tutti coloro che hanno giocato i due precedenti episodi e non vedono l’ora di scoprire le fasi finali dell’epopea dell’Agente 47. Il che non vuol però dire che si tratti di un titolo non godibile dai neofiti della saga, che troveranno comunque in questa terza esperienza un’opera altamente fruibile, bensì che per goderne al massimo è necessario avere chiaro in mente quanto successo in precedenza.

IO Interactive è ben conscia di tale aspetto e ha infatti incluso all’interno di Hitman 3 la possibilità di rigiocare tutte le missioni e le location dei due precedenti episodi per tutti coloro che già li possiedono in versione digitale o fisica. A rendere il tutto più accattivante è poi il fatto che tali quest saranno rigiocabili con tutte le migliorie del caso, come una grafica aggiornata e la possibilità di usare i gadget e le armi introdotte in questo episodio, aumentando così drasticamente la rigiocabilità e l’offerta ludica. Hitman 3 in tale senso è un’opera enciclopedica come poche, capace di racchiudere al suo interno un’esperienza durata quasi un lustro nella sua interezza e nella sua versione più splendente

Attenzione però: tale possibilità è concessa solo tramite la stessa famiglia di console. Per poter rigiocare alle quest dei primi episodi su Hitman 3 per PS5 avrete quindi ad esempio bisogno di possederli per PS4. Su PC la situazione è purtroppo meno rosea a causa dell’esclusività dell’Epic Games Store che ha reso più complessa ai giocatori PC la trasposizione dei capitoli posseduti su Steam. Fortunatamente prenotando il titolo, o acquistandolo entro il 30 gennaio, si otterrà in regalo Hitman GOTY, ossia il primo episodio in versione completa, mentre Hitman 2 verrà proposto in offerta dell’80%, riducendo così almeno in parte le barriere per chi desidera avere la trilogia completa della saga. IO Interactive ha in ogni caso giusto ieri affermato di star attivamente lavorando a una soluzione, per poter così permettere ai giocatori PC di non dover nuovamente acquistare i titoli.

Piccoli mondi

Dopo aver brevemente discusso della parte narrativa del titolo, su cui non ci siamo eccessivamente soffermati per evitare di farvi qualsivoglia spoiler, è giunta l’ora di spostarsi su quello che è il piatto forte di Hitman 3, ossia il gameplay e le nuove missioni. Sei sono le differenti location che IO Interactive ha inserito all’interno di questo capitolo. Sei, cinque lasciando momentaneamente da parte la particolarissima ma riuscita missione finale, parchi giochi dell’assassinio, in cui saremo chiamati a dare libero sfogo alla nostra inventiva e al nostro istinto da cacciatore.

Tra queste location troviamo veramente di tutto, in un viaggio attorno al mondo che riesce, oltre a divertire, anche a stupire, appassionare e, perché no, a far riflettere. A Chongqing, un crogiolo di persone nonché un incredibile spaccato di mondo, tra un assassinio e l’altro ci verranno sbattuti in faccia diversi dilemmi sociali del nostro tempo, mentre a Medoza, in una splendida villa con tanto di azienda vinicola inclusa, le tematiche assumono i contorni più da spy story, come a voler anticipare l’attesissimo titolo su 007 a cui sta lavorando IO Interactive.

In questa cornucopia di differenti location e situazioni, tutte tra di loro differenti ma comunque di grandissimo valore, a innalzarsi particolarmente, imponendosi come un piccolo capolavoro, è però in particolare la seconda missione, ambientata in una villa ottocentesca nelle campagne inglesi a Dartmoor. Come in una sorta di Cluedo, in tale quest potremo immedesimarsi infatti nientepopodimeno che in una caccia al colpevole, sviscerando nel profondo psiche e comportamenti di una ricca e pericolosa famiglia. Una missione magistrale, curata nel minimo dettaglio, capace di avvincere e convincere e, soprattutto, di far rimanere a bocca aperta.

La capacità di creare storie e avventure differenti all’interno delle missioni si mantiene anche all’interno delle altre location, dove le cosiddette storie della missione ci permetteranno di seguire dei determinati filoni narrativi, rendendo Hitman 3 magari meno impegnativo sotto diversi aspetti, ma dannatamente più accattivante. Nella già citata Chongqing potremo quindi ad esempio fingerci dei VIP per addentrarci in una struttura segreta, mentre a Dubai potremo sabotare dei server per spingere i nostri target a incontrarsi in una sala isolata.

Il seguire le storie della missione, di cui ne sono presenti svariate all’interno di ogni location, concorre quindi ad aumentare vertiginosamente il tasso narrativo del titolo, permettendo al contempo a Hitman 3 di diventare un’avventura per certi versi più compassata, ma anche più intrigante e avvincente, come una sorta di serie TV.

Mille modi per morire

Ovviamente ogni singolo obiettivo di Hitman 3 è affrontabile in una miriade di metodi differenti, che partono dall’intrusione silenziosa fino ad arrivare a una mattanza ad armi spianate, passando per tutta una serie di altre possibilità che rendono l’ultima avventura dell’Agente 47 un qualcosa di incredibilmente polivalente.

Travestimenti, sotterfugi, manomissioni e quant’altro: il mondo di Hitman 3 è un mondo incredibilmente dinamico, colmo di opzioni e opportunità per portare a compimento il proprio compito. Oltre alla rigiocabilità data dal poter affrontare ogni missione in modo differente, sarà inoltre possibile pian piano sbloccare ogni volta che giocheremo una data location sempre nuovi modi per approcciarla. Tra di essi possiamo ad esempio trovare nuovi punti di partenza, armi, vestiti, la possibilità di nascondere oggetti in qualche zona e, a partire da questo episodio, anche le scorciatoie.

Scorciatoie che sono una semplice ma riuscita aggiunta, che riesce a dare alle varie quest dell’opera un nuovo modo di essere affrontate. Tali scorciatoie altro non sono che dei passaggi, come ad esempio una scala, che possono essere sbloccati durante un livello e che resteranno accessibili anche nei playthrough successivi, aprendo così la strada a ulteriori possibilità.

Non mancano poi nuovi accessori e gadget, con lo smartphone che ricopre un ruolo fondamentale in queste nuove avventure. Con esso è infatti possibile, oltre a imbarcarsi in una sorta di photo mode, tradurre testi, inquadrare QR e sbloccare particolari serrature elettroniche. Un’aggiunta magari non trascendentale, ma riuscita grazie soprattutto a tutta una serie di dongle sparsi per i livelli che ci daranno accesso a nuove feature, come la possibilità di accedere a serrature dotate di livelli di sicurezza più elevati.

Non poteva poi ovviamente mancare l'amatissima modalità contratti, in cui i giocatori a partire dai vari scenari presenti in gioco possono creare delle proprie missioni, con tanto di target e sotto trame. Un qualcosa di apprezzato già in passato e che torna ora all'ennesima potenza, grazie a un numero sempre maggiore di location, gadget, possibilità e, ovviamente, divertimento.

Insomma, di carne al fuoco ce n’è decisamente molta e, sebbene le novità possano non essere dirompenti, unite a quanto già presente e la possibilità di affrontare le vecchie quest con esse, rendono il panorama completo oltremodo vario e Hitman 3 un signor titolo sul piano del gameplay e non solo.

Piccole sbavature

É tutto oro quel che luccica quindi? Non proprio, anche se ci siamo parecchio vicini. Le sezioni con armi in pugno, che possono e "devono" comunque essere evitate il più possibile in Hitman 3, sono infatti legnose e decisamente rivedibili. Capiamo il non voler suggerire l'uso di tali meccaniche, per evitare al giocatore di perdersi la bontà dei scenari e delle situazioni orchestrate da IO Interactive, ma è innegabile come esse avrebbero meritato di essere rese più fluide e meno parte estranea di un impianto di gioco per il resto sontuoso.

Piccola  sbavature sono poi riscontrabili anche in qualche pattern dei vari NPC. Se ad esempio dobbiamo consegnare un oggetto a qualche personaggio per seguire una qualche particolare missione della storia e ci avviciniamo troppo, esso ci rivelerà come un corpo ostile, interrompendo magari un dialogo amichevole con noi per qualche secondo, prima di riprendere come se nulla fosse. Si tratta di sottigliezze, che influiscono in minima parte su quella che è l'immedesimazione globale del giocatore.

Molto buono, infine, l'aspetto tecnico, con Hitman 3 che, almeno su PC, ossia sulla versione da noi provata, riesce a regalare degli scorci niente male, delle scene colme di decine e decine di personaggi e una pregevole qualità grafica. La non eccessiva ampiezza delle zone di gioco ha poi permesso a IO Interactive di curare nel dettaglio ogni singolo  angolo delle location, inserendo in esse tutta una serie di dettagli e piccolezze belle da scoprire e vedere, concorrendo ad aumentare la qualità globale del tutto.

Peccato anche in questo caso per qualche imprecisione, che si spera verrà però corretta nel corso del tempo. Stiamo parlando di compenetrazioni mal riuscite e qualche bug grafico, come l'invisibilità degli oggetti che consegneremo a qualche personaggio o dei bicchieri di vino che si riempiono anche se dalle bottiglie non esce nulla. Per il resto Hitman 3 è un prodotto solido e convincente anche sul piano tecnico, riuscendo a confermarsi anche su tale aspetto un prodotto di fascia alta. Insomma, se non si fosse ancora capito, IO Interactive ha fatto anche questa volta decisamente centro.

Voto Recensione di Hitman 3


8.7

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • Alcune missioni sono dei veri e propri capolavori

  • Un sandbox colmo di possibilità

  • La degna conclusione di una grande trilogia

Contro

  • Sparatorie rivedibili

Commento

Hitman 3 è il titolo che tutti ci stavamo aspettando e la degna conclusione di una superba trilogia. IO Interactive è infatti riuscita a confezionare un'opera magistrale, dal ritmo serrato e che fa della libertà di scelta il proprio personalissimo mantra. Ogni singola location è un piccolo capolavoro, un concentrato di possibilità e tatticismi, un parco giochi dell'assassinio. A fronte di qualche piccolissimo scivolone, come delle fasi sparacchine ancora ampiamente rivedibili, è infatti innegabile come Hitman 3 sia un grandissimo titolo. La possibilità di avere poi tutti gli scenari della trilogia sotto un unico tetto con le migliorie del caso è la classica ciliegina sulla torta. Desiderare di meglio era francamente molto difficile.

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Immagine di Hitman 3 - PC